A metà dicembre si è tenuta a Leverkusen la Wintercup, una delle prime competizioni internazionali a svolgersi con il nuovo Codice dei Punteggi. Tra i membri del corpo giudicante spiccava Marta Pagnini, ginnasta olimpionica e giudice internazionale.
Lo scorso anno, qui su BlaBlaGym, Marta ci aveva già aiutati a capire il funzionamento del Codice dei Punteggi, spiegando nel dettaglio il valore artistico. Oggi, dopo aver valutato la sua prima gara con la nuova edizione del codice, ci guiderà alla scoperta delle principali novità che caratterizzeranno il sistema di punteggio fino al 2028.
Se volete approfondire gli aspetti più tecnici del nuovo codice dei punteggi, potete recuperare anche questa intervista a Samuel RG.
Ciao Marta, bentornata su BlaBlaGym! Puoi spiegarci quali sono le principali novità del nuovo codice, in particolare di quelle che saranno visibili anche dai tifosi?
Allora, di base, per chi guarda, non è cambiato molto. Le novità principali riguardano i valori delle difficoltà – ad esempio, alcune difficoltà che prima valevano 0,50 adesso valgono 0,60 – però si tratta di cambiamenti minimi, niente di eclatante.
C’è da dire che gli esercizi sono meno “carichi” rispetto all’anno scorso, nel senso che ci sono meno difficoltà e meno maestrie rispetto proprio da richiesta del codice, quindi le ginnaste hanno più tempo per esplorare la parte artistica dell’esercizio. Il tema dell’artistico è molto stressato nel nuovo codice: c’è una grossa attenzione per cercare di rendere gli esercizi più aderenti alla musica – e questo lo trovo molto bello.
Queste due cose insieme, quindi meno difficoltà e più attenzione sull’artistico, dovrebbero rendere l’esercizio un po’ più armonioso sulla musica e più coinvolgente anche per il pubblico.
Questa differenza nell’artistico è una cosa che potrebbero notare anche i non esperti?
Sì, assolutamente, la differenza sull’artistico si nota molto negli esercizi. Questa è una cosa positiva, perché comunque si vede che tutte, chi più chi meno, provano a dare qualcosa di più con l’interpretazione dell’esercizio.
Questo codice va a puntualizzare il fatto che la musica non può essere un sottofondo, ma la ginnasta deve esprimerla al 100%. Noi giudici abbiamo studiato esempi sui siti di riferimento internazionali dove viene mostrato come premiare chi inserisce pose espressive e artistiche durante tutto l’esercizio, non solo nei passi ritmici.
Inoltre l’espressività verrà valutata in due aspetti: espressività del corpo ed espressività del volto. Il codice specifica che l’espressività del volto non significa esagerare con la mimica o cantare le parole della musica. Cioè non è proibito, ma non è che se faccio un’espressione e poi dopo sono seria tutto il resto del tempo ho risolto. L’espressione deve essere continua e completa durante tutto l’esercizio.
Le difficoltà corporee e le maestrie che vedremo resteranno più o meno le stesse?
Sì, le difficoltà corporee rimangono quasi le stesse. Ce ne sono alcune nuove, certo, ma le ginnaste continueranno a fare, più o meno, ciò che facevano l’anno scorso. Alcuni dettagli sono cambiati, ad esempio il valore del giro fouetté è diminuito, quindi lo vedremo probabilmente meno spesso. Anche qui, però, si tratta di cambiamenti che forse interessano di più gli addetti ai lavori che non il pubblico generale. Una difficoltà che ho visto molto è il tour plongé al contrario (illusion backward), praticamente tutti la fanno.
Un’altra cosa che mi piace è il fatto che non si possono più fare troppe maestrie al suolo. Prima le ginnaste potevano accumulare punti con maestrie in sequenza a terra, mentre ora non è possibile farne più di tre consecutive. Così l’armonia dell’esercizio viene un po’ salvaguardata, perché prima si vedevano ginnaste rotolarsi a terra in continuazione – giustamente eh! – mentre ora non si può più fare, e questo aiuta un po’ a livello di composizione.
Questo codice favorisce un certo tipo di ginnasta?
Diciamo che una ginnasta “inespressiva” farà fatica, perché poi si troverà con delle penalità di artistico importanti. Adesso ci sono penalità molto severe, che possono arrivare fino a 10 punti. Quindi una ginnasta che non interpreta minimamente la musica, seppur brava, rischia di avere tante penalità in quel senso.
Abbiamo notato che i punteggi sono tutti tendenzialmente più bassi. Per il pubblico sarà difficile orientarsi?
Bisogna rifarsi un po’ l’occhio, perché con meno difficoltà di conseguenza il punteggio si abbassa. Questo per me è un grande problema della ginnastica, perché magari se sei super appassionato ti informi prima e capisci, però uno spettatore qualunque si trova spaesato. Magari prende come esempio di riferimento le Olimpiadi e non capisce perché i punteggi adesso sono diversi. Che poi non è che succede oggi e non è mai successa prima: ogni 4 anni puntualmente cambia il parametro, quindi il problema si ripropone, ed è un peccato!
Ci sono delle modifiche che riguardano il lavoro dei giudici?
Sì, diciamo che ci sono dei piccoli cambiamenti che ci semplificano il lavoro. Per esempio, nel giro fouetté adesso non è obbligatorio cambiare maneggio ogni due rotazioni, e per il giro pencheé, non dobbiamo più osservare dettagli microscopici, come l’altezza del tallone, perché ora ogni rotazione aggiuntiva vale semplicemente 0,10, indipendentemente da altri fattori. Prima dettagli del genere mettevano in difficoltà il giudice, che doveva stare lì a verificare “ha cambiato maneggio già nel quarto giro o nel quinto? Quindi la difficoltà non è valida o…”. La giudice si distraeva con cose magari meno importanti di altre. Quindi adesso ci sono meno cose da guardare e il giudizio diventa in teoria un po’ più oggettivo, perché hai meno margine di errore.
Un altro cambiamento importante riguarda le giudici delle difficoltà nelle competizioni internazionali. Fino all’anno scorso, le giudici valutavano individualmente, si confrontavano e poi inserivano a sistema solo il punteggio concordato. Ora si inserirà individualmente il punteggio di ogni giudice nel computer, e solo alla fine si inserirà anche il punteggio concordato. Questo servirà per monitorare la performance delle giudici: se, ad esempio, io ho visto e segnato un punteggio molto più alto rispetto alla mia collega, il sistema registrerà questa discrepanza e permetterà di valutare l’accuratezza delle varie decisioni. Anche questa è una novità positiva, perché garantisce maggiore trasparenza e responsabilizza ogni giudice.
Secondo te, questo codice è migliore rispetto al precedente?
Secondo me un miglioramento c’è in generale, ma la cosa che ammazza la nostra disciplina sono gli asterischi che ci sono sul codice. Che poi non sono veramente degli asterischi, ma sono tutte quelle eccezioni…
Io capisco che il nostro sport è artistico, che con l’attrezzo si inventano movimenti continuamente, quindi noi difficilmente raggiungeremo il livello dell’artistica dove il salto è così e basta. Noi abbiamo l’attrezzo che si abbina a dei movimenti e può essere sempre diverso… insomma è uno sport creativo, siamo d’accordo.
Però al momento, soprattutto noi addetti ai lavori, ci perdiamo in cose come “Aspetta ma se io faccio quell’elemento su quella cosa, ma prima nel secondo primo ho girato la testa a sinistra, quindi sono lì tre quarti e non ho completato con la spalla…allora l’eccezione mi dice che…”
Tutte queste eccezioni fanno perdere tantissimo al nostro sport, perché prima di tutto diventano motivo di discussione tra le giudici, e si inizia a discutere davvero su tutto. Inoltre lo spettatore non capisce il perché delle cose: “Ah ma perché quella ha fatto quell’elemento, lei lo poteva fare e quell’altra no?”.
Bisognerebbe cercare di trovare delle soluzioni un po’ più chiare che lascino meno spazio alle interpretazioni, andare anche un po’ più sul buon senso delle volte, senza stare lì a puntualizzare delle cose che non ha senso puntualizzare.
Sono perfettamente d’accordo! Secondo te quale potrebbe essere la soluzione a questo problema?
Ai miei tempi si diceva “Se una non fa l’allenatrice non può fare la giudice”. E questa è una cosa secondo me sbagliata, perché vuol dire che allora chi non fa tutti i giorni quel lavoro non può capire questo sport?
Io ti faccio un esempio di un giudice internazionale che fa l’avvocato di professione. È bravissimo, ha un occhio veramente clinico, infatti ha appena passato l’esame brillantemente; e non ha mai fatto l’allenatore, ed essendo uomo non ha mai neanche praticato ritmica! Quindi non è vero che non si può fare i giudici se non si allena; anzi, secondo me bisognerebbe andare proprio in quella direzione.
Inoltre, è ovvio che le regole devono farle i super esperti, però dobbiamo anche riuscire a spiegarle queste regole! Bisognerebbe cercare di renderle comprensibili sia trasformandole in modo sempre più oggettivo e universale, sia attraverso la comunicazione che si fa sul codice.
Su questo dobbiamo lavorare tantissimo secondo me: cercare veramente di dare al pubblico degli strumenti facili per comprendere un esercizio, fare comunicazione su quelle che sono le regole, cercare di spiegarle. Se io vedessi una gara di ritmica alle Olimpiadi, dove potrei prendere le informazioni per capire questo sport? Mentre se scrivo “regole basket” mi appaiono 800 link con spiegazioni più o meno difficili su cos’è il Pick and roll, se io scrivo “regole ginnastica ritmica” mi si apre un file del codice di 300 pagine.
A me piacerebbe che una persona che che vuole capire un minimo che cosa guarda, perché gli piace la ritmica, perché è bella, perché è spettacolare – cosa che effettivamente è – possa scrivere su Google “come funziona la ginnastica ritmica” e trovare qualcosa di semplice, di facile. Anche questo dovrebbe essere il nostro lavoro.
Grazie Marta per questa preziosa testimonianza, mi trovi completamente d’accordo! Qui su BlaBlaGym cerco di aiutare gli appassionati a fare un po’ di chiarezza, ma è veramente difficile, perché ogni esercizio, ogni livello, ogni gara ha le sue regole e le sue eccezioni. Continuerò a impegnarmi sempre in questo senso nella speranza che un giorno anche ai “piani alti”, magari spinti da persone brillanti e competenti come te, qualcosa possa cambiare!
Se avete altre domande, lasciatele nei commenti: Marta ci risponderà alla prossima occasione.
E se questo articolo vi ha aiutato a capire un po’ di più il complicato mondo della ginnastica ritmica, potete offrirmi un caffè per sostenere il blog e aiutarmi ad arricchirlo sempre di più! ☕️
Marta Pagnini
Marta è una ginnasta Olimpionica che ha preso parte a due edizioni dei Giochi Olimpici con la nazionale italiana: a Londra 2012, dove ha conquistato una medaglia di bronzo, e a Rio 2016, dove ha svolto il ruolo di capitana. Attualmente, ricopre il ruolo di giudice internazionale e recentemente ha partecipato alla giuria dei Campionati Africani, evento cruciale per l’assegnazione delle ultime quote olimpiche del continente.
Ciao a tutti! Stavo leggendo su un blog che in una recente intervista relativa ai cambiamenti del nuovo codice Presidente del comitato tecnico Noha Abou avrebbe fatto riferimento all’intenzione di introdurre l’uso dell’intelligenza artificiale per supportare i giudici nel loro lavoro. Se così fosse a me sembrerebbe davvero un ottimo segnale e punto di partenza! Forse quelle che al momento sembrano utopie non sono poi cosi lontane!
Sì, ne parla in questa intervista: https://www.gymnastics.sport/site/news/displaynews.php?urlNews=4384102
Ecco ..come avevo risposto a sam ..difficile in breve tempo rivedere tutto
Ciao a tutt*, io avrei una domanda. Visto che Pagnini parla di un suo collega giudice che nella vita fa l’avvocato, ma che ha superato l’esame brillantemente, mi spieghereste come si fa a diventare giudici se non si è mai praticata la disciplina e quindi non si è dentro il sistema? Giuro che non è una domanda polemica, sono davvero curiosa perché potrei anche pensare di provarci…cioè, devo fare un corso di formazione? Come funziona?
Grazie mille!
“Allora, di base, per chi guarda, non è cambiato molto”. J’ai déjà eu cette impression lors du premier concours (2024), qui a été jugé avec le nouveau code (https://sportdeutschland.tv/deutsche-turnliga/2024-rsg-dtl-finale). Il était intéressant de constater que Varfolomeev était manifestement la mieux placée pour appliquer les nouvelles règles avec de nouvelles chorégraphies (sur de la musique ancienne), et qu’elle avait également obtenu les meilleurs scores. Mais pour en venir à la Coupe d’hiver 2024 à Leverkusen – d’ailleurs, le juge international pour l’Allemagne Ariel Milanesio du TSV Leverkusen (le club que Sofia Raffaelli soutient habituellement en tant que gymnaste invitée lorsqu’elle a le temps) y était également actif . Dans mon souvenir, la Coupe restera l’une des compétitions d’horreur les plus bizarres. J’ai l’impression que des millions de filles du monde entier ont passé des milliers d’heures sur une chaîne de montage. Tout se passait en zigzag, minute par minute, avec attribution immédiate de points. A un moment donné, j’ai été prise de vertige, non seulement parce que je pensais que les jugements étaient faux, mais aussi parce que ma concentration était à bout. En tant que simple spectateur ! Et voilà que la nomenclature humaine est censée gérer et évaluer cela de manière objective et surtout équitable. Je ne peux qu’éclater de rire ! En lisant l’interview de Marta Pagnini, en particulier ses propos dans la deuxième moitié, je passe d’un moment à l’autre de hochement de tête à secousse de la tête. Merci beaucoup ! Pour la description honnête de l’état de ce système d’évaluation qui, dès le départ, devait être très immanquablement défectueux. Le nouveau code n’y changera rien, bien au contraire, si l’on en croit les déclarations critiques de Marta : le subjectif et le flou susciteront plus de questions que jamais. Imaginez un instant que la police juge les excès de vitesse des automobilistes sans utiliser de radars ! Je pense donc qu’il est urgent de réformer les aides techniques pour les juges, sans lesquelles cela ne peut tout simplement pas fonctionner. Les juges doivent apprendre à utiliser leur intelligence pour alimenter ce que l’on appelle “l’intelligence artificielle” (qui n’en est pas une), ce qui permettra peut-être de réunir enfin ce qui est nécessaire pour le bien des participants.
Salve, tutto bello ma una ginnasta agonista silver che non ha la parte artistica giudicata nella maggior parte delle gare, come puó fare? Grazie
Ciao! Io ho gareggiato in silver… in che senso come può fare?
Le gare silver sono un mondo completamente diverso dal gold e ancora di più dal livello internazionale, se non sbaglio è quasi un codice diverso pratocamente (basti vedere il fatto che abbiamo il tetto di difficoltà).
Io mi ricordo che la parte espressiva veniva contata nell’esecuzione, però ho smesso un po’ di anni fa, non so se è cambiato qualcosa.
Spero di essere stata d’aiuto!
Nel Silver (ahimè), Artistico e Esecuzione fanno parte di un unico punteggio che viene ottenuto facendo la media delle deduzioni date per A e E che vengono a loro volta mediate con la media data dall’altra collega in Esecuzione, e compare nella dicitura Esecuzione. Dico ahimè perché la tecnica non può sapere con esattezza cosa correggere dell’esercizio delle proprie allieve visto che le deduzioni artistiche non figurano come nel Gold, e noi giudici siamo costretti a focalizzarci su due aspetti contemporaneamente che poco e niente hanno a che vedere l’uno con l’altro 😁
Sono curiosa di vedere come le ginnaste più famose in circolazione (Varfolomeev, Nikolova, Raffaeli…) si adatteranno a questo codice. La mia curiosità più grande resta però Taglietti (che spero di rivedere presto in veste di atleta Italia) e Fucci, che finora mi pare abbia fatto fatica a centrarsi sulla musica
Speriamo che la differenza di valutazione nell’artistico venga mantenuta anche per le big e che non venga ‘appiattita’ come è successo in passato!
Mi chiedevo anche se chi sa girare bene sarà avvantaggiato: con meno difficoltà nell’esercizio, quelle che fai devono valere tanto, e al momento i giri sono l’unica BD che ha un valore potenzialmente senza limiti (più rotazioni fai, più punti prendi)
Grazie mille per i vostri contributi e i vostri spunti, sempre così centrati e diretti!
E, fantasticando, riterreste che semplicità e trasparenza non sarebbero maggiori se le gare venissero riprese e i giudizi fossero rivalutabili con la moviola? Grazie e buon codice nuovo a tutto il mondo ritmico!!!
in verità c’è la possibilità, solo se stabilito dalla Giuria Superiore, di rivedere un esercizio appena finito in seguito a grandi discrepanze di punteggio o dubbi delle giudici D. Capisci che però mettendo la moviola o semplicemente riguardando anche a velocità normale ogni esercizio appena finito una gara potrebbe durare più di 24 ore 😂 già le nostre gare sono molto lunghe, figurati con questa possibilità. Noi giudici siamo allenati (online ma anche con tutte le gare a cui presenziamo) a riconoscere al momento, vedendo per la prima volta, tutto ciò che dovremmo riconoscere e valutare con esattezza. Quando occhio e cervello non riescono in occasioni isolate, allora si ricorre al video (solo in alcuni tipi di gara). È più chiaro ora? 😊
Scusa, la ma risposta andava a te.
Non trovo per nulla sia una fantasia la tua proposta. I ricorsi, a onor di trasparenza, dovrebbero potersi presentare già nelle fasi nazionali dei campionati per non dire anche prima, come nella stra maggioranza degli sport anche di squadra con giuria umana che valuta.
Ringrazio Samuel del chiarimento… ma continuando a fantasticare, io sono convinta che l’uso dei video e dell’intelligenza artificiale potrebbero aiutare. Da non addetta ai lavori, a volte io ho l’impressione che proprio per la lunghezza delle gare, i giudici, che sono umani, dopo ore passate a giudicare, guardando, annotando etcc, con velocità di movimenti delle ginnaste e tutto quanto, possano facilmente incappare in errori e facilitare in qualche modo il loro lavoro e la chiarezza dei giudizi sarebbe indispensabile per far amare a un pubblico più vasto questo meraviglioso sport…
nel pattinaggio di figura è già stato introdotto da qualche anno il “giudizio in tempo reale” cioè i punteggi per gli elementi tecnici, salti, combinazioni, passi ecc i giudici cliccano in tempo reale sui propri pc il punteggio oppure la sospensione della valutazione rimandata a fine rotazione oppure per eccessiva discrepanza tra i voti dei giudici. il punteggio appare come un semaforo che progredisce fino al termine della rotazione, visualizzato sullo schermo in alto a sx per chi segue i monitor oppure sul tabellone centrale del palasport, inoltre col punteggio viene visualizzata contemporaneamente la descrizione della difficoltà e l’avanzamento in classifica rispetto il miglior risultato della prima classificata ( questa ultima evidenza mi infastidisce perché personalmente mi distrae dal presente della rotazione e in parte condiziona l’entusiasmo del pubblico che plaude all’esercizio perché confrontato pari pari, decontestualizzato dalla coreografia in svolgimento ).
infine, per i giudici non c’è revisione con moviola rallentata, questi estratti video sono solo per l’intrattenimento del pubblico.
Grazie Bea e Marta, sempre una garanzia.
Sono curiosissima di vedere come verrà sviluppato l’artistico con questo nuovo codice! Per fortuna è stato ridotto il limite delle difficoltà e i passi ritmici devono essere fatti senza DA. Penso però che i rischi valgano troppo poco…
Grazie per la spiegazione. Personalmente sono contenta di non vedere più le ginnaste rotolarsi forzatamente a terra per una decina di secondi, spesso a discapito della musica.
Questo sport è elitario e fa fatica a penetrare nel pubblico per le ragioni che dice Marta. Se ne parla da decenni, mille modifiche del codice… Eppure è ancora così!
sono d’accordo. Nonostante le numerose semplificazioni e puntualizzazioni negli anni, le regole del nostro sport rimangono ostiche (oltre che ricche di eccezioni e di spiegazioni in itinere) se non si è addetti ai lavori. ognuno può studiare il Codice essendo un documento pubblico, ma si tratta comunque di qualcosa di complesso e che richiede grandi conoscenze pregresse e sul campo.
Esatto ..ci vuole una preparazione pregressa…la moviola servirebbe con intelligenza artificiale..non con i giudici che riguardano ogni esercizio..