Il valore artistico: questo mistero! Questa parte di punteggio crea spesso sconforto tra i fan. Oggi Marta Pagnini ci aiuta a capirne di più!

Il punteggio del valore artistico è quello che crea più dubbi tra i fan: spesso ci chiediamo perché alcune ginnaste apparentemente meno “artistiche” riescano a raggiungere comunque un punteggio alto. In seguito all’appello apparso tra i commenti di uno degli scorsi articoli, ho chiesto di aiutarci a capirne qualcosa di più a una giudice d’eccezione: Marta Pagnini, ginnasta olimpionica e giudice internazionale. Chi meglio di lei può dipanare i nostri dubbi?

Prima di iniziare, un veloce e semplificato ripasso della composizione del punteggio degli esercizi di ritmica, composto da tre parti distinte:

→ il punteggio di Difficoltà si occupa di ciò che la ginnasta esegue, sia con il corpo che con l’attrezzo, e viene calcolato tramite addizione. Per ogni elemento eseguito, la giudice va a sommare al totale il valore;
→ il punteggio di Esecuzione valuta l’accuratezza nell’esecuzione delle suddette difficoltà, cioè come vengono eseguite. Si basa su una scala massima di 10 punti, dai quali vengono sottratte le penalità per gli errori di esecuzione, ad esempio cadute, perdite d’attrezzo, mancanza di precisione nelle difficoltà di corpo, errori di traiettorie nei lanci, etc.;
→ il punteggio dell’Artistico tratta invece “la composizione e la performance artistica” e, come l’esecuzione, parte da 10 punti massimi dai quali vengono sottratte le relative penalità: oggi trattiamo proprio di questo.

Per approfondire, qui trovate la versione originale del Codice dei punteggi. Ora, partiamo con le domande!

Partiamo subito dal chiarire una fattore fondamentale: spesso per “valore artistico” viene intesa l’espressività di una ginnasta. È così?

In realtà l’espressività è solo una delle possibili penalità che la giudice dell’artistico può applicare, che può valere al massimo mezzo punto. Se c’è una ginnasta completamente anonima in volto, tu puoi applicare una penalità tre decimi, ma finisce lì; non è che se una ginnasta è ancora più anonima, gli puoi dare una penalità ancora più grande. Quindi a volte magari si penalizza allo stesso modo due ginnaste, anche se una magari è un pochino più espressiva.

Tutto il resto, quello che l’artistico vuole andare a sviscerare, si riferisce soprattutto alla composizione dell’esercizio, che deve essere fatta in un certo modo e avere certi requisiti. Sicuramente l’esercizio deve piacere al pubblico, quindi essere coinvolgente e comprensibile anche a un occhio meno esperto, ma da un punto di vista tecnico deve essere fluido e consequenziale.

Hanna Panna Wiesner – Foto di Ulrich Fassbender


Puoi spiegarci bene quali sono tutte le altre cose valutate nel valore artistico?

La prima cosa che si valuta è il carattere del movimento, quindi quanto l’esercizio rispecchia la musica che hai scelto. Ad esempio, se scelgo una musica spagnola, non mi metterò a fare i passi di tarantella; se la musica scelta è arabeggiante, mi aspetto che la ginnasta esegua dei movimenti simili danza del ventre, o comunque che rispecchiano la scelta musicale. Quindi se l’esercizio è perfetto, rispecchia la musica e non c’è neanche un momento in cui io mi dimentico che la ginnasta sta facendo l’esercizio su quella musica, darò zero penalità; altrimenti posso dare 3 decimi, mezzo punto o addirittura un punto di penalità per questo valore.

Poi ogni esercizio deve avere per forza i passi di danza: prima venivano penalizzate nelle difficoltà, adesso invece sono proprio nella parte di artistico. Se la ginnasta per esempio fa le due serie obbligatorie ma una serie è troppo corta, viene data la penalità di mezzo punto per mancanza di una delle due serie, che è tantissimo! Un’altra penalità è l’espressione che abbiamo già citato, per la quale posso penalizzare da tre decimi a mezzo punto.

Poi ci sono i famosi cambi dinamici, che devono essere almeno 2: io da giudice devo vedere la ginnasta cambiare ritmo, velocità, almeno due volte nell’esercizio (per le individualiste). Non è la musica che deve cambiare: se la musica parte lenta e poi spara da discoteca, ma la ginnasta non segue quei movimenti, io non conto il cambio dinamico. Al contrario la musica potrebbe essere più o meno sempre allo stesso ritmo, ma è la ginnasta a cambiare il dinamismo con cui esegue le cose, e quindi c’è un cambio dinamico.

Poi c’è l’effetto Wow: almeno un momento in cui la ginnasta fa qualcosa di spettacolare, che però deve essere coordinato con la musica, non semplicemente una cosa spettacolare con la musica piatta o che non marca quella difficoltà. Quindi anche quello se non c’è causa un penalità.

Dopo c’è tutta quella parte che riguarda le connessioni: se io collego gli elementi in maniera illogica tra uno e l’altro, quindi non sono fluida nei miei collegamenti, ogni volta prendo una penalità fino a due punti. Quindi, mettiamo caso una ginnasta sta andando in una direzione, poi prende il cerchio e improvvisamente si gira per fare una difficoltà, questa è una mancanza di connessione e causa una penalità da 0,10 ogni volta, perché ha una composizione che non è fluida e studiata.

Stesso criterio per il ritmo: ogni volta che la ginnasta non va a ritmo c’è uno 0 10 di penalità. Quindi se io sono leggermente in ritardo sulla musica e sbaglio tutti gli accenti, e magari faccio un esercizio perfetto ma ho smarcato tutti gli accenti, posso avere fino a due punti di penalità in artistico.

Poi, cosa importantissima, il finale senza musica: su questo il pubblico spesso non si accorge perché magari la ginnasta finisce pochissimo dopo la musica, proprio prende il lancio e magari fa un gesto col braccio dopo la fine della musica, qui posso avere una penalità di mezzo punto, che è tantissimo. Questa è una cosa di cui le persone non si rendono spesso conto, perché sentono la musica più o meno, ma la giudice è lì attenta e dà la penalità anche per mezzo secondo.

Poi c’è la varietà, per cui una ginnasta non deve fare per più di tre volte lo stesso tipo di lancio o di ripresa; oppure l’unità, cioè se vado fuori pedana e quindi manco una parte di esercizio ho la penalità per mancata unità dell’esercizio perché l’ho interrotto.

Queste a grandi linee sono le cose che si penalizzano più spesso, poi ce ne sono altre magari più specifiche o rare che trovate nel codice.

Riguardo agli effetti Wow e agli accenti sulla musica, ho notato che ultimamente molti tendono a inserire degli effetti nella musica per seguire gli elementi negli esercizi, piuttosto che il contrario. Hai notato anche tu questa cosa magari?

Assolutamente sì, in realtà è proprio per cercare di non prendere la penalità dell’effetto wow. Effettivamente anche noi lo facevamo, è da tanti anni che si usa inserire degli effetti sonori sulla musica per enfatizzare l’esercizio, mi vengono in mente anche le nostre cinque palle di Londra, anche se lì l’effetto Wow non era non era requisito, quindi erano stati inseriti per bellezza diciamo.

Ci sono delle volte in cui si va un po’ al limite del forzato, e questo non va mai bene. Poi il codice per esempio ci dice che ci sono dei suoni non consentiti, ad esempio non si può utilizzare una musica dove ci sono sirene o il rumore delle ruote della macchina; ci sono scritti questi due esempi, però tutto il resto è un po’ nebuloso, quindi a volte va un po’ anche interpretazione. Questo magari potrebbe essere un po’ più descritto, vediamo nel nuovo codice!

Varfolomeev è una ginnasta molto criticata da una parte del pubblico, soprattutto dal punto di vista artistico: cosa ne pensi?

Gli esercizi di Varfolomeev sono molto ben costruiti dal punto di vista delle difficoltà e dell’esecuzione, e questa è una cosa di cui ti accorgi se la giudichi, perché lei esegue degli elementi sui quali non ci sono domande; spesso da giudice magari hai dei dubbi su alcuni elementi, se sono effettivamente passabili o no, mentre su di lei di domande non ce ne sono mai, perché lo esegue così come deve essere.

In più da un elemento all’altro ci va in maniera fluida, consequenziale, anche qui con lei non ci sono domande del tipo “quel collegamento magari non era perfetto?”. Questo l’aiuta tantissimo dal punto di vista del punteggio, la costruzione degli esercizi. Se poi la giudice del caso ritiene non sia abbastanza espressiva la può penalizzare di 3 decimi, ma è pur sempre solo 0,30.

Prima parlavi del carattere: come si fa a giudicare il valore artistico, magari in particolare il discorso del carattere, senza cadere nella soggettività? Ad esempio c’è Domingos che al nastro ha una versione di Bad romance di Lady Gaga, ed è davvero molto legato al video della cantante. Se una giudice non conosce Lady Gaga e non sa che lei sta facendo quei movimenti, non può succedere che dica “ma cosa sta facendo”?

In realtà in questo caso si va molto a valutare l’esecuzione che la ginnasta dà alla composizione. Mi spiego meglio con un esempio: si va a penalizzare un punto sul carattere per quegli esercizi dove una ginnasta sceglie una musica super pompata, tipo mega DJ, e lei è piatta e continua a fare DA-rischio-DA-difficoltà e magari fa un sorrisino ogni tanto (e se ne vedono tanti anche alle gare importanti). Quando penalizzi un punto è perché il carattere si vede solo nei passi di danza, e poi in tutto il resto dell’esercizio non c’è assolutamente nulla.

Per quanto riguarda Domingos, è vero che lei richiama molto il video, ma è anche vero che la versione che lei ha scelto della musica è una versione un po’ dark, forte, che effettivamente richiama anche i movimenti anche se non si conosce perfettamente il video. Poi lì c’è anche cultura personale della giudice, però diciamo che l’importante è che il ritmo e il carattere non vadano in contrasto con la musica. Quindi sicuramente non mi metto a svolazzare su una musica da discoteca o reggaeton!

Barbara Domingos – Foto di Ulrich Fassbender

Secondo te col codice attuale il valore artistico è giudicato in modo corretto, cioè riesce davvero a evidenziare la differenza tra le ginnaste? Mi sono resa conto che a volte in realtà il pubblico non lo percepisce, cioè non riesce a leggerlo rispetto a ciò che vede.

Il discorso è che questa componente è molto difficile da regolamentare, un po’ come tutta la ritmica diciamocelo, però l’artistico lo è a maggior ragione. Un tempo c’era solo una penalità di artistico da zero a tot; c’era un testo che ti spiegava come lo dovevi giudicare, ma non c’erano delle voci singole precise, quindi il fatto che davi 0,10 in più a una ginnasta piuttosto che a un’altra era molto basato sul tuo sentire e percepire di quell’esercizio.

Ora invece, con questa suddivisione molto dettagliata, si sta cercando di andare là ad evidenziare esattamente chi è meglio di un altro. Anche tipo le connessioni e il ritmo, prima si arrivava massimo a un punto e ora si arriva massimo a due punti, proprio per dare ancora più margine e creare ancora più differenze fra una ginnasta che ha un buon livello artistico e una ginnasta che lo ha più basso.

Il punto è che per forza di cose non si può andare nella direzione di solo ciò che piace al pubblico togliendo tutto l’aspetto tecnico, perché il valore artistico effettivamente è un aspetto tecnico della ritmica. È ovvio che la parte del pubblico conta, infatti si stanno facendo dei passi verso quella direzione, ad esempio cercare di coinvolgere mettendo le musiche cantate, prima solo per due e ora per tutti e quattro gli esercizi volendo.

La cosa che a me piacerebbe per avvicinarsi ancora di più al pubblico, più che cambiare regole, è di educare il pubblico il più possibile; non deve essere ovviamente un pubblico tecnico sempre e comunque perché questo è impossibile, però incuriosirlo e cercare di dare più informazioni possibili. Non solo con interviste di divulgazione come questa, che comunque ben vengano, ma magari anche in gara, quindi con l’aiuto delle grafiche, di strumenti digitali freschi e veloci, magari con delle piccole pillole pronte all’uso. Questa secondo me è la direzione in cui possiamo andare per aiutare le persone a capire, e quindi essere più coinvolte e più felici di vedere una gara, perché capiscono meglio cosa succede.

A questo proposito mi è venuto in mente alla AEON Cup hanno provato a utilizzare i punteggi live, come nel pattinaggio, pubblicati direttamente nel corso dell’esercizio. Mi sembra di capire che magari anche a te non dispiacerebbe un’idea simile?

Io sono molto aperta a provare questi strumenti, perché secondo me sarebbero senz’altro utili. Poi sai, noi abbiamo un sistema di giudizio complicato e, per esempio, nelle gare importanti c’è un sistema di “blocco”: quando la giuria superiore dà un punteggio e la giuria ordinaria dà un punteggio con una differenza di più di 0.50, il sistema si blocca perché vuol dire “attenzione, c’è qualcosa di strano”, quindi una delle due giudici deve modificare proprio punteggio. Ma questo succede non perché c’è una cattiva fede e quindi una giudice sta ingiustamente valutando una ginnasta o squadra, ma perché un esercizio di ritmica è talmente dettagliato che ci sono dei momenti in cui due occhi non bastano.

Pensa a quante ore durano le gare e quanti esercizi dobbiamo vedere: alla decima ora che sto guardando degli esercizi tutti simili con gli stessi lanci, le stesse cose, magari le stesse musiche, potrei anche sbagliarmi in quel momento. Ci sono delle occasioni in cui effettivamente succede, perché siamo tutti umani e anche una giudice ha bisogno di un doppio check!

Giudici all’opera – Foto di Ulrich Fassbender

Secondo te c’è un codice che valorizzava di più l’aspetto artistico rispetto a quello attuale o si è andati comunque migliorando?

È ovvio che la risposta automatica è sempre “aah, negli anni 90 erano super espressive…” Però c’erano anche molto meno limitazioni. Io apprezzo tantissimo gli esercizi dell’epoca precedente, anche rispetto alla mia da ginnasta, erano bellissimi e tutt’ora li prendiamo ad esempio e li riguardo volentieri.

C’è stato un periodo buio in cui si facevano venti difficoltà, tutte combinazioni, una cosa orribile. C’è stato il codice di Tokyo e di Kitakyushu dove con le individualiste soprattutto non si capiva niente, facevano solo difficoltà di attrezzo in continuazione, mille giochini… quelli sono stati codici che hanno secondo me tagliato molto la parte artistica.

Quello attuale secondo me è un buon codice dal punto di vista artistico. Certo non sarà mai perfetto, si può sempre migliorare assolutamente, però è anche vero che per riuscire a dare un giudizio sempre più oggettivo vengono inserite delle limitazioni. Poi delle volte esageriamo, perché facciamo mille puntini sulle i che a volte sono anche controproducenti, però in generale inserendo più regole e più elementi, anche per permettere agli esercizi di essere sempre più valutabili, è normale che si possa fare anche meno.

Oggi non posso andare in giro con la palla ferma da 10 secondi, anche se magari Sarebbe bello espressivamente parlando, ma non lo posso più fare; oppure far rotolare la palla, andarmene dall’altro lato e poi andare a riprenderla dopo 20 secondi, anche se magari sarebbe interessante. Quindi per forza di cose c’è un po’ meno tempo e un po’ meno libertà. Però secondo me non è un codice penalizzante dal punto di vista artistico come quello passato.

Grazie Marta per questa illuminante intervista e per le preziose spiegazioni che ci hai offerto! Non vediamo l’ora di averti nuovamente qui su BlaBlaGym, per arricchirci ulteriormente sul meraviglioso mondo della ritmica.

Se questo articolo vi ha aiutato a capire un po’ di più il complicato mondo della ginnastica ritmica, potete offrirmi un caffè per sostenere il blog e aiutarmi ad arricchirlo sempre di più! ☕️


Marta Pagnini

Marta è una ginnasta Olimpionica che ha preso parte a due edizioni dei Giochi Olimpici con la nazionale italiana: a Londra 2012, dove ha conquistato una medaglia di bronzo, e a Rio 2016, dove ha svolto il ruolo di capitana. Attualmente, ricopre il ruolo di giudice internazionale e recentemente ha partecipato alla giuria dei Campionati Africani, evento cruciale per l’assegnazione delle ultime quote olimpiche del continente.

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Ex-ginnasta, UX/UI designer, fondatrice del blog. Orgogliosamente redhead con un sacco di lentiggini.

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Fmon
4 mesi fa
Risposta a  Beatrice Vivaldi

Grazie mille per la disponibilità e generosità nel rispondere ai nostri quesiti! 🙂

Marilù
4 mesi fa

Grazie! Un’intervista utilissima! Per il “carattere” credo si possa citare anche un movimento dell’esercizio di Raffaeli su “Quand c’est?” di Stromae, ispirato proprio al video. Non so però fino a che punto quel movimento sia stato compreso: non si tratta di una canzone molto nota. Quanto all’effetto wow, da profana non sempre riesco a individuarlo. O meglio, negli esercizi di Raffaeli sì… In quelli di altre ginnaste non sempre.

ppale02
4 mesi fa

Un commento davvero fuori tema ma che bello vedere Alice Taglietti presente all’allenamento a porte aperte di ieri con tutte le “top”. C’era qualcuno che poteva darci un’idea di come sono andati tutti? grazie in anticipo.

Sabà
4 mesi fa
Risposta a  ppale02

Alice è sempre una meraviglia😍 ieri ha eseguito cerchio e palla (la palla è un vero gioiellino!).
Le junior hanno provato due volte i loro esercizi. La prima esecuzione è stata generalmente più pulita, comunque molto brave tutte, un gran bel carattere!
Delle senior invece Sofia ha eseguito il programma completo; è stato deciso di togliere dal nastro il rilancio col piede. Al cerchio è stato cambiato qualcosina nel passaggio centrale e se non ho visto male Sofia porta una nuova BD combinata. Anche clavette piccoli cambiamenti. Milena ha fatto palla, clavette e nastro (rischi molto buoni) e Tara cerchio, palla e clavette, molto brava. Sofia Maffeis nastro clavette, Giorgia Galli pure. Viola Sella ha presentato il nuovo cerchio (che secondo me interpreta molto bene) e ha portato le clavette.
La squadra titolare ha eseguito due volte misto e due volte cerchi: la D è stata incrementata e c’è stato qualche cambiamento. Le riserve hanno fatto il misto un paio di volte, anche se hanno appena cambiato le parti e ci stanno lavorando💪🏻
Chiedo scusa se ho dimenticato qualcosa

nina93
4 mesi fa
Risposta a  Sabà

Che meravigliosa sorpresa scoprire della presenza di Alice all’allenamento a porte aperte di ieri. Sono così felice! Spero di vederla presto partecipare a qualche gara importante.

Vania
4 mesi fa
Risposta a  ppale02

Beh non è solo il commento fuori tema. Mi piacerebbe capire secondo quale criterio le è stata data la possibilità di partecipare all’allenamento insieme al team Italia

Beatricebee
4 mesi fa
Risposta a  Vania

Bè, se hai una ginnasta che convochi ai mondiali junior 2022, e che entra in una finale mondiale (clavette), e poi sparisce per i ben noti motivi giudiziari della sua allenatrice, mi sembra abbastanza normale che tu, federazione, non te ne dimentichi, perché non è che il suo talento nel frattempo sia sparito nel nulla.

Minimille
4 mesi fa
Risposta a  Beatricebee

Bravissima!!! Milioni di applausi! 👏🏻

Beatricebee
4 mesi fa
Risposta a  Minimille

Tra l’altro, mi correggo, perché erano gli Europei junior, nel 2022, ma cambia poco!

Maya Ape
4 mesi fa
Risposta a  Beatricebee

Il mondo gira al contrario.. adesso ci meravigliamo che una ginnasta che ci invidia tutto il mondo sia stata finalmente presa in considerazione.

Maura
4 mesi fa
Risposta a  ppale02

Ma il rilancio col piede di Sofia che è stato tolto è quello iniziale?
Era una particolarità.. speriamo abbiano cmq tenuto alto il valore

Maura
4 mesi fa
Risposta a  Beatrice Vivaldi

Infatti pensavo anche io quello
Ma non ne ero sicura e mi sembra che anche nelle ultime gare non l’ho visto

nina93
4 mesi fa

Super off topic: leggo su telegram cambio attrezzi per le nostre agli europei. Tara cerchio, Milena palla clavette e nastro. Confermate?
Perché per me questa suddivisione è un grosso sì 🥲

Minimille
4 mesi fa
Risposta a  nina93

Mi sento la scelta migliore

Minimille
4 mesi fa
Risposta a  nina93

*sembra

jimbo
4 mesi fa
Risposta a  nina93
Ilona Mc D
4 mesi fa
Risposta a  jimbo

È una bella cosa che Tara possa entrare in campo con uno dei suoi attrezzi migliori (per ora) e anche dare a Milena la possibilità (se tutto fila liscio) di competere anche nell’allround

Filosena
4 mesi fa
Risposta a  nina93

Dopo il trauma del 2021,mi rallegro di vedere queste convocazioni e distribuzioni

Laminata
4 mesi fa

‘Varfolomeev is a gymnast much criticized by some of the public, especially from an artistic point of view: what do you think?’ I think this is a mere assertion, a boring repetition of a double stereotype. Who is this “part of the public”? Certainly one of the biggest platforms for “expressing opinions” is YouTube. In order to have seen anything at all of (for example) Darja’s performance in Portimão, I click on a corresponding video, and while I download it, I skim with one eye the few texts that line up underneath. It’s always the same sermon from an estimated handful of protagonists, about whose character I have long since formed my opinion. Along the lines of: judges are even stupider than Darja. These half a dozen, let it be a maximum of twice that, are offset by hundreds, sometimes thousands of clicks, who have probably watched the video and are otherwise silent. Any decent person is doomed to fail in such an environment and leaves the whole thing uncommented on. Visit a competition and see for yourself what is going on – or what remains of the so-called criticism. A certain proportion will “believe” these poisoned narratives and perhaps spread them further, ultimately to the detriment of the entire rhythm. Another part even speaks indeed of “criticism” without apparently knowing what characterizes a well-founded criticism. That’s why I think the article is great. If I were a referee myself, it would be my personal wish that such analyses were much more widespread. Thank you.

Mr Magoo
4 mesi fa
Risposta a  Laminata

Darja è forte, anzi fortissima anzi, di più – lo dicono gli atti ufficiali – è la campionessa del mondo in carica! Quindi fregatene delle boring repetitions, “non ragioniam di lor ma guarda e passa”, come diceva il Sommo Poeta (qua, però, vinciamo noi, Dante è tricolore!).
The article is great perchè la nostra Marta Nazionale ha ancora la schiettezza e sincerità della grande atleta e tende a dire la verità.
Al di fuori e sopra di ogni possibile spiegazione tecnica il giudizio sull’artistico e e rimarrà sempre soggettivo, legato alla sensibilità, al gusto, al patrimonio personale di ciascun giudice: non è un vizio del sistema di giudizio semmai è una ricchezza che però, come proponeva Marta, andrebbe condiviso in trasparenza con il pubblico per non alimentare sterili polemiche o complottismi.
E come per i giudici, anche per gli appassionati e tifosi, ci sta che alcuni stravedano per lei, altri storcano un pò il naso: pazienza, no?

Theleanansidhe_Chiar
4 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

Il problema dell’artistico, molto banalmente, sta nel fatto che si chiama “artistico”. Termine che, per sentir comune, viene associato a poetico/intimamente sentito/struggente. Ragion per cui pare più artistica all’occhio inesperto una Galkina rispetto a, che ne so, una Zeng (attingo appositamente al passato). Darja viene piuttosto spesso (non solo su youtube) additata come “poco artistica” perchè non è morbida nei movimenti, benchè sia a mio parere estremamente musicale e anche espressiva (becca sempre tutti gli accenti e i suoi esercizi sono insindacabilmente studiatissimi). Questo perchè? Beh, sicuramente perchè in primis un non addetto ai lavori associa schematicamente il termine a ciò di cui sopra, ma anche perchè i punteggi della ritmica continuano a mio parere ad essere estremamente poco chiari se visti dal di fuori. Perciò ben vengano questi articoli e ben venga la volontà di rendere il più possibile esplicito il processo valutativo.

Laminata
4 mesi fa

Well, perhaps Darya gets some satisfaction from breaking with Russian traditions? I would do that if my own country considered me unsuitable. Or if I felt the urge to cut off old habits. And the way she does it with two top-class experts at her side can’t be wrong, because no matter which judges in which countries she stands before, it will turn to gold (if no costly mistakes are made). The “partitures” on which the judges play seem to be more clearly structured than expected. And let’s not forget: in Isabell Savade, she has an experienced international judge at home at her side, who is very familiar with the nomenclature as number two of the FIG Technical Commission and has an eye on everything that Raskina and Darya do in training and at competitions. An advantage that should not be underestimated.

Theleanansidhe
4 mesi fa
Risposta a  Laminata

Scusami ma faccio fatica a seguire il tuo discorso (complice sicuramente la lingua diversa 😉 ). Puoi spiegarti meglio? In che senso Daria trarrebbe soddisfazione nel distaccarsi dalle tradizioni russe?

Mr Magoo
4 mesi fa
Risposta a  Laminata

Laminata, facevo una riflessione ripensando al contenuto dei tuoi post di questi giorni. Qui in Italia noi eravamo allarmati per le aspettative e le pressioni “politiche” sulle nostre ragazze in vista delle Olimpiadi di Parigi e poi arrivi tu e ci racconti di una Darja a cui “tirano il collo come ad un cavallo” per vincere e vincere e vincere. E ci inviti a mettere attenzione sul comportamento della sua allenatrice al primo, piccolo passo falso che le fa perdere una medaglia e a vincerne “solo” tre. La nostra Sofia, cui pure hanno tirato la giacchetta di qua e di là in questi ultimi due anni, mi sa allora che si trovi in uno stato mentale migliore della sua collega tedesca. Partire favorita, attesa ad ogni gara, anche a quella più prestigiosa della competizione olimpica, in effetti non deve essere proprio il massimo per una ragazza così giovane. Sofia c’è già passata e tutto sommato rimanere in gruppo e non tirare la testa della corsa in questi mesi che ci dividono da Parigi potrebbe consentirle di prepararsi con minori ansie e pressioni.

Beatricebee
4 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

Rispetto a Varfolomeev e punteggi, io alla prima mi sono stupita per la nota A, magari alla seconda pure, però a lungo andare, dopo che ho notato che tutte le giurie, in tutte le gare, a meno di errori evidenti, erano allineate nello sparare in alto, mi sono semplicemente detta che il problema probabilmente era mio, non loro :p e la spiegazione su fluidità e consequenzialità è molto esplicativa in merito a questo.

Marilù
4 mesi fa
Risposta a  Beatricebee

Su Varfolomeev, grazie alla spiegazione di Marta Pagnini, tutto mi è più chiaro. Resta il fatto che a me gli esercizi di Darja non piacciono, ma è solo una questione di gusto personale. Ciò che non riesco assolutamente ad apprezzare sono i passi di danza. Mi sembra sgraziata. Certi movimenti sono proprio brutti da vedere, secondo me. Inoltre, sono più o meno sempre gli stessi.

BeatriceBee
4 mesi fa

L’articolo-intervista di cui tutt@ sentivamo il bisogno! Grazie mille Marta e grazie mille Beatrice, davvero.

Sara B
4 mesi fa

Grazie, davvero. Quando parla Pagnini è sempre un piacere perché è come una divulgatrice: sa la sua materia e la fa comprendere in modo semplice, con esempi concreti.

Fedem
4 mesi fa

articolo molto interessante, come sempre grazie!
domanda (innocua): per fare dunque degli esempi
– Baldassarri ha un artistico spesso basso perchè i collegamenti fra elementi sono poco fluidi?
– Varfolomeev ha un artistico che rasenta la perfezione per i motivi sopra riportati. Ma se valutiamo l’aderenza della costruzione dell’esercizio alla musica come la valutiamo? Vediamo movimenti ampi e lenti ed una musica “rock-ritmata” che nelle stesse battute richiederebbe più movimenti/elementi. Sappiamo se viene penalizzata per questo e magari non altro, o viceversa?

Dal mio punto di vista, oltre che ai punteggi live, servirebbero tantissimo i pdf delle giurie come nel pattinaggio: con indicazione di quali elementi sono stati validati e quali penalità di artistico sono state applicate. Questo non solo per le ginnaste, ma anche per il pubblico.

Inoltre, per il prossimo codice, sarei promotrice di un format simile al pattinaggio artistico (ghiaccio). Sono curiosa di sentire le opinioni degli altri appassionati a riguardo

Mirjam
4 mesi fa
Risposta a  Fedem

So molto poco del pattinaggio artistico su ghiaccio, ma la pubblicazione delle schede dei giudici (in forma anonima, se non ricordo male) sarebbe, secondo me, un’ottima idea.
Da una parte c’è, ovviamente, la trasparenza: in uno sport in cui si parla di giudici scorretti o di parte o suscettibili a pressioni esterne un giorno sì e l’altro pure, avere la prova tangibile che i punteggi non vengono dati a simpatia ma sono basati su un effettivo calcolo aiuterebbe moltissimo a creare un legame di fiducia col pubblico.
Dall’altra parte sarebbe un modo per capire cosa, effettivamente, viene contato in gara. Quasi tutti i video che “ricalcolano” i punteggi specificano che giudicare con un supporto video e dal vivo sono due cose completamente diverse. Ecco, avere le “soluzioni” risponderebbe a tantissime domande che il pubblico si pone in ogni gara: ma quel rischio l’hanno contato? Hanno dato la caduta? Come mai con una perdita ha l’artistico così alto?
Certo, non sarebbe una panacea, ma sarebbe secondo me un passo nella giusta direzione.

aneres
4 mesi fa
Risposta a  Fedem

Riguardo ai movimenti ampi e lenti durante un pezzo più ritmato : si può volutamente lavorare in contrasto con la musica per creare maggior impatto visivo, potrebbe essere questo il caso di Varfolomeev…

nina93
4 mesi fa

Grazie Beatrice e Marta per questo utilissimo articolo! Risponde a molte domande che mi faccio quando vedo certi punteggi in A di alcune ginnaste che non comprendo fino in fondo. Spesso finisco per semplificare e banalizzare la valutazione dell’artistico ma in realtà mi accorgo che c’è un mondo dietro molto complesso e difficile da giudicare. Data la complessità del tema, mi chiedo come facciano i giudici a valutare la A delle squadre dove spesso – da semplice spettatore – mi sembra di vedere un inseguimento affannoso di quante più difficoltà possibili e tutto il resto che si perde un po’ per strada… da questo punto di vista mi piace molto la costruzione degli esercizi del Giappone che secondo me è uno dei pochi paesi che valorizza tutte le componenti di punteggio. Un peccato mortale non poterlo vedere alle Olimpiadi.
Ma non sono un tecnico quindi magari è solo una mia impressione per lo più dettata dal gusto personale.

Laminata
4 mesi fa
Risposta a  nina93

Who doesn’t wonder whether a human being is able to grasp and assess everything correctly, both mentally and physically, given the increasingly complex requirements? There are discussions about the use of AI to support the judges. I would recommend that these people, who do this essential, difficult work, sit down together and think about how they could show the public how they do their job transparently from time to time before they themselves become superfluous. But that won’t happen because it reveals all the abysses that go with it. I am referring to one of our judges who had the courage to judge a men’s gymnastics routine in front of the camera, which he did with astonishing aplomb. But to understand the formalism behind the criteria, you would first have to attend the school that teaches you this language, that much is clear. Oh yes, and he laughingly emphasized that he was not bribed by anyone!

Ben
4 mesi fa
Risposta a  nina93

I agree! I have no idea how they keep up with the teams. Truly amazing skills. Thank you for this article, really interesting.

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