Ciao amici di BlaBlaGym! Oggi parliamo di una brillante promessa della ginnastica italiana che merita tutta la vostra attenzione: ho avuto il privilegio di intervistare Viola Sella, ginnasta classe 2006 tesserata per la Forza e Coraggio di Milano e allenata da sua mamma, Daniela Vergani.
Proprio il giorno dopo averla intervistata – lunedì 19 giugno – è arrivata la notizia di una prestigiosa convocazione: Viola affiancherà Sofia Raffeli e Milena Baldassarri alla World Cup di Milano di luglio!
Chi è Viola Sella?
Prima di iniziare, se non la conoscete, ecco un piccolo riassunto dei principali risultati di Viola! Fin da piccolissima si distingue nel panorama italiano: nel 2018 viene convocata per il Training Camp organizzato dalla UEG in presenza di Eugenia Kanaeva, mentre nel 2019 e nel 2020 vince il titolo italiano gold per la sua categoria.
Nel 2020 viene convocata come individualista juniores per i Campionati Europei con l’esercizio alle clavette, ma purtroppo la delegazione italiana si ritira poco prima della partenza per evitare i rischi connessi alla pandemia. L’anno successivo, nel 2021, viene inserita – a stagione già inoltrata – nella squadra nazionale juniores che si sta preparando per i Campionati Europei di Varna. Viola partecipa come titolare in entrambi gli esercizi nonostante i soli 2 mesi di preparazione, e la squadra italiana conclude l’All Around a un soffio dal podio.
Diventata senior nel 2022, partecipa ad alcuni tornei rappresentando l’Italia fino ad arrivare al risultato più recente: il bronzo agli Assoluti 2023 dopo Raffaeli e Baldassarri che, sommato ai due bronzi a palla e nastro nelle finali di specialità, la decreta ufficialmente terza miglior ginnasta della competizione. Il 21-23 luglio parteciperà alla sua prima World Cup, esordendo così tra le big della ritmica mondiale.
L’intervista
Partiamo dagli Assoluti e dalla fantastica gara che hai fatto. Ti aspettavi questi risultati?
Il mio più grande obiettivo di questi assoluti era portare a termine una gara fatta bene. Volevo fare bene dopo l’anno scorso (in cui finì solo 10^ in AA, ndr), e volevo fare bene perché mi sentivo pronta per gareggiare. Poi sicuramente speravo di poter arrivare, però non mi aspettavo questi risultati. Infatti faccio ancora fatica a credere a quello che è successo!
Durante la prima giornata di gara ci sono stati alcuni errori. Come sei entrata in gara il secondo giorno?
In realtà ero molto serena perché volevo portare a termine gli altri due esercizi bene, senza strafare, senza essere preoccupata; quello che sarebbe arrivato andava bene. Infatti, poi è andata molto, molto bene!
Prima delle finali, con il bronzo del concorso generale al collo, eri più tesa?
Non mi sono sentita nessuna pressione addosso, volevo solamente godermi e divertirmi nelle finali, perché ero ancora molto emozionata dalla sera prima. Ero serena, volevo solo godermi i tre esercizi che ho fatto in finale.
Facciamo adesso invece un passo indietro. Mi ricordo di te piccolissima, quando ancora gareggiavo: tua mamma ti portava alle gare e tu passavi il tempo a colorare e giocare… Come è avere la mamma allenatrice? Quanto ha influito sulla tua scelta di fare ginnastica?
In realtà mi sono – come dire – ritrovata in palestra. Però non ho mai detto “non mi piace, non voglio fare ginnastica”. Mi sono ritrovata lì, però poi sono voluta rimanere lì. Non c’è stata nessuna spinta o obbligo a rimanere in palestra. Io e mia mamma abbiamo un rapporto molto bello, perché ci conosciamo molto bene. In palestra lei non si comporta in modo diverso rispetto alle mie compagne, e io non mi comporto in modo diverso con lei. Cerchiamo di mantenere un rapporto allenatrice-ginnasta in palestra e mamma-figlia a casa. Però nei momenti un po’ più difficili lei sa sempre come come aiutarmi, e questa cosa sicuramente è positiva.
Caratterialmente siete simili? Sicuramente siete entrambe molto sorridenti!
In alcune cose sì, ad esempio siamo tutte e due molto testarde, il che può essere sia positivo che negativo! Inoltre andiamo tutte e due nella stessa direzione, e questo aiuta.
Quali sono stati fino ad ora il momento più bello e il momento più difficile della tua carriera da ginnasta?
Allora, forse il momento più difficile è stato proprio l’anno scorso, il primo anno da senior, dove il campionato di Serie A non è andato molto bene, come anche gli assoluti. Cioè non è che è andato tutto male, però la maggior parte delle gare che ho fatto non sono andate come speravo.
I momenti più belli sono mille; i più recenti sono sicuramente l’europeo di Varna con le mie compagne, ma anche tutto il campionato di serie A2 di quest’anno fino alla promozione in A1, con l’atmosfera che c’era in palestra; abbiamo vissuto tutto in modo molto positivo e sereno e questa cosa è stata molto bella. Per ultimo questo assoluto, è stato veramente molto emozionante!
Visto che hai citato l’esperienza con la squadra di Varna, raccontami un po’: come è stata? Sei entrata dopo e ti sei dovuta adattare rapidamente: è stato difficile?
Sì, io sono entrata proprio due mesi prima dell’europeo e all’inizio mi sono ritrovata un po’ spaesata, non sapevo bene come comportarmi. Mi hanno detto che sarei andata in squadra il giorno prima di partire, quindi ero un attimo sorpresa; però ero anche felice, perché sapevo che era una bella opportunità e non stavo pensando “adesso non posso più fare l’individualista”, ma volevo solo cercare di sfruttarla al meglio. È stato diverso vivere con altre ragazze, allenarsi con loro tutti i giorni e fare un esercizio di squadra, però mi hanno accolto subito benissimo e quindi mi sono divertita, me la sono goduta.
Nel 2020 eri stata convocata per gli Europei, ma la delegazione italiana poi non è partita a causa della pandemia; come hai vissuto questo momento?
Mi ricordo che quando mi avevano detto che avrei fatto gli europei ero veramente felice, quasi non ci credevo; avevamo fatto tutte le gare in preparazione, anche gli assoluti da Junior con tre attrezzi. Poi solo la settimana prima di partire ci han detto che appunto non partivamo più; di primo impatto sono scoppiata a piangere! Però poi ho capito che sarebbe diventato troppo pericoloso per tutti noi, quindi è andata così.
Sei conosciuta anche per i tuoi bellissimi giri. Qual è il tuo segreto? Hai sempre girato così?
Innanzitutto c’è stata un po’ di natura o, come dire, una dote di giro. Sicuramente quando ero piccola non facevo i giri così, diventando sempre più grande sono migliorata con tanto lavoro e allenamento. Però diciamo che se una ragazzina nasce con una scioltezza di natura, io sono nata invece con questa dote, quindi lavorandola nel modo giusto è diventata un mio punto forte.
I tuoi esercizi mi colpiscono sempre molto, sono sempre curati nei dettagli. Come fate a lavorarne la parte coreografica?
Principalmente è mia mamma che li monta, poi quando la parte più grande è fatta abbiamo due coreografi che vengono ad aiutarci, magari con i passi ritmici, gli accenti, le sospensioni. Però anche io cerco sempre di mettere del mio nell’esercizio, quindi alcune cose magari mi vengono naturali e poi decidiamo che rimangono così!
Le musiche le scegli tu, tua mamma o le scegliete insieme?
Mia mamma mi propone il genere di musica o di stile che vogliamo usare nell’esercizio e poi cerchiamo entrambe musiche e colonne sonore di quel tipo. Non è che lei dica “Guarda questo esercizio lo facciamo così punto”, mi propone e io dico “Sì, mi piace” oppure le dico magari possiamo fare anche in un altro modo; però in realtà non è mai successo che io le abbia detto di no perché non mi sentivo d’accordo.
Qual è l’esercizio del programma di quest’anno che senti più tuo?
Se devo essere sincera va un po’ a momenti, a periodi, perché dopo ogni gara, soprattutto in quest’ultimo periodo, facciamo delle modifiche, quindi a volte un esercizio mi piace più in un modo, uno più nell’altro. Forse però quest’anno le clavette mi danno proprio qualcosa dentro; quando le faccio le sento proprio addosso.
Qual è la cosa che ti spaventa di più in gara?
Forse non riuscire a dare il meglio di me; anche perché quando la gara va bene, sono ancora più spronata a fare sempre meglio. In quest’ultimo periodo però, anche se qualcosa non è andato come volevo, non mi sono mai sentita spaventata di non aver fatto il mio meglio, ma piuttosto dispiaciuta.
Quali sono le cose su cui secondo te dovresti lavorare in futuro?
Sulla stabilità! Ma anche sul fatto di non avere troppa fretta nel fare le cose: quando faccio una cosa nuova ho sempre il bisogno di farla subito bene, invece devo avere più calma, perché non tutto può venire subito.
Una curiosità mia, proprio una frivolezza: ti chiami Viola e hai spesso dei Body viola! È una preferenza, un caso, o è solo tutto nella mia testa?
(ride) Il viola è un colore che mi piace, però non l’abbiamo mai collegato al nome; magari viene scelto per lo stile della musica o dell’esercizio, però non ho mai fatto caso a questa cosa!
Se tu potessi creare il codice un codice di punteggi a tua scelta, come lo vorresti?
Forse farei un mix del codice del 2016 con quello attuale. Per esempio la parte artistica, sia di quello del 2016 che di quest’anno, perché viene messa molto in risalto.
Però toglierei il fatto di avere degli elementi che valgono tanto e quindi vengono fatte da tutte. Per esempio nella palla i rotolamenti a terra, che valgono tanto e quindi vengono fatti “per forza”, però vengono fatti in modo uguale, non si può neanche provare a fare una scelta diversa, perché se questo è quello che viene richiesto dal codice bisogna farlo per forza.
Di questo codice mi piacciono molto anche le difficoltà combinate; il fatto che si veda una maggiore varietà di difficoltà è molto interessante!
Chi sono o chi sono state le tue ginnaste di riferimento sia italiane che internazionali? Cosa ti piacerebbe “prendere” da ciascuna di loro?
Ganna Rizadtinova e la sua presenza in pedana. Linoy Ashram e la varietà di cose che faceva negli esercizi con l’attrezzo. E Sofia Raffaeli, sia come persona che come ginnasta: di lei vorrei… la testa! Ma anche il fatto che faccia qualsiasi cosa con un estrema facilità, le idee che ha negli esercizi e che sono veramente fuori dal mondo. Allenarsi di fianco una come lei ti insegna molto (Viola ha incontrato Sofia a diversi stage di allenamento, ndr).
Come dicevi prima tu ti sei ritrovata in palestra. Pensi che un giorno diventerai come tua mamma allenatrice, o magari giudice?
Sicuramente mi piacerebbe rimanere nel mondo della ginnastica, però non so ancora come. O allenatrice o giudice, o magari tutti e due!
Quale altro sport ti sarebbe piaciuto praticare al posto della ginnastica?
Nuoto sincronizzato o pattinaggio artistico!
E quali sono i tuoi hobby al di fuori della palestra?
Mi piace molto leggere, ascoltare musica e in realtà, in quel poco tempo che mi rimane, mi piace anche studiare.
Quali sono i tuoi obiettivi a breve termine? Hai già qualcosa in programma?
Spero di continuare a rappresentare l’Italia e quindi rimanere dove sono adesso e di sfruttare ogni opportunità al meglio.
Questo weekend sei in Spagna per la Liga Iberdrola, giusto?
Sì, questo weekend andiamo a fare la Liga e anche questa sarà una bella esperienza. Sarà solo su due attrezzi, però c’è molta gente! Spero di fare una bella gara.
Per ultima domanda che mi piace sempre molto fare alle ginnaste: se tu potessi incontrare la te stessa bambina, che consiglio lo vorresti dare?
Mi direi: Continua a lavorare. E continua a sognare.
Vuoi dire qualcosa di particolare alle tue fan che ci leggono?
Quello che appunto mi direi io da sola: continuate a inseguire i vostri sogni, perché se vi piace fare ginnastica o qualsiasi altro sport, continuate e i risultati arriveranno.
In bocca al lupo Viola da parte di tutti gli amici di BlaBlaGym!
Splendida in pedana e fuori!
In bocca al lupo Viola, qui faremo un tifo sfegatato per te 🍀💪🏽
Viola, l’ho conosciuta quest’anno durante il campionato e da li mi ha completamente preso adesso con questo articolo sono sicurissima che ha delle grandi potenzialità e un gran talento l’ammiro tantissimo. Cara Viola il tuo sorriso è contagioso come la tua voglia di sognare, grazie dei tuoi innumerevoli insegnamenti❤️
Forza Viola Forza
Bellissima ginnasta, elegante con un programma ed esercizi interessanti. Complimenti!!
Bella storia sportiva quella di Viola e di Daniela mamma/allenatrice.
Sì, anche a me colpisce sempre la consapevolezza ma direi anche la forza mentale di queste ragazze.
Di Viola adoro tutto e sono contentissimo di questo evidente salto di qualità nella sua carriera sportiva.
In più penso che sia arrivato al momento giusto, senza fretta, senza strappi, un passo alla volta.
Dai Viola, continua a faticare, divertirti e farci divertire!
Che bella intervista!!
Mi colpisce sempre molto la consapevolezza che le ginnaste, anche giovanissime, hanno non solo dei propri punti di forza ma anche degli aspetti che vogliono migliorare.
Un grande augurio di godersi questa convocazione, e continuare a incantarci!
In bocca al lupo Viola! Tifo tantissimo per te, sei una ginnasta unica e speciale!