Sono 8 amici tra i 18 e i 23 anni e hanno inventato un gioco che ha fatto impazzire ginnaste, allenatrici e appassionati. Ecco a voi l'intervista agli inventori del Fantaritmica!

Alessia, Caterina, Elia, Francesca, Margherita, Giulia, Pietro e Valentina potrebbero sembrare solo comuni nomi, ma in realtà rappresentano l’inizio di un’affascinante avventura nel mondo della ritmica.

Questi otto giovani appassionati, con età comprese tra i 18 e i 23 anni, hanno dato vita a un gioco coinvolgente che ha rapidamente conquistato il cuore di ginnaste, allenatrici e appassionati. Negli ultimi due anni, il loro progetto ha destato un entusiasmo contagioso durante la Serie A Italiana, cambiando il volto e lo spirito del campionato stesso.

Scopriamo insieme la loro storia in questa intervista!

Cosa è il Fantaritmica?

Il Fantaritmica nasce dall’idea di applicare le regole del famoso gioco del “FantaSanremo” alla Ginnastica Ritmica, in particolare al Campionato di Serie A Italiano.

Prima dell’inizio del Campionato, i giocatori possono creare una squadra composta da 6 ginnaste militanti nelle società che gareggiano, a libera scelta purché non si superi una certa soglia di “crediti”.

I punteggi del gioco non sono quelli degli esercizi, ma vengono assegnati in base ai Bonus e ai Malus eseguiti dalle ginnaste durante il campionato. Quindi, ad esempio, se una ginnasta fa un salvataggio miracoloso, farà guadagnare a chi l’ha scelta il “Bonus Bagnino” di ben +25 punti; se invece perde la mezza punta durante l’esercizio, a chi l’ha scelta in squadra verrà inflitto il Malus “Cenerentola” di -15 punti. L’unico modo per scalare la classifica del Fantaritmica, insomma, è spronare le ginnaste della propria squadra a eseguire più Bonus possibili!

Per maggiori informazioni sul gioco e per scoprire tutti i Bonus e i Malus, questo è il sito ufficiale.

Bonus Padre Pio

L’intervista

Come prima cosa vi chiederei di presentarvi, magari con una frase o qualche info che vi descriva!

Alessia: Forse è un po’ banale considerando quello che è il mio percorso, però la mia frase è “Per aspera ad astra”! Studio ingegneria spaziale, quindi la metafora spaziale mi piace molto anche applicata alla mia vita: superare le difficoltà per arrivare all’obiettivo! Ho 23 anni e vivo a Milano da 4, cioè da quando ho iniziato l’università.

Pietro: Io sono il più giovane, ho 19 anni e sono pugliese della provincia di Foggia. Ho scoperto la ritmica da relativamente poco: ex ballerino di danza classica, ho ritrovato una matrice coreografica e artistica anche nella ginnastica ritmica e poi ho incontrato questi fantastici ragazzi con cui condividere la nuova passione!

Francesca: Ho 22 anni, sono di Lucca ma vivo a Milano dove studio, anche se al momento sono in Erasmus in Svezia. Quando ero piccola facevo ginnastica, poi ho smesso e l’ho abbandonata, ma di recente mi ci sono riavvicinata: è molto importante nella mia vita ed è bello far parte del gruppo e condividere questa passione con altre persone. Tra l’altro, visto che tanto siamo in tema, io ho iniziato a condividere i miei pensieri sul tuo amatissimo forum (BeatriceVivaldi.it), e proprio lì ho conosciuto Alessia!

Margherita: Io sono Margherita, ho 21 anni e sono di Firenze. La frase che mi descrive è “seguire sempre i propri sogni“! Io la ritmica l’ho praticata per otto-nove anni, poi mi sono un po’ distaccata ma grazie ad Alessia che mi ha inserito nel gruppo ho ripreso ad avere un contatto con la ginnastica. Ora alleno!

Caterina: Io sono di Caserta, però faccio un po’ su e giù perché i miei genitori lavorano al nord. Ho 23 anni e posso dire che sono appassionata a tantissimi sport, tra cui ginnastica artistica, ritmica, pattinaggio, equitazione… tutti sport che ho fatto fin da piccola tranne la ritmica, che ho scoperto tramite Facebook. Ho conosciuto gli altri grazie ad Alessia, perché studiamo entrambe ingegneria aerospaziale!

Valentina: Io sono Valentina e ho 22 anni, penso che si senta dal mio accento ma sono sarda, di Cagliari, quindi non ho ancora avuto l’opportunità di incontrare di persona questi bei ragazzetti, però spero che in futuro sarà possibile. Anche io come Caterina seguo una grande varietà di sport, tant’è che son quella che ha portato il bonus Charles Leclerc all’interno del Fantaritmica! La ritmica non l’ho mai praticata, però mi sono incuriosita vedendola durante le Olimpiadi dal 2012, e ho iniziato a seguirla seriamente dopo quelle di Rio.

Pietro: Al nostro appello manca un membro, l’unico Lombardo di nascita: Elia, che purtroppo non è qui perché stasera allena le bimbe di ginnastica artistica. Ti saluta!

Come vi siete conosciuti?

Alessia: La combina guai sono io, perché ho scoperto la ritmica in televisione alle Olimpiadi di Rio. Non avevo nessuno con cui parlarne e non avevo anche mezzi per potermi informare. Galeotto fu il tuo forum: mi ha aiutato tanto a imparare, seguire le gare, trovare i link eccetera. Poi sui social ho iniziato un po’ a condividere i miei pensieri quando guardavo le gare e, piano piano, ho iniziato a conoscere altri appassionati, chi sui social, chi sul tuo forum come Francesca; abbiamo iniziato a mettere insieme un po’ di voci che avevano gli stessi pensieri, ad esempio ci piacevano le stesse ginnaste. All’inizio abbiamo creato un gruppo su Telegram che usiamo tuttora per commentare le gare; oggi oltre a questo andiamo anche insieme in giro per il mondo a vederle!

Stiamo proprio vivendo sulla nostra pelle l’espressione che lo sport unisce le persone

Diciamo che noi stiamo proprio vivendo sulla nostra pelle l’espressione che lo sport unisce le persone, perché spesso l’andare a vedere una gara diventa più una scusa per vederci tra di noi. Io Margherita l’ho vista per i mondiali di Sofia, quando è salita per la serie A di Desio e adesso per i mondiali di Valencia, quindi per me la gara non è soltanto la gara, ma anche incontrarmi con loro. Tutto sta assumendo un altro un altro sapore ed è più bello, perché condivido ogni esperienza con persone che hanno la mia stessa passione – o ossessione, dipende dai punti di vista!

Bonus Mistery Box 1ª prova + Bonus Dargen D’Amico 

Quando è nata l’idea del Fantaritmica?

Alessia: Durante Sanremo del 2022! Stava spopolando il nuovo Fantasanremo, vedevo gli artisti che salivano sul palco e dicevano “papalina” e mi sono detta: portiamo questo gioco anche nella ginnastica! All’inizio era per scherzo, poi non è stato più uno scherzo perché alcuni degli altri mi sono venuti dietro subito, proprio “portabandiere delle cavolate“, e allora abbiamo detto sì, facciamolo!

Questo tipo di gioco funziona solo se le ginnaste partecipano: come avete fatto all’inizio a convincerle?

Francesca: Io penso che ce lo chiediamo tutt’ora!

Pietro: È stato un po’ un tuffo nel vuoto, però con i social sapevamo che perlomeno avremmo potuto comunicare facilmente che cosa fosse; sapevamo che è un pubblico molto giovane, le ginnaste anche sui social si mostrano scherzose e in effetti alcune ci hanno subito seguito e ricondiviso sulle storie. Pian piano si è diffusa la voce e fin dall’edizione 2022 della Serie A abbiamo avuto subito molti riscontri!

Caterina: Abbiamo capito che le ginnaste hanno veramente tanta voglia di leggerezza, di divertirsi, di non fare solo le gare, quindi magari nei momenti liberi in palestra, anche quando fanno stretching, parlare del Fantaritmica le aiuta a staccare.

Alessia: A qualche gara le ginnaste ci hanno riconosciuti e sono venute perfino a salutarci; ad esempio mi viene in mente che la Final Six la vincitrice del Fantaritmica 2023, che è stata Aurora Bertoni di Eurogymnica, è venuta a portarci i fiori perché ci ha visti sugli spalti!

Avete qualche aneddoto da raccontarci?

Pietro: La mia primissima gara l’ho vista con Alessia, perché entrambi siamo pugliesi ed è stata la tappa di Serie A Bari nel 2022. Siamo andati lì insieme e ricordo perfettamente un genitore che dagli spalti gridò “Urlate Fantaritmica!” per fare punti, è stato bellissimo anche perché era la prima edizione del gioco!

Caterina: Lo scorso anno il Fantaritmica era solo per la A1. Una delle mie amiche, che allena Terranuova Bracciolini, mi ha raccontato che quando hanno scoperto che sarebbero salite in A1, dopo la gioia iniziale, si sono girate verso l’allenatrice dicendo “Che bello, l’anno prossimo possiamo fare anche noi il Fantaritmica!

Oltre al Fantaritmica avete altri progetti?

Margherita: Abbiamo il podcast! Da poco abbiamo pubblicato la puntata sui body realizzata da Giulia, un membro del Fantaritmica che si è trasferita in Finlandia e quindi sfortunatamente ci ha lasciati, ma che ha voluto registrare questa puntata con Caterina. Ovviamente il podcast è difficile da gestire, perché siamo tutti sparsi per l’Italia, e per registrarlo dobbiamo riuscire a incontrarci!

Di recente abbiamo parlato dell’età nella ritmica e dell’innalzamento a 14 anni per la categoria junior: voi cosa ne pensate?

Pietro: effettivamente non saprei dire se questo innalzamento possa giovare allo sport o semplicemente non cambiare le carte in tavola, anche perché tra il programma Junior e il programma senior non è che ci siano tutte queste differenze, rispetto invece al pattinaggio che cambia di più. Forse penso che avrebbe avuto più senso alzare l’età di passaggio da junior a senior piuttosto che limitare gli anni da junior.

Alessia: Penso che dovrebbe essere una cosa graduale, nel senso che non deve essere una privazione quanto più uno spostamento: se si alza a 14 l’ingresso nelle junior, si alza a 17 quello delle senior. Penso che i benefici possano essere più a livello psicologico che fisico, perché ci sono molte nazioni che iniziano a mettere pressioni per i risultati su delle vere e proprie bambine.

Mi viene in mente Liliana Lewinska, che praticamente da quando aveva 12 anni ha sulle spalle la pressione dell’essere la ginnasta individualista migliore che la Polonia abbia mai avuto, e l’anno prossimo al suo primo anno da senior avrà solo 15 anni e proverà a prendere il passo Olimpico! Ma anche la ginnasta kazaka a Valencia, Erika Zhailauova, che è una 2007 al primo anno da senior ed è stata la prima esclusa dalle Olimpiadi, non oso immaginare la pressione su questa quindicenne per prendere il pass. Quindi magari essendo i 14-16 un’età molto delicata per lo sviluppo degli adolescenti, forse proprio slittare tutto potrebbe essere un bene.

Il podio con il Bonus Dab

Fantaritmica Edizione 2024

Ci anticipate qualcosa sulla prossima edizione del Fantaritmica?

Caterina: Allora, sicuramente ci sarà un po’ un aggiornamento dei vari bonus, che comunque cerchiamo di non tenere tutti gli anni così che si cambi un po’…

Alessia: Al momento abbiamo tante idee, ma non sappiamo ancora cosa realizzeremo o cosa no. Mi viene in mente che l’anno scorso erano state addirittura nominate le Leghe, però purtroppo non avendo un sistema completamente automatizzato, aggiungerle potrebbe essere molto dispendioso, quindi dobbiamo valutare se riusciamo a farlo. Il progetto da fuori sembra molto grande e molto elaborato, però in realtà è molto lavoro manuale. Diciamo che tutto quanto dipende dal tempo che noi possiamo investire e dalle risorse che abbiamo; naturalmente noi abbiamo investito relativamente poco, perché siamo studenti e non ci torna niente, quindi è tutto molto limitato a ciò che possiamo fare con le nostre mani con le nostre menti.

Insomma, siete stati in grado di trasformare una passione e creare un gioco di risonanza nazionale: dovete esserne davvero orgogliosi! Ringrazio i ragazzi del Fantaritmica per questa bella chiacchierata: magari li risentiremo più avanti per qualche news riguardo al gioco.

Per tutti gli aggiornamenti sul Fantaritmica, controllate il sito ufficiale e la pagina Instagram!

E voi, avete partecipato al Fantaritmica nelle scorse due edizioni? Come è andata? Fatecelo sapere nei commenti!

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Ex-ginnasta, UX/UI designer, fondatrice del blog. Orgogliosamente redhead con un sacco di lentiggini.

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Beatrice
1 anno fa

Ma che bella storia! Il tuo forum è stato davvero fondamentale per tantissime cose. Qualcun@ sa dove trovare il podcast?

Fantaritmica
1 anno fa

Grazie Beatrice! È stata una chiacchierata molto piacevole 😄

Sabà
1 anno fa
Risposta a  Fantaritmica

Un’idea geniale! Grazie del vostro lavoro, contribuite a rendere la serie A memorabile🥰

Mr Magoo
1 anno fa
Risposta a  Fantaritmica

Siamo noi, invece, a ringraziarvi ragazzi! Perché siete l’ennesima dimostrazione che gran parte delle cose belle di questo sport nascono dalla passione, dalla voglia di vivere con gioia e spensieratezza una disciplina – la ritmica – capace di far innamorare. Questo sport, soprattutto in questo prolungato momento di chiaroscuri per le note vicende giudiziarie, ha bisogno di ritrovare leggerezza, entusiasmo.
Dai canali federali, anche oggi, in occasione di un convegno con i giornalisti sportivi italiani, l’impaludata comunicazione della FGI nuovamente – come già da altri “interessati” fatto di recente – ha paragonato la pratica sportiva della ginnastica ad un lavoro.
Paragone che proprio non ci sta.
L’agonismo sportivo è sacrificio, dedizione, perseveranza, rispetto. Già solo questo, ben conosciuto e fatto proprio dalle nostre ginnaste, lo rende una cosa seria senza che debba essere “ammantato” dall’etichetta lavorativa che richiama rapporti di dipendenza dalle figure datoriali, poteri disciplinari, sanzioni.
Mia figlia fatica, suda, si sacrifica ma solo perchè la ritmica la diverte, la appassiona anche in quella rete di relazioni con allenatrici, compagne e avversarie che negli anni si crea.
Lo fa seriamente, ma certo non “lavora” perchè, altrimenti, andrebbe retribuita come una professionista mentre, invece, per suo papà e sua mamma è un mutuo acceso da diversi anni.
Ben venga allora la vostra Fantaritmica e quei punteggi bizzarri che le nostre ragazze – a favore anche di telecamere nelle dirette tv – inseguono soprattutto nel kiss&cry, ricordando a sè stesse e a tutti gli appassionati che la ritmica è e rimane uno sport!

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