Ciao, amici di BlaBlaGym! Oggi approfondiamo la storia di 3 ex ginnaste che sono passate da essere membri della squadra nazionale… a diventare allenatrici di quella stessa squadra!
Brasile: Camila Ferezin
Camila Ferezin è oggi l’allenatrice della squadra brasiliana. Forse la ricordate esultante ai recenti Mondiali di Rio o in lacrime alle Olimpiadi di Parigi, ma forse non tutti sanno che anche lei è stata una ginnasta olimpionica!
Classe 1977, ha iniziato la sua carriera come individualista (qui trovate un suo video), partecipando a due edizioni dei Campionati Mondiali, che all’epoca erano a cadenza biennale, nel 1995 e 1997. Poco dopo è entrata a far parte della squadra nazionale, con cui ha conquistato una storica medaglia d’oro ai Giochi Panamericani del 1999. Curiosità: in quella stessa squadra c’era anche Juliana Coradine, oggi allenatrice della squadra nazionale junior!
L’anno successivo, Camila ha rappresentato il Brasile con la squadra ai Giochi Olimpici di Sydney 2000, insieme a Natália Scherer, Flávia de Faria, Alessandra Ferezin, Thalita Nakadomari e Dayane Camilo, chiudendo la gara all’8° posto.
Conclusa la carriera da atleta, Camila ha intrapreso quella da allenatrice, guidando la nazionale in ben quattro edizioni olimpiche: Atene 2004 come assistente e poi Rio 2016, Tokyo 2020 e Parigi 2024 come head coach. Sotto la sua guida, la squadra brasiliana ha raggiunto risultati senza precedenti: il più importante è arrivato proprio ai Mondiali di quest’anno, con due storiche medaglie d’argento conquistate in casa. Ormai, il Brasile è una delle squadre da battere!
D’altronde lo sport, per Camila, è davvero una questione di famiglia. Sua sorella Alessandra ha gareggiato con lei a Sydney 2000 mentre suo marito, Ricardo Resende, è direttore generale della CBG, membro del Consiglio FIG e vicepresidente dell’Unione Panamericana di Ginnastica. E anche la nuova generazione promette bene: la loro figlia, Maria Clara, si è appena laureata campionessa brasiliana nella categoria Pré-Infantil!



Cina: Sun Dan
Sun Dan (孙丹) è oggi l’allenatrice della squadra cinese. Sicuramente l’avete vista seguire con intensa partecipazione le esecuzioni delle sue atlete, stritolando la mando alla sua collaboratrice Anastasia Blyznyuk per contenere l’emozione!
Nata a Dalian nel 1986, Sun Dan ha iniziato la carriera come ginnasta individualista, conquistando ben cinque medaglie ai Campionati Asiatici del 2004, tra cui due ori. Ha partecipato a quattro edizioni dei Campionati Mondiali, nel 2001 e 2003 come individualista e nel 2005 e 2007 come componente della squadra.
Il momento più alto della sua carriera da atleta è arrivato ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, dove, insieme a Chou Tao, Lu Yuanyang, Cai Tongtong, Sui Jianshuang e Zhang Shuo, ha conquistato una storica medaglia d’argento davanti al pubblico di casa.
Nel 2018, Sun Dan è diventata capo allenatrice della nazionale cinese. Sotto la sua guida, la squadra ha continuato a crescere: nel 2021 ha raggiunto un eccellente 4° posto alle Olimpiadi di Tokyo, il miglior risultato dal podio del 2008, e ai Mondiali di Sofia 2022, ha sfiorato nuovamente la medaglia nella finale a 3 nastri e 2 palle.
L’anno seguente, a Valencia, sono finalmente arrivate le soddisfazioni: oro ai 5 cerchi e argento nell’All Around e a 3 palle e 2 nastri. Tutto questo percorso di crescita ha portato la Cina a scrivere un’altra pagina di storia: la conquista dell’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024.
E quest’anno, con una squadra parzialmente rinnovata, il successo è proseguito: oro nella finale ai 5 cerchi, bronzo nel misto e 4° posto nell’All Around, a conferma che ulteriori risultati, per la Cina di Sun Dan, possono ancora arrivare.



Spagna: Alejandra Quereda
Alejandra Quereda è oggi la direttrice tecnica della nazionale spagnola, responsabile sia della squadra che delle individualiste. Ma forse non ricorderete che, prima di guidare la Spagna dall’altra parte della pedana, è stata una delle ginnaste più vincenti della storia della ritmica spagnola!
Classe 1992, è entrata in squadra come titolare nel 2009 e ha sfiorato il podio alle Olimpiadi di Londra 2012, classificandosi al 4° posto. È poi diventata due volte campionessa del mondo alle 10 clavette, a Kiev 2013 e Izmir 2014, e bronzo mondiale All Around a Stoccarda 2015. Nel 2016 ha coronato la sua carriera con la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Rio 2016 insieme a Elena López, Artemi Gavezou, Sandra Aguilar e Lourdes Mohedano, riportando la Spagna sul podio olimpico dopo 20 anni.
Con 42 medaglie internazionali ufficiali, insieme a Sandra Aguilar è la ginnasta spagnola più titolata di sempre. Per i suoi successi ha ricevuto importanti onorificenze sportive e nella sua città natale, Alicante, una via e un palazzetto portano il suo nome.
Dopo il ritiro nel 2017, dovuto anche a un infortunio all’anca, Alejandra ha intrapreso la carriera da allenatrice. Nel 2018 è stata nominata responsabile della nazionale individualiste e, dal 2020, ha assunto anche il ruolo di direttrice tecnica, proprio al termine del ciclo olimpico di Tokyo, in cui la Spagna non era riuscita a qualificare né la squadra né le individualiste.
Decisa a rilanciare il movimento, Alejandra ha impostato un lavoro di ricostruzione profondo che, nonostante qualche polemica, ha presto dato i suoi frutti: ai Mondiali di Valencia la Spagna ha centrato la qualificazione olimpica con entrambe le individualiste e con la squadra, che nella stessa gara ha conquistato anche il bronzo All Around e l’argento ai 5 cerchi. Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 le aspettative erano alte, ma la gara non è andata come sperato e né la squadra né le individualiste sono riuscite ad accedere alle finali: una grande delusione, arrivata tuttavia dopo un triennio di successi.
Con l’inizio del nuovo ciclo, la squadra spagnola sembra già rinata: la nuova formazione ha conquistato tutti e tre gli ori disponibili ai Campionati Europei e, ai Mondiali, ha centrato il bronzo All Around, il terzo consecutivo, e anche ai 5 nastri. Con Bautista in ripresa dopo un infortunio e le giovani leve in forte crescita, sembra che il lavoro di Alejandra stia continuando sulla giusta strada.



Da atlete a coach, da allieve a guide: Camila, Dan e Alejandra non hanno mai davvero lasciato la pedana. Oggi la vivono da un’altra prospettiva, quella di chi accompagna le nuove generazioni nel loro sogno olimpico.

Piccolo OT per parlare di un’altra squadra, quella del Messico, che sta preparando due diverse formazioni:
“Attualmente, la squadra messicana conta 12 ginnaste che compongono la preselezione. Periodicamente si svolgono test per determinare chi si adatta meglio a ogni ruolo.
Tra le 12 ginnaste ci sono quelle rimaste dal ciclo precedente, la squadra Junior di quest’anno e altre selezionate da una competizione nazionale. A dicembre verranno scelte le 10 ginnaste che rimarranno al CNAR (Centro Nazionale per Atleti ad Alto Livello).
Ci saranno due squadre, ed entrambe gareggeranno a livello internazionale per garantire la copertura in caso di infortuni o ritiri.
A marzo, svolgeranno un ritiro di allenamento con la squadra cinese.”
Fonte: https://www.clarosports.com/otros-deportes/mexico-se-prepara-con-el-nuevo-talento-en-la-gimnasia-ritmica/
OT Anche Giulia Dellafelice lascia il mondo della ritmica… che immenso dispiacere anche per lei. In bocca al lupo per tutto!
OT, ma a giudicare dall’ultima storia su instagram, mi sa che Alina Vasilenko lascia l’Italia.. Ma non si era anche appena qualificata per il nazionale?
Noooo 😢
Che peccato se non gareggiasse più in Italia, abbiamo perso una bella atleta. Mi dispiace anche per Fabriano, che sta perdendo diverse ginnaste e allenatrici. Ma ogni storia è personale, nella vita ci sono mille motivi per cambiare (la famiglia, il lavoro, lo studio…) e per una società come Fabriano sono convinta che dopo un piccolo periodo di assestamento troveranno il modo di essere di nuovo in rodaggio perfetto. Tanti auguri Alina per il tuo futuro (se poi sono solo supposizioni, tanto meglio e ritiro tutto!)
Al momento è in Montenegro! Magari le daranno la cittadinanza, lo hanno già fatto in passato con Lugovskikh, anche lei russa. Ma sono solo supposizioni!
Avevo già ipotizzato questa cosa ad agosto, quando aveva partecipato alla Montenegro Cup registrata con la bandiera del Montenegro!
https://www.blablagym.com/mondiali-rio-2025-campionesse/#comments
Anche Torretti o Bardaro,non ricordo chi delle due,aveva gareggiato per il Montenegro,ma si allenavano comunque a Fabriano
Torretti e Bardaro se non erro avevano fatto un test per rappresentare il Montenegro, ma non erano state ‘scelte’ e non hanno mai ottenuto la cittadinanza.
In questo caso magari Alina rappresenterà effettivamente il Montenegro e quindi potrebbe esserle stato imposto di trasferirsi e allenarsi lì; un po’ come con Gaia Garoffolo per la Repubblica Ceca (inizialmente continuava ad allenarsi a Torino, ma poi aveva dovuto trasferirsi).
Ad ogni modo sono tutte supposizioni, penso che avremo qualche risposta solo più avanti, a meno che Alina stessa annunci qualcosa 🥲
Sappiamo chi altro, oltre a Sofia, Anna, Veronica Zappaterreni e Sofia Mereu, gareggia ancora per Fabriano? Sembra che stiano esaurendo le ginnaste tra cui scegliere in Serie A. Magari finalmente useranno una straniera o una delle loro Allieve?
Che peccato, speravo davvero che potesse vincere una medaglia ai nazionali quest’anno e in qualche modo entrare nella Team Italia (non potevano aspettare una settimana o giù di lì?), ma allo stesso tempo sono felice che sia apprezzata altrove, dove potrebbe sicuramente competere senza la forte competizione interna che c’è qui. In bocca al lupo Alina!
Torretti e Bardaro erano state scelte, in quel periodo in Montenegro ci fu un problema politico interno, cadde il governo e con esso la possibilità di espletare le necessarie formalità. Erano due ginnaste di altissimo livello e oggi sono bravissime tecniche. Speriamo che per Alina possa essere più agevole.
Grazie delle informazioni, non lo sapevo!
Grazi e a tutti per le delucidazioni!
Ora mi viene un nuovo dubbio: ma è davvero così facile passare da una nazione all’altra? Se non ricordo male ne parlammo tanto per il passaggio “lampo” di tugulukova a Cipro o per Elvira dalla Bulgaria alla Russia e non mi sembrava tanto scontato.
E soprattutto: suola e famiglia? Si devono trasferire tutto li?agaro mi faccio problemi che non esistono (io ho lasciato per un periodo marito e figlio per lavoro ed è stato difficile gestire il tutto dall’estero… Per loro e per me).
Mi sembra di capire che le atlete debbano stare comune nel paese ospitante.
Grazie a chi mi “bla bla” su questo argomento 😀
Allora, ci sono due livelli diversi da considerare. Uno è il cambio per la FIG, che è quello che riguarda Krasnobaeva, e ne avevamo parlato in dettaglio qui: https://www.blablagym.com/come-funziona-il-cambio-di-nazionalita-nella-ginnastica/
Nel caso di Vasilenko, che non ha mai gareggiato per alcuna nazione in campo internazionale, si tratta “solo” di prendere la cittadinanza montenegrina, poi non dovrebbe avere problemi.
Il processo per la cittadinanza è diverso per ogni nazione, quindi su quanto sia facile o meno non so risponderti. Di solito si richiede un periodo di residenza nel paese (Vasilenko vedo che si è trasferita con la madre, ad esempio, quindi immagino vivrà lì con lei), ma spesso sono previsti percorsi più agevoli per meriti sportivi.
Ad esempio, in Italia il processo è lungo e complesso anche per chi vive qui dall’infanzia, ma se segui altri sport saprai che ciclicamente si parla di cittadinanze concesse ad hoc per partecipare a determinate competizioni sportive (Antropova per le Olimpiadi di pallavolo femminile e DiVincenzo per gli Europei di basket maschile, poi assente, giusto per citarne due recenti).
Come diceva Beatrice, il Montenegro non è nuovo a questo tipo di “acquisizione” dall’estero, quindi probabilmente hanno un sistema già collaudato.
Sulla correttezza del sistema, ovviamente, possiamo discutere.
Grazie!
Mi sono riguardata le clavette de 2008 della Cina. All’epoca, vuoi per le voci sulla cosiddetta medaglia rubata all’Italia, vuoi perchè avevo un occhio meno attento, non le avevo apprezzate. Invece, che brave caspita. Tutte molto dotate, esercizio incalzante, bella coreografia.
Ad oggi la Cina è probabilmente la squadra che preferisco, ma anche il lavoro di Quereda e Ferezin sono di assoluta qualità. Bello vedere questa sorta di passaggio di testimone tra generazioni ginniche!
Ahahahah indovina cosa ho fatto in treno durante il rientro a casa? Sono andata a riguardare gli esercizi della Cina del 2008.
Ed erano bellissimi!
Io credo che si possa dire “che bello” di un esercizio senza togliere nulla alla meraviglia dell’esercizio dell’Italia. Anzi, dirò di più: anche io forse presa troppo dalla delusione Olimpica non le ho mai riguardate. E invece, erano comunque due ottime composizioni.