Ciao amici di BlaBlaGym! Gli scorsi giorni ho avuto il piacere di intervistare Tara Dragas, la cui passione per la ginnastica è stata trasmessa di generazione in generazione, visto che sua madre è l’allenatrice e giudice internazionale Spela Dragas. Conosciamola insieme con questa intervista!
Chi è Tara Dragas?
Tara è entrata nella categoria senior quest’anno ed è pronta ad affrontare le sfide che le si presenteranno lungo il cammino. Insieme a lei, abbiamo parlato dei suoi sogni, delle difficoltà che ha incontrato e dei momenti più emozionanti della sua carriera.
Se non la conoscete abbastanza, ecco un piccolo riassunto dei suoi principali risultati. Nel novembre 2020 ha vestito per la prima volta la maglia azzurra durante il Bilaterale Italia-Germania, dove ha vinto la medaglia d’argento di team. A dicembre dello stesso anno è stata convocata per rappresentare l’Italia nel 3° Online International Tournament di Mosca, dove ha vinto la medaglia d’argento al nastro. A maggio 2021, Tara è stata convocata per rappresentare l’Italia al FIG International Tournament “Ritam Cup” a Belgrado, dove ha vinto la medaglia d’oro nel concorso generale, oltre a tre ori nelle finali di cerchio, clavette e nastro, un argento alla palla, e un oro per team. Nel 2022 ha vinto tre ori ai Giochi del Mediterraneo Junior e ha culminato la sua carriera junior con un argento al nastro agli Europei di Tel Aviv.
L’intervista
Prima di questa intervista sono andata a controllare gli archivi del vecchio sito. Abbiamo iniziato a parlare di te nel 2012, quando avevi solo 5 anni e un utente aveva pubblicato un tuo video del corpo libero commentando “ho trovato questa bambina piccolissima e bravissima!” Sappiamo che praticamente sei “nata” in palestra: qual è il tuo primo ricordo della ginnastica?
Mi ricordo che quando ero piccola piccola, quindi tipo tre anni, andavo in giro per la palestra, prendevo gli attrezzi – anche 6 clavette contemporaneamente – e iniziavo a giocare. Poi chiedevo alle altre di giocare con me! A quattro anni ho costruito il mio primo corpo libero e l’ho fatto come esibizione a un torneo di Udine e quella è stata praticamente la mia prima esibizione in gara. Poi, da lì ho iniziato a fare gli attrezzi, come la palla o la fune che mi piacevano tantissimo anche quando giocavo, e abbiamo iniziato a costruire dei piccoli pezzi di esercizi o balletti, e a 7 anni ho iniziato a fare i campionati.
Domanda di rito: come è avere la mamma allenatrice?
Ha i suoi pro e i suoi contro. Ci sono molti pro: avere una persona che ti conosce, ma che ti conosce veramente bene, e che sai che ci tiene a te al 100% e quindi fa tutto il meglio per te. Le cose non te le dice per invidia o per dare fastidio, ma lo dice proprio solo per il tuo bene, perché appunto ci tiene al 100%. I contro invece sono che magari ogni tanto è più severa, più esigente, perché sa quali sono le tue potenzialità e quindi cerca di sfruttarle al meglio.
Quando eri piccola come era a vedere tua mamma allenare anche le altre? C’è mai stata un po’ di gelosia verso le altre bambine?
Sì mi dava un po’ “fastidio” perché appunto ero piccola. Ogni tanto magari volevo che giocasse o che stesse a casa con me e invece lei mi diceva “No, devo andare ad allenare le altre” e non capivo molto bene perché lo facesse, quindi ogni tanto mi stavano antipatiche queste ragazze perché “mi rubavano la mamma”.
Quali sono stati il momento più bello e il momento più difficile della tua carriera fino ad ora?
Il momento più bello… secondo me ce ne sono due. Uno è il Nazionale Gold di Catania nel 2019, perché al di là dei risultati mi è piaciuta proprio l’atmosfera, la gara, le prestazioni e proprio l’umore. È stata una bella trasferta, ci siamo divertite, e poi ovviamente i bei risultati hanno contribuito a renderla una delle esperienze più belle. (Tara ha vinto il titolo nazionale all around Allieve 4 fascia oltre a quattro ori nelle finali di specialità, ndr)
E poi gli Europei di Tel Aviv 2022 perché era la prima uscita grande grande e quindi mi sono piaciuti molto. Poi ho avuto il piacere di conoscere un pochino meglio Sofia e Milena, per me sono sempre state e sempre saranno delle idole, e quindi poter legare un po’ di più con loro a quella gara è stato veramente stupendo. E poi anche lì i risultati hanno contribuito a renderla molto bella e importante come esperienza. (Tara ha vinto l’argento nella finale al nastro e si è classificata 4^ in quella al cerchio tra le juniores, ndr)
Il momento più difficile secondo me non c’è ancora stato, perché mi sto vivendo la mia esperienza e la mia vita da ginnasta al massimo e non lo sto facendo perché non mi piace, lo faccio perché mi piace. Quindi anche nei momenti bui, brutti, cerco di guardare il lato positivo e di vivermi la mia vita da ginnasta. Credo di non averlo ancora vissuto un momento buio di quelli in cui dici “cavolo vorrei mollare tutto”.
Visto che li abbiamo citati: agli Europei nella finale al nastro sei riuscita a disfare velocissimamente un piccolo nodo, riuscendo a non pregiudicare l’ottimo risultato. Cosa hai pensato in quel momento? Come hai fatto?
Slegare i nodi velocemente è sempre stata una grande mia caratteristica, perché non faccio maneggi del nastro molto puliti e chiari, quindi anche in allenamento mi capita spesso ed ho sviluppato questa capacità di sciogliere i nodi in modo velocissimo! In quel momento ho pensato di non perdere la testa, di mantenere la calma, perché comunque era un momento importante e non potevo buttare via tutto per un semplice fiocco. Ho pensato meglio perdere adesso un elemento piuttosto che creare un disastro da questo piccolo fiocchetto. Quindi ho slegato il fiocco e, sapendo che era già in vigore la regola per cui i nodini piccoli non venivano penalizzati, ho finito l’esercizio con il nodino.
Insomma, hai dimostrato una grande freddezza e lucidità!
Quest’anno sei diventata ufficialmente senior: come ti senti per questo cambio di categoria?
È sicuramente molto più difficile, però lo vivo più come una sfida. Mi piacciono le sfide e quindi cerco di impegnarmi al massimo, anche nelle senior, e sfidare me stessa a fare di più sempre di più.
Quali sono i tuoi obiettivi a breve termine? Hai già qualcosa in programma?
Non sappiamo ancora niente, cioè non c’è ancora niente in programma. Però appunto il mio sogno e il mio obiettivo raggiungibile a breve termine sarebbe quello di rimanere nella rosa del Team Nazionale, magari partecipare a qualche gara e, se ho la possibilità di partecipare a qualche gara, dare il massimo per poter dimostrare di meritarmi quella gara.
Qual è l’esercizio del tuo programma di quest’anno che ti senti più tuo?
Sono tutti e quattro stili molto diversi, tutti e quattro mi piacciono molto e li sento miei, per cui non c’è uno che proprio preferisco. Quello che mi viene meglio e che quando le persone mi guardano mi dicono “questo esercizio si vede che ti piace” sono le clavette.
La scelta delle musiche la fa tua mamma, o le proponi anche tu?
Abbiamo proposte sia da un lato che dall’altro, quindi sia le allenatrici che noi proponiamo musiche, diciamo “questa sarebbe bene a lei piuttosto che a lei”, e quindi poi è un po’ una decisione comune.
Prima mi hai parlato un po’ del nastro dicendo appunto che non è mai stato il tuo cavallo di battaglia. Quali sono le cose su cui secondo te pensi di dover lavorare per il futuro?
Secondo me in generale la pulizia del corpo. Perché comunque tendo a fare le cose di fretta e mi piace fare tanto con l’attrezzo più che pulire il corpo. Per cui preferisco fare tanto maneggio, piuttosto che magari stare un pomeriggio lì e dire “puliamo ogni passo ogni braccio”. Quindi sì, direi che devo lavorare sulla pulizia del corpo.
Qual è la parte della preparazione fisica che ti piace di più? E quella che ti piace di meno?
Quella che mi piace di meno forse la scioltezza, ma più che altro lo stretching. E invece la parte che mi piace di più è il riscaldamento con gli attrezzi, così che si migliora la coordinazione. Però mi piace anche proprio la preparazione fisica col preparatore atletico, quando ci fa fare esercizi con i pesi o con gli elastici.
Se tu potessi creare un codice di punteggi a tua scelta, come vorresti che fosse? Come te lo immagini?
Per la mia idea di ginnastica, sarebbe più o meno il codice di Rio (codice in vigore nel quadriennio 2012-2016, ndr). E invece quello che farebbe più comodo a me sarebbe con più cose di attrezzi e meno stare attenti alle difficoltà, alla pulizia e all’esecuzione.
Ti piacerebbe un giorno avere un elemento che porta il tuo nome, o magari ci stai già lavorando?
Non ci stiamo ancora lavorando, ovvero abbiamo pensato di iniziare a pensarci, ma non l’abbiamo ancora fatto; però sì assolutamente, mi piacerebbe.
Chi sono e chi sono state le tue ginnaste di riferimento?
Allora sicuramente Linoy Ashram, Sofia Raffaeli, Milena Baldassarri e Lala Kramarenko sono quelle che mi sono piaciute di più in assoluto. Però prendo molto spunto anche da Polina Shamtko e Ganna Rizadtinova.
Cosa ne pensi della ritmica maschile e della coppia mista?
Mi capita di vedere video magari su Tik Tok o Instagram della ginnastica maschile o delle coppie e secondo me potrebbe essere una bella idea! Distruggerebbe certi standard che magari le persone che guardano la ritmica si sono creati, quindi potrebbe essere utile per migliorare la ginnastica ritmica stessa.
I tuoi genitori sono entrambi dei balcani e tu stessa hai gareggiato fin da piccola anche in Slovenia. Pensi che questa tua multiculturalità influisca un po’ anche nella tua carriera sportiva e nei tuoi esercizi?
Secondo me sì! Prima di tutto per le musiche, perché comunque sento mie anche musiche non italiane: l’anno scorso, ad esempio, avevo un esercizio alla palla con una musica serba, ed essendo entrambi i miei genitori dei balcani la sento proprio mia e mi piace rappresentarla. Però la cosa che mi piace di più di non avere entrambi i genitori della stessa cultura è il carattere, perché comunque penso che ci siano caratteri influenzati in base alla nazionalità, per cui cerco di prendere la parte migliore di ogni carattere. Ad esempio mio papà, essendo montenegrino (è nato in Croazia, però ha entrambi i genitori montenegrini) ha un carattere molto forte e deciso. Ovviamente dipende anche dalla persona stessa, però secondo me anche la nazionalità fa molto.
Già che mi parli di papà di carattere a chi assomigli di più,a papà o a mamma?
Sia di fisico sia di carattere in pieno sono tutta papà!
Sui social vediamo che hai un bellissimo rapporto anche con le piccole ginnaste della tua società. Ti piacerebbe un giorno diventare allenatrice o magari giudice?
Mi piacerebbe molto rimanere nell’ambito e fare l’allenatrice e perché no, anche la giudice. Ad esempio, mentre mia mamma studiava per fare l’esame giudici io le stavo un po’ vicina, perché anche a me come ginnasta aiuta conoscere il codice e saper riconoscere i valori delle difficoltà, dei rischi eccetera. In più se deve fare pratica e giudicare qualche esercizio mi metto lì e provo a giudicare anch’io, così per ridere, e mi piace molto. Per cui allenatrice sicuramente sì, ma magari anche giudice.
Quale altro sport ti piace o quale ti sarebbe piaciuto praticare al posto di questo?
Il basket! Mia mamma era una ex cestista, ma soprattutto mio fratello lo segue tanto e quindi ho iniziato a seguirlo insieme a lui e mi ha appassionato sempre di più. E adesso ogni due domeniche vado a vedere le partite della squadra di basket di Udine e mi piace tantissimo.
Un’altra domanda che mi arriva da dalle tue fan: non ti manca a volte la vita normale delle tue coetanee? È una cosa che si chiede spesso a chi fa sport ad alto livello.
Ogni tanto ci penso. Però secondo me la vita alla fine non è breve. Relativamente, sì, però secondo me c’è tempo di godersela anche più avanti, essendo la vita da ginnasta di ritmica non troppo lunga. Secondo me vale la pena fare uno sforzo adesso, perché con il tempo verrà ripagato e poi ci si potrà godere tutta la vita, piuttosto che magari adesso uscire una volta in più con le amiche, però poi dover lavorare tutta la vita per qualcosa che magari si poteva fare in meno anni da più giovane.
Per ultima una domanda che mi piace sempre molto fare alle ginnaste. Se tu potessi incontrare la te stessa bambina, cioè fare un viaggio indietro nel tempo e vedere te da bambina, cosa cosa le vorresti dire?
Io da piccola ero molto pigra, adesso sto pian piano migliorando però comunque faccio fatica perché va contro la me che è la “me di base”. Per cui alla me da piccola piccola direi di essere meno pigra e di usare un pochino di più il cervello, perché comunque sono una che agisce molto d’istinto. Appena mi passa una cosa per la testa la faccio, senza prima pensare alle conseguenze, quindi le direi di non agire così tanto di impulso. Adesso faccio un bel po’ di fatica ad andare contro la mia pigrizia di base!
Che messaggio vorresti dare alle tue fan e ai nostri lettori?
L’unica cosa che mi verrebbe da dire è di credere sempre ai propri sogni, ma sempre che siano nel limite del possibile, perché secondo me quando si sogna qualcosa di troppo grande e infattibile ci si crea troppe problematiche da soli nella propria testa. Quindi se il sogno è raggiungibile di crederci, sempre, e lottare tantissimo per raggiungerlo.
Ringraziandola per averci concesso questa intervista, facciamo a Tara un grandissimo in bocca al lupo per il suo futuro!
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Dalle mie parti, si dice che “ha una bella testa” quando qualcuno si dimostra, appunto, preparato e ragionevole (in questo caso, addirittura in barba ad una giovanissima età).
Bella intervista, Tara sembra molto simpatica ed è bello vedere la capacità d’individuare i propri difetti senza demonizzarli ma piuttosto provando a metterci una pezza (hai la mia piena comprensione Tara, anch’io sono un pigrone).
Che fosse istintiva l’avevo intuito dall’atteggiamento in pedana: determinata, potente, graffiante per certi versi e tanto guidata da un simbolico “fuoco” che, a tratti, diventa quasi visibile in certi momenti mentre esegue le proprie routine.
Congratulazioni per la recente nomina di partecipazione alla World Cup di Sofia, che mi (e le) auguro essere soltanto uno di tanti successi e risultati prestigiosi per quella che spero possa essere una lunga e fruttuosa carriera!
Speriamo di riuscire a vederla in qualche modo questo weekend!
Non mi sarei mai Più aspettata una scelta meritocratica da parte della federazione, ma la notizia di Tara alla WC di Sofia mi ha piacevolmente sorpresa
Curiosissima del suo debutto internazionale a Sofia, che sia un’occasione per tutte le individualiste italiane! La competizione interna, quando sana e meritocratica, è una spinta favolosa.
Dragas è stata inserita tra le iscritte alla World Cup di Sofia, assieme a Raffaeli e Baldassarri!
Congratulazioni e in bocca al lupo a Tara per questo debutto di altissimo livello!
Congratulazioni Tara e in bocca al lupo!
ti prego commentatore che mette -1, palesati!! Vogliamo conoscere la tua opinione
Credo si parra da un presupposto sbagliato, e cioé che sia un’unica persona. Io ho messo una faccina triste nel primo commento perché cosí mi sentivo, visto che , con tutte le occasioni datele nell’intervista, Tara non ha mai citato Alex: senza polemiche, credo sia innegabile quanto un’atleta e una persona come Alex possa essere stata importante nel suo percorso di crescita. Tutto qui
Credo che almeno nella scelta dei modelli da seguire una persona sia libera di esprimersi senza venire giudicata…. comunque è una alquanto “bizzarra coincidenza” che ad ogni complimento espresso nei confronti di Tara segua un -1…..
Cerchiamo di incoraggiare queste giovani ginnastecon tutto l’affetto e il supporto possibile.
Anche io ci ho pensato…
Chissà cosa è successo con Alex, si sono lasciate proprio male…
Non vedo l’ora che arrivi la World Cup!!!
Tara è pronta per il palcoscenico internazionale. Ha avuto, soprattutto nell’ultimo biennio, una crescita incredibile. Ignoro, per i posti a disposizione attuali, se possa aggiungersi o debba subentrare a qualcuna. Ma parlarne come si trattasse di un prospetto futuribile e non come di una risorsa già disponibile stona un pò.
Considerata anche l’opportunità incredibile offerta dal sovrannumero di Raffaeli, a mio modesto parere quest’anno la possibilità di aggiungere ci sarebbe eccome. Anzi, bisognerebbe proprio approfittarne per far debuttare chi solitamente viene un po’ lasciato indietro (oltre Dragas ci sono almeno un altro paio di nomi che vengono subito alla mente).
Ammetto che le iscrizioni nominative delle prossime World Cup non lasciano molta speranza in tal senso, ma c’è la possibilità che siano soltanto provvisorie, quindi voglio avere fiducia che la Federazione non sprecherà questa occasione (che non è assicurato possa ripetersi nei prossimi anni, anche se ovviamente ce lo auguriamo tutti).
Tutto questo senza contare i numerosi tornei internazionali, che sarebbero ulteriori occasioni per far fare esperienza e “verificare” i punteggi della serie A (che sappiamo essere naturalmente più abbondanti di quelli internazionali).
Insomma, le occasioni non mancano, è solo questione di coglierle 😉
Non mi pare si parli di lei come “prospetto futuribile”, anche perchè hà concorso con ottimi risultati anche agli europeri e ai mondiali. Non è stata convocata alla prima WC , penso (opinione personale) per lasciare spazio a chi ha ottenuto risultati importanti a livello nazionale (e internazionale nel caso di Milena), già lo scorso anno. Lei è comunque una new entry come senior. E’ pronta, e mi auguro che nelle prossime WC ci sia spazio per lei e per altri nuovi talenti, abbiamo tre pass grazie a Sofia, hai voglia a sperimentare.
Penso sia una ginnasta che riserverà davvero molto sorprese, il fatto che sia cosciente che deve migliorare sulla pulizia dei movimenti (unico minuscolo neo), la rende anche molto matura. Mi auguro di vederla presto in una gra internazionale.
P.s. chi commenta tutti i commenti su Tara con una faccina triste,può esplicitare la sua perplessità?
Paola, pur non avendo le competenze tecniche per giudicare, ho capito cosa intendi. Ma, paradossalmente, a me quelle piccole imprecisioni da “belva istintiva” di Tara piacciono un sacco. Tara è “rock” (come direbbe Celentano, sono un boomer senza speranza), offre questa sensazione di mangiarsi la pedana, aggredire lo spazio, che fino ad oggi mi aveva dato solo Alexandra. Può essere che, in termine di punteggio, questa caratteristica caratteriale la penalizzi un pò ma da spettatore è qualcosa che emoziona.
Concordo con te che la sua “potenza” la renda unica e molto , molto coinvolgente, purtroppo il codice premia anche altri aspetti, Tara merita di essere in cima alle classifiche, e sono sicura che sia comunque assolutamente in grado di “accontentare” anche le richieste dell’attuale codice. Non mi pronuncio sul futuro per scaramanzia, ma aspetto sorprese agli Assoluti.
Un dubbio tecnico: vedo la domanda “Cosa ne pensi della ritmica maschile e della coppia mista?” e la risposta.
Poi vedo la pagina vuota e solo le fotografie.
Non so se è finita l’intervista o se c’è un disguido informatico.
Grazie!
È capitato anche a me sia qui che in altri articoli, però se si clicca sulla parte bianca (a me è uscita cosi per caso una parola!) e poi “seleziona” tutto con il cursore, allora esce fuori il testo che non si vede ma in un altro carattere! Non so come spiegare meglio scusate!!!!
Caspita mi dispiace che abbiate questi problemi, se vi ricapita provate a inviarmi uno screenshot in privato (su Instagram o Facebook)
Mi sono piaciuti molto il realismo dell’ultima risposta e l’ammissione di pigrizia – molto umana :p molto simpatica! Forza Tara, spero di vederla in campo internazionale presto.
Concordo! Mi piacerebbe vederla con Sofia e Milena a una o più tappe di World Cup! Solo così potrà acquisire sicurezza nelle gare internazionali senior anche in vista delle selezioni per le Olimpiadi di Parigi. In bocca al lupo Tara!
Complimenti a Tara per questa bellissima intervista! Giovane ma dal grande carattere, farebbe scuola a tanta gente molto più grande di lei! 💪🏻
Spero che mandino Tara a una World Cup perche’ se la merita