Milena Baldassarri saluta le pedane: oggi celebriamo la sua straordinaria carriera, fatta di successi e lezioni che diventano un’eredità preziosa per tutte le ginnaste che coltivano grandi sogni.

Milena Baldassarri si ritira: scrivendo queste righe, ripercorrendo i momenti della sua storia sportiva, ammetto che ho versato qualche lacrimuccia. Sì, perché Milena ha fatto la storia e lo ha fatto lavorando duramente e senza scoraggiarsi mai!

Ho riletto un’intervista che avevo fatto a Milena nel 2017, appena concluso il suo primo Mondiale Senior. Tra le sue parole mi ha colpito una frase che sembra riassumere il suo percorso:

Io sono sempre stata una ginnasta che non si abbatte; magari da piccola ero anche inconsapevole, ma non sono mai stata una che piangeva dopo un brutto risultato.

Dall’intervista su Beatricevivaldi.it (2017)

Ecco, penso che in queste parole ci sia davvero tanto della storia di Milena. Perché nella sua carriera ci sono stati tanti momenti bui in cui molti pensavano che non potesse farcela, che non fosse la ginnasta su cui puntare. E invece lei è sempre stata pronta al momento giusto – e con la testa giusta – per dimostrare il suo valore con i fatti.

Mi sembra doveroso celebrare la sua importantissima carriera con un riepilogo della sua storia. E, se l’avete amata almeno quanto me, preparate i fazzoletti!

Dagli esordi alle medaglie junior

Milena Baldassarri, nata a Ravenna, proviene da una famiglia dove lo sport è di casa: sua mamma era nel team nazionale di nuoto della Russia. Dopo i primi tempi in piscina, e dopo aver provato diversi sport come sci, equitazione e danza, ha scelto la ginnastica ritmica perché “era lo sport che tra tutti sentivo più mio, quello in cui mi sentivo più a mio agio e grazie al quale riuscivo ad esprimermi al meglio”. E per fortuna!

Milena inizia la sua carriera da ginnasta nella società di casa, Lo Zodiaco di Ravenna; successivamente si sposta alla Gymnica ’96 di Forlì, con la quale partecipa alle prime finali nazionali. Nel 2014 approda alla Ginnastica Fabriano e, sotto la guida di Kristina Ghiurova e Julieta Cantaluppi, inizia a farsi notare in serie A con il suo bellissimo corpo libero sul tango “María de Buenos Aires”.

Papà mi ha sempre detto di guardare la classifica al contrario, però io vedevo le bambine che piangevano perché non arrivavano prime, ma seconde. Io non lo capivo perché mi divertivo a entrare in pedana e basta.

Da Vanity Fair (2024) – Fonte

Nel 2015, Milena entra nella squadra junior con Daniela Mogurean, Anna Basta, Agnese Duranti, Lavinia Muccini e Anna Bajraktari, rappresentando l’Italia agli Europei di Minsk. Con l’esercizio alle 5 palle su “Cuore matto”, la squadra conquista il 5° posto, migliorando i risultati precedenti. Incredibile pensare che, solo pochi anni dopo, Mogurean e Duranti condivideranno con lei una doppia partecipazione olimpica!

Conclusa l’esperienza in squadra, nel 2016 Milena vince il suo primo campionato italiano junior e colleziona qualche medaglia internazionale, come l’oro alla palla al Torneo di Sofia con il memorabile esercizio su “Guarda che luna” cantata da Petra Magoni. Viene scelta per rappresentare nuovamente l’Italia agli Europei di Holon 2016, questa volta da individualista. Insieme ad Alexandra Agiurgiuculese conquista la medaglia di bronzo a team: un risultato che l’Italia non aveva mai registrato prima di allora.

L’ingresso nella top 10 mondiale

Il 2017 segna per Milena il passaggio alla categoria senior, un momento cruciale che spesso rappresenta un punto di svolta – o di arresto – per molte ginnaste. La ravennate inizia in punta di piedi ma, mese dopo mese, riesce a scalare il ranking nazionale. Al Torneo Internazionale di Pesaro vince la medaglia d’oro alle clavette, l’argento al nastro e il bronzo All Around: grazie a questi risultati, viene convocata per gli Europei di Budapest. In Ungheria Milena non delude le aspettative e si guadagna l’accesso in finale con il frizzante nastro su “Paris sera toujours Paris” (video).

Passando senior ti rendi conto che non è più una gara per te stessa ma stai rappresentando la tua nazione. Prima magari ero un po’ più incosciente di quello che stavo per fare, mentre ora sono più consapevole.

Dall’intervista su Beatricevivaldi.it (2017)

Lo stesso anno, Milena viene convocata per i Mondiali di Pesaro 2017 sostituendo all’ultimo minuto l’olimpionica Veronica Bertolini. Davanti al pubblico di casa, Milena si qualifica per la sua prima finale All Around, che chiude al 9° posto, e conquista un ottimo 6° posto nella finale al nastro, il suo cavallo di battaglia. Questo risultato segna il suo ingresso nella top 10 mondiale: ora è ufficialmente una ginnasta da tenere d’occhio nelle classifiche internazionali!

A fine 2017, Milena trascina la Ginnastica Fabriano alla vittoria del primo scudetto nella Serie A Italiana: un risultato che contribuirà ad assicurare anche per i successivi 7 anni.

La prima medaglia iridata

Nel 2018, Milena continua la sua ascesa, vincendo il suo primo titolo assoluto e raggiungendo un eccellente 5° posto All Around agli Europei di Guadalajara, il suo miglior risultato continentale di carriera.

Ai Mondiali di Sofia 2018, dopo un dolceamaro quarto posto alla palla, nella finale al nastro Milena regala uno dei momenti più toccanti nella storia della ritmica italiana. La sua esibizione sulle note di “Carol of the Bells” (video) vale infatti una storica medaglia d’argento mondiale, il miglior risultato mai raggiunto da una individualista italiana fino a quel momento. L’uscita del punteggio scatena una reazione emozionante, con Milena e l’allenatrice Julieta in lacrime: una scena che emoziona ancora oggi tutti i suoi fan, me compresa!

Nella stessa competizione, Milena si qualifica anche per la sua seconda finale mondiale All Around e migliora il suo risultato finale, diventando la 7^ ginnasta al mondo. La sua prestazione contribuisce anche a regalare all’Italia la medaglia di bronzo per team: il suo secondo podio mondiale di carriera.

Il 2019 inizia in salita per Milena, che impiega qualche gara per trovare il giusto ritmo: un andamento che caratterizzerà tutta la sua carriera e spesso alimenterà dubbi sulla sua preparazione. Come sempre, però, al momento giusto si fa trovare pronta: agli Europei di Baku si qualifica per le finali di cerchio e nastro, mentre agli Assoluti conquista l’argento.

Ai Mondiali di Baku 2019 arriva con qualche incertezza, ma con un obiettivo chiaro: ottenere il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Quell’anno, la qualificazione olimpica è riservata alle migliori 16 ginnaste della finale All Around. Milena supera con ampio margine la qualificazione e accede sia alla finale AA che a quella alla palla. Il suo elegantissimo esercizio sul brano “Non andare via” di Petra Magoni (video) non basta nemmeno questa volta per salire sul podio, che sfiora nuovamente con un altro 4° posto.

In finale, Milena migliora la sua prestazione, confermandosi al 7° posto mondiale come l’anno precedente e, soprattutto, ottenendo l’ambito pass olimpico. L’esultazione al termine del suo esercizio al nastro è il lieto fine di un anno turbolento: ma le vere tempeste devono ancora arrivare!

Non è una cosa che mi sono fatta mai pesare, ma crescendo ti rendi più conto di quello che stai facendo e quindi magari ci possono essere stati dei momenti in cui è sembrato troppo difficile. Se uno si gira e guarda tutto quello che ha fatto prima e poi si rigira e guarda il sogno che c’è davanti, si dice che non è il momento di lasciare.

Da Vanity Fair (2024) – Fonte

Il sogno delle Olimpiadi

La pandemia blocca o posticipa tutte le gare internazionali del 2020, Olimpiadi comprese. Tuttavia, in Italia si svolgono comunque i Campionati Assoluti, nei quali Milena Baldassarri si laurea Campionessa Assoluta per la seconda volta, vincendo l’oro anche nelle finali di cerchio, palla e nastro. 

Nel frattempo, un altro astro nascente si fa strada: si tratta della giovane compagna di squadra Sofia Raffaeli, appena diventata senior e che nel 2021 esplode sulla scena internazionale vincendo le prime medaglie di World Cup.

Il nuovo talento riaccende il dibattito sull’assegnazione dei 2 posti olimpici, che sono stati vinti da Milena e Agiurgiuculese per l’Italia, ma non sono nominativi. Le due veterane iniziano a temere di perdere la propria quota, la mancanza di certezze aumenta a dismisura la tensione e gli errori. Una domanda si fa sempre più insistente: chi andrà a Tokyo?

A giugno 2021, dopo qualche risultato non eccellente dovuto come sempre al necessario rodaggio dei suo esercizi, Milena non viene convocata agli Europei. Mancano solo due mesi alle Olimpiadi: invece di arrendersi e darsi per vinti, Milena e il suo staff ne approfittano per cambiare l’esercizio al cerchio e tornare a difendere la quota olimpica più forti di prima. I risultati degli Europei lasciano aperti ancora tanti dubbi, e Milena viene inviata insieme ad Alexandra ad un Torneo Internazionale in Egitto: a uscirne vincitrice è proprio la ravennate, che riapre così le sue possibilità di volare a Tokyo.

La Federazione dichiara che i Campionati Assoluti saranno l’ultima prova per la decidere chi mandare ai Giochi. A Folgaria, con una gara mozzafiato, Milena conquista il suo terzo titolo assoluto e con esso il biglietto per le Olimpiadi di Tokyo. Emblematico è il suo ultimo esercizio alle clavette, sulle note di “Bury a Friend” di Billie Eilish (video): le lacrime di gioia al termine dell’esibizione segnano la consapevolezza di avercela fatta.

Bellissimo anche l’abbraccio con Sofia, che nella stessa gara conquista l’argento, ma dovrà inspiegabilmente attendere altri tre anni per realizzare il suo sogno olimpico. Al termine della gara, viene decretato che partiranno per Tokyo le due ginnaste che hanno ottenuto il pass: Baldassarri e Agiurgiuculese.

Ai Giochi Olimpici di Tokyo, Milena compie la sua magia nonostante abbia saltato l’importante appuntamento continentale. È l’ultima ginnasta della qualificazione a scendere in pedana: con delle strepitose clavette, tra lacrime di gioia ed esaltazione generale, regala all’Italia una finale Olimpica che mancava da 21 anni. In finale, Milena esegue una prestazione eccellente a tutti gli attrezzi, concludendo il suo programma con l’elegantissimo esercizio al nastro su “O doux Printemps d’Autrefois” (video). La ravennate chiude al 6° posto: il miglior risultato mai ottenuto fino a quel momento da una ginnasta italiana ai Giochi Olimpici.

Come quando sei piccolo e ti dicono di credere nei tuoi sogni anche in quelli più impossibili, io l’ho fatto , l’ho fatto fino in fondo. Ho dimostrato a tutti cosa vuol dire non mollare mai per nessun motivo, e non perdere il sorriso a nessun costo… Siamo noi a guidare la nostra nave e siamo noi ad attribuire importanza alle cose che ci accadono in modo diverso.

Da Instagram (2022) – Fonte

Nonostante sia un anno olimpico, la particolare situazione della pandemia fa sì che pochi mesi dopo i Giochi si svolgano anche i Campionati Mondiali di Kitakyushu. Dopo una meritata ma breve pausa, Milena torna in gara e si qualifica per la sua quarta finale mondiale All Around, centrando le finali di specialità con tutti i 3 attrezzi presentati. Non viene infatti convocata per la gara di qualificazione con il nastro, nonostante a Tokyo abbia ottenuto il 4° punteggio con questo attrezzo. Milena chiude il suo quarto mondiale al 9° posto, ancora una volta in top 10 mondiale. Contribuisce così alla conquista di una storica medaglia d’argento per Team, il miglior piazzamento di sempre fino a quel momento per l’Italia in questa competizione.

Una nuova sfida

Il 2022 inizia con qualche dubbio da parte dei fan: Milena ha coronato il sogno olimpico nel migliore dei modi, Raffaeli sta compiendo la sua ascesa, forse si ritirerà? Ma no, Milena ha ancora troppo da dare!

Ero arrivata a farle [le Olimpiadi] dicendo che avevo già realizzato il mio sogno anche perché quell’anno è stato molto duro. (…) Poi, finita la gara, c’è stata tutta quella magia, magia perché non c’è altro aggettivo per descriverla, tanto che mi sono detta: “No, ne voglio fare un’altra”.

Da Vanity Fair (2024) – Fonte

Sulla scia dei successi della giovane compagna di squadra, nel 2022 la ravennate si ritaglia la stagione migliore di sempre. È argento nell’All Around della World Cup di Pesaro, bronzo in quella di Baku dove vince anche l’argento alla palla e 7^ ai Campionati Europei, ai quali contribuisce all’argento di team in coppia con Raffaeli. Agli Assoluti vince nuovamente l’argento, subito dietro all’inarrestabile Raffaeli.

Mondiali 2022 si svolgono nuovamente a Sofia, in Bulgaria. Nella stessa finale in cui Raffaeli vince l’oro, Milena conquista finalmente la tanto sognata medaglia di bronzo alla palla, firmando una doppietta senza precedenti per l’Italia con il brano “The Trapper and the Furrier” di Regina Spektor (video). Chiude inoltre la finale All Around al 5° posto, il suo migliore risultato mondiale di sempre nel concorso generale. Le due ginnaste contribuiscono all’oro dell’Italia a team: un altro risultato inedito per la nazione!

Il 2023 è nuovamente l’anno della qualificazione olimpica ma, nonostante i brillanti risultati ottenuti appena nel settembre precedente, l’inizio dell’anno come sempre in salita fa nuovamente mettere in dubbio le possibilità di Milena. Eppure è l’anno della maturità, in cui presenta due esercizi dai significati forti: il nastro sulle note di “L’enfer” di Stromae, dedicato al delicato tema del suicidio, e la palla su “Not my responsability” di Billie Eilish, il cui motivo centrale è la violenza sulle donne

Viene convocata ai Campionati Europei come terza ginnasta dell’Italia, quindi solo con il nastro, con il quale riesce comunque a centrare la finale e a classificarsi al 5° posto (video). Ai Campionati Italiani Assoluti a Folgaria si conferma Vice Campionessa Italiana Assoluta e consolida la sua posizione nel ranking interno, anche perché nel frattempo Agiurgiuculese viene sospesa dalle competizioni.

Ai Mondiali di Valencia 2023, Milena ha la sua ultima possibilità di centrare la seconda qualificazione olimpica, ma ha pochissime gare alle spalle e le giovani rivali sono sempre più agguerrite. In terra spagnola, grazie a una prova stabile e matura, Milena riesce nell’impresa di ottenere il pass olimpico e a qualificarsi per la sua 6^ finale All Around mondiale, che chiude al 13° posto, contribuendo anche alla medaglia di bronzo per Team. Milena ha conquistato così un nuovo record: è l’unica ginnasta al mondo che è stata in grado di centrare tutte le finali Mondiali All Around dei due cicli olimpici compresi tra il 2017 e il 2023.

È da Tokyo che ci penso. Sono andata avanti step by step ma il focus era Parigi. Non è facile, da individualista, bissare una partecipazione olimpica. (…) Sono molto orgogliosa e spero di portare in alto il nome della ginnastica italiana.

Da FGI (2023) – Fonte

La doppietta olimpica

Il 2023 si chiude con una nota amara: l’allenatrice di sempre Julieta Cantaluppi, quella che l’ha accompagnata verso tutti i suoi successi, ha deciso di lasciare l’Italia. L’anno di preparazione olimpica è quindi segnato anche un cambio di staff: la designata è Claudia Mancinelli, che avrà il non facile compito di preparare e accompagnare le due individualiste italiane verso i Giochi Olimpici di Parigi.

Oltre al cambio di coach, nuove promettenti leve si affacciano nel panorama italiano, come la talentuosa Tara Dragas, che molti vedono già pronta a soffiarle il posto olimpico. Ma Milena è ancora pronta a difenderlo con i denti!

Alla prima edizione della European Cup a Baku, Milena si piazza 5^ nell’All-Around e ai successivi Campionati Europei di Budapest ottiene un ottimo 6° posto, contribuendo così all’argento della squadra italiana nel Team Ranking. A inizio giugno, ai Campionati Italiani Assoluti di Folgaria, si laurea per il terzo anno consecutivo Vice Campionessa Italiana Assoluta.

Mi sono riguardata da poco i miei video di Tokyo e mancava un po’, con gli spalti vuoti, io sola in pedana, la magia delle Olimpiadi, quell’adrenalina in più. Io sono entrata tranquilla perché sembrava più tipo un allenamento. Col pubblico sarà un’altra cosa

Da Vanity Fair (2024) – Fonte

Milena arriva così ai Giochi Olimpici di Parigi con un grande obiettivo: provare a centrare nuovamente la finale riservata alle migliori 10 ginnaste del mondo. La sorte fa sì che sia nuovamente l’ultima ginnasta a scendere in pedana e a chiudere con le clavette, proprio come 3 anni prima a Tokyo.

Con una condotta di gara magistrale, Milena riesce nell’impresa: è nuovamente in finale olimpica! Iconiche le sue lacrime di gioia al kiss&cry, immortalate da diversi fotografi. Raggiunto il suo obiettivo, Milena in finale conferma la sua leggendaria tenuta di gara, completando ancora una volta una competizione senza perdite e registrando un onorevole 8° posto. È ancora una volta Formidable: proprio come canta Giordana Angi nella sua musica alla palla (video).

Nonostante i riflettori siano stati puntati sulla compagna di squadra Raffaeli, vincitrice del primo bronzo olimpico individuale, a Parigi anche Milena scrive la storia: ad oggi, infatti, è l’unica individualista italiana ad aver centrato due finali olimpiche.

Sono contentissima di questo finale. Quattro esercizi senza errori e poi finire con il sorriso per il lavoro fatto: sono super contenta per come è andata. Arrivare fin qui è frutto di tanti sacrifici.

Da ANSA (2024) – Fonte

3 lezioni che la carriera di Milena ci insegna

Milena non è mai stata una ginnasta da copertina, eppure è riuscita a infrangere record e a regalare momenti indimenticabili alla ginnastica ritmica italiana, sorprendendo tutti, anche quando nessuno se lo aspettava – soprattutto da lei.

La sua storia è un esempio da valorizzare, un’eredità preziosa per tutte le ginnaste che ogni giorno si impegnano con dedizione sognando di raggiungere i suoi traguardi. Ci sono tre lezioni che spiccano in particolare, e che vorrei condividere affinché le giovani atlete possano farne tesoro.

#1 La costanza premia più che gli exploit – Milena non è mai sembrata una favorita nella corsa ai primi posti, eppure era sempre pronta quando contava davvero. In gara, riusciva a completare il suo programma nei momenti decisivi con una solidità che poche ginnaste possono vantare. Essere finalista mondiale per due quadrienni consecutivi e due volte finalista olimpica lo dimostra chiaramente. La sua storia insegna che, più che inseguire risultati immediati, una carriera soddisfacente si costruisce con costanza, passo dopo passo, verso un obiettivo più grande.

#2 Non mollare alle prime difficoltà – Nella sua carriera, Milena ha dovuto lottare ripetutamente per dimostrare il suo valore e conquistarsi il posto che meritava. Non è mai stata una veterana “comoda”, adagiata sui successi passati. La sua carriera insegna che non bisogna arrendersi al primo ostacolo, per quanto ingiusto possa sembrare, ma vale sempre la pena combattere e far parlare i risultati sul campo.

#3 Gli avversari ci spingono a migliorare – A un certo punto della sua carriera, Milena ha visto una giovane compagna di squadra, Sofia, superarla e rapidamente prendersi la scena, sia a livello internazionale che in palestra. Una situazione dalla quale sarebbe stato facile tirarsi indietro, ma lei non lo ha fatto. Anzi, è stata per Sofia un punto di riferimento, supportandola anche nei momenti difficili. Al tempo stesso, ha saputo trasformare quella rivalità in uno stimolo per migliorarsi ancora.

Tra me e lei comunque c’è sempre un chiedersi consiglio, una spalla in cui appoggiarsi se c’è qualcosa che non va. E questo fin da piccole. Quando ancora lei non era senior io l’aiutavo e quindi crescendo si è instaurato un rapporto bello in cui ci sproniamo a vicenda a dare il massimo.

Oggi si congeda dalle competizioni internazionali una ginnasta eccezionale, il cui successo va ben oltre i suoi risultati: le sue qualità umane l’hanno resa una vera beniamina per tutti gli appassionati di ginnastica ritmica nel mondo.

Grazie, Milena, per averci regalato un pezzo della tua anima in ogni esibizione, emozionandoci come pochi sanno fare. Da oggi la ginnastica sarà un po’ meno dolce, ma porterò sempre con me il ricordo della tua straordinaria arte.

🎶 Rivivi i migliori esercizi di Milena con la Playlist a lei dedicata sul nostro profilo Spotify!

41
11
17
6
3
Ex-ginnasta, UX/UI designer, fondatrice del blog. Orgogliosamente redhead con un sacco di lentiggini.

Condividi

WhatsApp
Telegram
💬 Commenti

Tratta tutti con rispetto e cortesia! Questo blog è soggetto a moderazione postuma dei commenti, pertanto ogni utente si assume la responsabilità di quanto scrive. Netiquette

13 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Mirjam
17 giorni fa

Scorrendo i commenti sui social di questi giorni, ho notato quante persone hanno detto di essersi appassionate alla ritmica grazie a Milena. Mi aggiungo al coro, anche se per me è stata una riscoperta.
Dopo un periodo di allontanamento, in cui seguivo le notizie sulla ritmica internazionale a sprazzi, mi capitò per caso un video della palla di Milena su “Guarda che Luna”. Sono bastati 90 secondi per spingermi a cercare maggiori informazioni su quella ginnasta, sulle altre ginnaste italiane, sulle prossime competizioni: vi concedo un singolo tentativo per indovinare su quale angolo di internet ho trovato queste informazioni. Da lì in poi, nel bene che ha fatto al mio cuore e il male che ha fatto al mio fegato, non sono più tornata indietro.
Se è vero che il primo amore non si scorda mai, forse prima o poi la ritmica sarebbe di nuovo tornata una parte importante della mia vita, ma in questo giro di giostra è stato grazie a Milena e non posso che ringraziarla: per ciò che ha fatto in pedana e per ciò che ci ha mostrato di sé fuori.
Non posso negare che mi mancherà vederla gareggiare, ma auguro a Milena di trovare nella vita quanta gioia ha regalato a noi appassionati e tifosi.

nina93
19 giorni fa

Cara Milena,
che fortuna è stato per me poter assistere a questo gran bel viaggio, così ben descritto in questo articolo.
Che la tua luce ti accompagni sempre 🪄✨
La pedana sarà un po’ più vuota senza di te.

Costanza
19 giorni fa

Per quanto non lo stile di ginnastica di Milena non mi abbia mai entusiasmato troppo mi dispiacerà non vederla più in pedana. È un po’ la fine di un’era, quella iniziata nel 2016 con l’europeo junior ed il magnifico duo Baldassarri-Agiurgiuculese e tutto ciò che ne segue. Buona vita Mile.

TheLeananSidhe_Chiar
20 giorni fa

Citando Mr Magoo, per me senza Mile non sarà davvero più domenica! Si chiude un’era: da una parte mi si spezza il cuore al pensiero di non vederla più in pedana, ma dall’altra, leggendo le sue parole e rileggendo questo articolo, mi viene proprio da dire: “Milena, ma ti rendi conto di che cosa hai fatto?” e mi scoppia il cuore di gioia per questa ragazza meravigliosa che ci ha fatto provare una quantità di emozioni infinita. Grazie Milena, come si fa a non augurarti solo il meglio in tutto?

Giorgia
20 giorni fa

💞 Mile formidabile! Grazie di tutto. Rivedere lei e July assieme … ha fatto scendere la lacrimuccia anche a me.

Claudia
21 giorni fa

La mia preferita di sempre…l’eleganza fatta persona

Mr Magoo
21 giorni fa

Ne leggeremo in giro di articoli dedicati all’addio di Milena, è inevitabile.
Ma credo che difficilmente supereranno per intensità, emozioni e contenuti questo tuo contributo, Bea.
Evidentemente, anche nel suggerirti le parole da dedicarle, Milena ha fatto il solito suo.
Cioè essere fonte di ispirazione.
L’ha fatto in pedana, spero che, rimanendo comunque nel mondo della ritmica, continui a farlo in una nuova veste.
Confido che su questo blog scriveremo in tanti su di lei. Anche questo è inevitabile per chi mi è sempre piaciuto definire la nostra Milena nazionale.
Hai raccontato intensamente la sua splendida carriera, quella che è scorsa negli occhi di tutti gli appassionati.
Per scrivere allora qualcosa di diverso su Milena da quello che tutti conoscono vorrei condividere il ricordo personale di una tarda serata di qualche anno fa.
Tornavamo da cena dopo lo svolgimento di una terza tappa di serie A, neanche ricordo dove, deve essere il rimbambinimento della terza età…
Alloggiavamo nello stesso albergo della Ginnastica Fabriano e avevo “recuperato” la mia principessa che avrebbe dormito con noi, liberata dalla clausura agonistica con squadra e allenatrici in costanza di gara.
Arrivammo in albergo insieme alle ragazze di Fabriano e mia figlia – giovanissima riserva della sua società che quella serie A la visse come spettatrice, “sempre pronta” ma spettatrice – vista Milena, le si avvicinò per chiederle una foto insieme.
E poi successe.
Successe che – non sentii nulla di quei minuti, mantenutomi a distanza – che Milena, che era già MILENA, non solo scattò una foto insieme a quella ragazzina allora sconosciuta ma si sedette con lei, parlandole per minuti che mi sembrarono giorni. Le vedevo parlare, ascoltarsi, sorridere, chiedendomi cosa avesse potuto provocare quello scambio di parole, apparentemente “alla pari”, quasi si trattasse di compagne o avversarie di mille battaglie in pedana.
La risposta che mi sento di dare, oggi come allora, è semplicemente… Milena.
L’hai scritto Tu, Beatrice, ma altri come te l’hanno già testimoniato e altri ancora lo faranno.
Milena ha incarnato ed incarna l’ideale della sportiva, in un’osmosi continua di valori fra la pedana e la vita di tutti i giorni. Coraggio, correttezza, generosità, equilibrio nelle vittorie ma pure nelle sconfitte, rispetto: per sè e tutti gli altri.
Questo ha fatto e fa di lei un patrimonio che non può essere disperso.
Perchè Milena è l’antidoto naturale alle brutture di un movimento che ha bisogno di ritrovare credibilità e consenso rispetto alle tante solenni figuracce accumulate in questi ultimi anni e che nessuno si può illudere di nascondere sotto lo zerbino con Galà, Gran Galà, Super Galà che al massimo suscitano tristezza e malinconia come gli orchestrali che suonano mentre il Titanic affonda.
Magari fra qualche anno, agli occhi di chi leggerà gli albi d’oro ed i soli podi delle competizioni internazionali, Milena Baldassarri suonerà come vago ricordo, magari solo per avere ispirato – è successo! – il modello di una Barbie ginnasta.
Per questo – è un pensiero che da calciofilo dipendente mi passa da sempre in testa – Milena mi ricorda Roby Baggio.
Un grandissimo che, fra infortuni e “quel” rigore sbagliato, non ha mai vinto un Pallone d’oro o un Mondiale ma che ha ispirato milioni di amanti del calcio, in Italia ed all’estero.
Cremonini, innamoratosi di Baggio nella sua parentesi bolognese, gli ha dedicato una frase bellissima di una sua nota canzone: “…da quando Baggio non gioca più… non è più domenica…”.
Mi piace immaginare che, sentendo quella canzone, noi tutti appassionati, magari in occasione della sua presenza ad una gara o evento, le si canti, tutti insieme, “…da quando Mile non gira più… non è più domenica!”, un piccolo tributo ad una grande atleta e persona.

Beatricebee
21 giorni fa

Mi mancherà tantissimo! La mia preferita da sempre, per sempre: la sua eleganza, la sua espressività, la ricerca artistica, i suoi movimenti di braccia e schiena per me sono sempre stati ineguagliabili. Ogni volta che qualcuno (…) la voleva fuori, è riuscita con i fatti a dimostrare che il suo posto era nell’olimpo, e noi a casa a tifare e trattenere il fiato per lei ci siamo potuti sciogliere nella soddisfazione e nell’orgoglio grazie al suo lavoro (fisico e mentale) quotidiano. Grazie Mile, e grazie Beatrice per il meraviglioso articolo. Continuerò a riguardarmi periodicamente il video di Sofia e le clavette di Tokyo ❤️

Barbara
21 giorni fa

Delle ginnaste italiane Mile è da sempre, e per sempre, la numero uno nel mio cuore

Sabà
21 giorni fa

Che belle fotografie e quanti ricordi ed emozioni! Sarebbe meraviglioso ripercorrere la carriera di Milena da junior con tutti i video di Beatrice… Sarà difficile ora assistere a serie A e gare internazionali senza Milena, che ha saputo davvero incarnare i valori dello sport, della sana competizione, dell’altruismo e dell’amicizia. A volte capita di seguire sportivi eccellenti che però poi non si rivelano essere altrettanto validi umanamente; questo non si può assolutamente dire di Milena, che, nello sport e fuori, ha sempre dimostrato di essere una gran bella persona. Grazie di cuore, siamo grati dell’esempio che ci hai dato.

MysticJC
21 giorni fa

Una ginnasta grandiosa, con una storia forse più silenziosa di altre ma non per questo meno di pregio. Risultati incredibili che scrivono una favola a lieto fine, con tante soddisfazioni a bilanciare tante amarezze vissute. Una chiusura di scena magistrale, una finale olimpica impeccabile con un pubblico caloroso a sostenerla. Mi mancherà tantissimo, ma questo ritiro mi lascia con un sorriso sul volto perchè so che lei è davvero felice, perchè lei ha realizzato tutti i suoi sogni, nonostante tanti e tanti ostacoli. Grazie, Milena, per tutte queste emozioni.

Mirjam
21 giorni fa

Per chi se li fosse persi, Milena ha raccolto i suoi pensieri e ringraziamenti in varie lettere, pubblicate su Instagram.
All’Italia: https://www.instagram.com/p/C-gP0o8tE9-/
Ai suoi genitori: https://www.instagram.com/p/C-4v95qt-Fw/
A se stessa: https://www.instagram.com/p/C_Q5o9TtH4q/
Alla ginnastica: https://www.instagram.com/p/DEMzDw1N0lj/

Pepenero
21 giorni fa

Che bello questo racconto!
Milena ha ottenuto risultati grandiosi, riconosciuti più dai suoi fan che dalla federazione. Il suo modo di interpretare e muoversi in pedana è sempre stato autentico: non ha mai imitato nessuno e ha creato uno stile inconfondibile.

Alice Taglietti per Fabriano
Tesseramento per la serie A
Taniyeva si ritira
L'olimpionica kazaka saluta le pedane
Garac passa alla Germania?
La junior romena a Schmiden
Annaliese Dragan Olimpiadi Parigi 2024
Dragan in pausa
Ma in futuro spera di riprendere
Calendario Gare 2025
Tutti gli eventi dell'anno
Squadra senior ITA
Convocazioni 2025
Squadra Brasiliana 2024
Le nuove selezionate
Squadra Junior ITA
Nuove convocazioni
Duranti si ritira
L'annuncio a un evento a Spoleto
Articoli
Info
About