Chi sono le nuove ginnaste che potrebbero ritagliarsi un posto da protagoniste in questo nuovo quadriennio? Scopriamolo insieme!

Nuovo quadriennio spesso è sinonimo di nuove generazioni. Sebbene gli annunci di ritiro per ora non siano numerosi, una nuova schiera di ginnaste è pronta a emergere e rimescolare le carte delle classifiche internazionali.

C’è qualcuno che potrebbe spiccare già da subito nel panorama internazionale? Ecco le mie impressioni a riguardo!

Le junior pronte al passaggio senior

Nel 2025 diventeranno senior le ginnaste nate nel 2009, molte di loro dopo aver vissuto varie esperienze internazionali: i Mondiali Junior, che si sono svolti lo scorso anno, e i vari Campionati Continentali di quest’anno.

In Europa, occhi puntati su Amalia Lica (2009), la star rumena che è stata capace di vincere 3 ori su 3 attrezzi presentati agli ultimi Europei Junior. Insieme a lei si sono particolarmente distinte anche le israeliane Meital Sumkin (2009), che ha vinto l’oro europeo alla palla, e Alona Tal Franco (2009), argento al cerchio. Particolarmente in crescita anche la polacca Olivia Maslov (2009), che nell’ultimo anno ha registrato risultati e punteggi sempre più interessanti.

Passando all’Asia, teniamo d’occhio l’uzbeka Mishel Nesterova (2009), già bronzo mondiale al nastro, ma anche la sua connazionale Lola Djuraeva (2009). Il Kazakhistan invece aggiungerà tra le fila delle sue senior la promettente Dariya Kusherbayeva (2009). In Africa, la figlia d’arte Alia Ossama Ahmed (2009) si aggiungerà tra le contendenti egiziane, probabilmente in cerca di un posto per Los Angeles 2028.

Meital Sumkin – Foto di Fassbender

Le senior che si sono già fatte notare

Ci sono poi neo-senior che già quest’anno si sono fatte notare. Parliamo di quella che nelle ultime ore è sulla bocca di tutti: Elvira Krasnobaeva (2008). La campionessa mondiale junior alla palla e bronzo europeo senior al nastro, qualche giorno fa ha annunciato che non rappresenterà più la Bulgaria. Dalle ultime notizie, pare che si trasferirà in Russia e gareggerà per l’Armenia. Staremo a vedere come si evolverà la sua carriera sportiva!

Poi c’è Taiisia Onofriichuk (2008), la più giovane individualista in finale olimpica: vedendo la crescita fatta quest’anno, è facile chiedersi quanto ancora potrà migliorare! Anche l’altra giovanissima a Parigi, Vera Tugolukova (2008), potrebbe farsi spazio nel ranking. Non dimentichiamo Liliana Lewinska (2008), arrivata a un passo dalle Olimpiadi (e per molti ingiustamente privata della quota): sarà sicuramente ancora più motivata a raggiungere quelle di Los Angeles.

Taiisia Onofriichuk – Foto di Ukraine RG

Tra le ginnaste al secondo anno da senior, l’italiana Tara Dragas (2007), la rumena Cristina Dragan (2007) e l’israeliana Daniela Munits (2007) hanno registrato risultati e punteggi molto alti sia in World Cup che agli Europei, ed è probabile che diventeranno protagoniste nel prossimo quadriennio.

Spostandoci verso l’Asia, l’Uzbekistan può contare su Anastasia Sarantseva (2008) e Natalya Usova (2008) e il Kazakhistan su Erika Zhailauova (2007) e Milana Parfilova (2007), che hanno già fatto qualche esperienza internazionale con buoni risultati. Bisognerà inoltre vedere se l’uzbeka Evelina Atalyants (2007), dopo l’esperienza olimpica in squadra, tornerà ad essere un’individualista.

Il Brasile per i mondiali in casa potrà contare sul talento di Maria Eduarda Alexandre (2007), che ha compiuto un miglioramento incredibile quest’anno. Non dimentichiamoci poi la statunitense Rin Keys (2008), che quest’anno ha vinto il titolo individuale statunitense ed è arrivata 2^ ai Campionati Panamericani: è lei la speranza nazionale per le Olimpiadi in casa?

Rin Keys – Foto di teamphoto_sports

Le possibili nuove scoperte

Chi è che potrebbe rivelare invece qualche sorpresa? Ci sono alcune ginnaste che hanno ben figurato agli Europei: le turche Emir Hatice Gokce (2008 – in copertina) e Defne Eylul Kilic (2008) e le finlandesi Emmi Piiroinen (2007) e Anastasia Roghozina (2008) potrebbero approfittare del cambio generazionale delle altre nazioni per fare un balzo in avanti in classifica.

Dopo un ultimo anno da junior strepitoso, quest’anno Lada Pusch (2008) ha avuto un esordio senior in sordina, complice anche un infortunio; è sensato aspettarsi da lei un ulteriore miglioramento. Tra le fila delle giovani israeliane c’è la promettente Lian Rona (2008), che si è distinta da Junior e quest’anno ha vinto un bronzo AA alla Sofia Cup.

In Asia attenzione alla giapponese Reina Matsusaka (2000), bronzo ai campionati asiatici, e alla filippina Jasmine Ramilo (2008), che si allena in Italia e potrebbe farsi valere ai prossimi Campionati Continentali. 

Per l’Oceania Miyabi Akiya (2008) ha già stupito il pubblico, vincendo l’argento alla sua prima partecipazione continentale con punteggi di tutto rispetto: potrebbe puntare direttamente a Los Angeles 2028 come rappresentante del suo continente.

Anastasia Roghozina – Foto di Ulrich Fassbender

Che ne pensate di queste ginnaste? C’è qualche altro nome che aggiungereste alla lista? Fatemelo sapere nei commenti!

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Ex-ginnasta, UX/UI designer, fondatrice del blog. Orgogliosamente redhead con un sacco di lentiggini.

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Zoe
2 mesi fa

Ma per quanto riguarda la nostra squadra senior? Si sanno le convocazioni? Sono curiosa su quali tra le ginnaste che hanno partecipato ai vari allenamenti verranno convocate! Io tifo per D’Ambrogio che già quando stava a Fabriano ha dato dimostrazioni di grandi doti soprattutto per le DB.

Maya Ape
2 mesi fa
Risposta a  Zoe

Io spero in Badii invece, bravissima anche individualmente ma in squadra ha quel qualcosa in più. La Sicignano non riesco ad immaginarla in squadra, spero di vederla per ricredermi. Mi sarebbe piaciuto vedere Golfarelli nella squadretta 2021, spero rimanga in squadra senior insieme anche a Vignozzi, quella che mi è più piaciuta della scorsa squadretta. So che è impossibile ma mi piacerebbe da morire rivedere la squadretta 2021 nella squadra senior.

Minimille
1 mese fa
Risposta a  Maya Ape

Badii assolutamente, spero proprio di vederla presto tra le titolari!
Siciniano forse rende di più da individualista ma è una ginnasta talmente fantastica che penso ci possa stupire anche in squadra!!
D’Ambrogio spero sia riprovata. Mi piace molto!

Violetta
1 mese fa
Risposta a  Minimille

Anche io spero in Badii .. davvero brava sia come individualista ma soprattutto nell’insieme. Altra che mi piacerebbe vedere in prima squadra Golfarelli. Per quanto riguarda Taglietti credo che faccia già parte del team Italia e che non sia lasciata nel dimenticatoio come alcuni suppongono. Anzi. Probabilmente vincerà il campionato Gold(o Di Cataldo?)e rientrerà nel gruppo A1 ,se già non è dentro. Sinceramente la preferisco sia a Dragas che Sella.

Peonia
1 mese fa
Risposta a  Zoe

D’Ambrogio, Rocco e Pecchenini dovrebbero essere già “fuori” dall’allenamento…
Ci saranno altre convocazioni? Staremo a vedere. Se sì, speriamo secondo la meritocrazia SPORTIVA (che so, finali nazionali di Categoria Gold individuali, buoni risultati nelle squadre d’insieme).

Peonia
1 mese fa
Risposta a  Zoe

Aggiungo fuori da “questo” allenamento.
Poi chissà

Violetta
1 mese fa
Risposta a  Peonia

Sono state appena convocate per 3 giorni Rovere e Bergomi

Mirjam
1 mese fa
Risposta a  Violetta

Devo essere sincera: a me pare veramente incredibile (nel senso letterale di non credibile) che dopo 4 mesi e 15 ginnaste provate, stiano ancora aggiungendo ginnaste nel calderone delle “forse, chissà”. A giugno ne avevano provate 5/6, dopo le Olimpiadi era stato dichiarato che la squadra fosse già praticamente definita, poi a settembre è iniziata la giostra: 15 ginnaste, poi 10, poi le titolari sì ma forse si ritirano, poi qualcuna viene mandata a casa, poi rientra, adesso ancora due ginnaste nuove… Ma cosa si sta facendo, esattamente?
Considerati gli ingressi in Aeronautica degli ultimi mesi, immagino che buona parte della nuova squadra sia già definita, salvo magari 1 o 2 ingressi nuovi, a seconda di quante delle attuali titolari effettivamente si ritirano. Quindi stiamo davvero facendo mesi di “provini” per delle riserve che, se si continua con la tradizione degli ultimi anni, si vedranno sì e no a qualche allenamento a porte aperte e poi spariranno senza aver fatto neanche una gara? Mi sembra una situazione davvero inspiegabile e, se devo essere sincera, anche un po’ ridicola.

Mr Magoo
1 mese fa
Risposta a  Mirjam

Mirjam, mi sorprendo di te? Ma davvero, tu sempre così preparata, non hai visto la circolare?
Si parte dalle audition, poi i bootcamp, poi i live fino alla Gran Finale di Desio….

Maya Ape
1 mese fa
Risposta a  Mr Magoo

Io penso che non abbiano le idee chiare perchè effettivamente non ci sono allenamenti di squadra, è difficile capire chi è brava e chi no, ben vengano le tante prove, anche per le ginnaste che nel mondo individuale sono già state messe da parte e quindi posso sperare di entrare in squadra. Anche il solo essere prese in considerazione per un “provino” è uno stimolo in più.

Beatricebee
1 mese fa
Risposta a  Maya Ape

Però dai, è ottobre inoltrato, dovranno ben iniziare a lavorare per il prossimo quadriennio, o no? Anche a me sembra tutto un po’ bizzarro.

Mjriam, posso chiederti se ci ricordi chi è entrato in Aeronautica? Grazie

Violetta
1 mese fa
Risposta a  Beatricebee

Io ricordo Segatori dallo scorso anno ,Ottaviani e Naclerio da poco.

Beatricebee
1 mese fa
Risposta a  Violetta

Grazie mille!

Roberta
2 mesi fa

Io spero che ci sarà spazio per Alice Taglietti. Pensate che sia possibile che Tara Dragas, laddove non venisse scelta per puntare alle Olimpiadi, possa cambiare nazionalità e gareggiare per la Slovenia? Me lo sono sempre chiesta. Fermo restando che al momento è una punta della Nazionale.

bakis42
2 mesi fa
Risposta a  Roberta

Chissà… Tra pochi giorni, Tara parteciperà alla ”1a Bundesliga” tedesca e il club ospitante (TSV Bayer 04 Leverkusen) potrebbe prendere in considerazione l’idea di farle un’offerta discreta. 😉

gtyy20
2 mesi fa
Risposta a  Roberta

C’è una regola specifica o una classifica che devi vincere ai campionati gold per entrare nella ROG (squadra nazionale), perché vedo che alcuni devono lavorare sodo e vincere le prime posizioni nelle competizioni nazionali, mentre altri vengono semplicemente scelti e rimangono anche se non hanno dato il massimo in più competizioni. Spero anche di vedere Alice di più nelle competizioni, sia nazionali che internazionali. Sono anche emozionato di vedere la rivincita Tara contro Viola che si terrà quest’anno, penso che anche Galli, Fedele e Fucci possano fare bene e ovviamente anche Sofia (e se Milena e Alexandra rimangono 🤞🏻)

Violetta
2 mesi fa
Risposta a  gtyy20

Fedele? è da un po’ che non si vede..credo abbia dei problemi fisici, altrimenti non si spiega..se ne sapete di più…

Peonia
2 mesi fa
Risposta a  Roberta

Tara, concordo, è assolutamente una punta! Vista al torneo di Udine – a parte la capacità e la tenuta di gara per ben due all around, prima con il vecchio codice, poi con quello nuovo – ma se già era in crescita prima, col nuovo codice che punta molto sull’artistico, si resta a bocca aperta. Il nuovo cerchio è un vero spettacolo per gli occhi, quindi sì, io la vedo sulla strada per le future Olimpiadi. Altra ginnasta meritevole di cui non ho ancora visto gli esercizi nuovi è Viola Sella.
Alice per carità, la sua palla per me resta poesia e storia, ma forse non ha tutti e quattro gli attrezzi all’altezza (a meno che non sia cambiato qualcosa). I Nazionali comunque sono vicini.

tammy08
2 mesi fa
Risposta a  Peonia

La palla di Alice Taglietti adattata al nuovo codice 😍
https://www.youtube.com/watch?v=xcG5gsfioQI

Maya Ape
2 mesi fa
Risposta a  tammy08

Fedele non ha partecipato agli assoluti per un infortunio ma l’ho vista nei gruppi A, per cui credo si sia ripresa

nina93
1 mese fa
Risposta a  Maya Ape

Alice Teglietti…meravigliosa!
Spero tanto di vederla competere in più occasioni… una ginnasta del genere non può essere ignorata.

ppale02
1 mese fa
Risposta a  nina93

Novità su Maffeis, Dellafelice e Torretti? Non li vediamo da un po’, sappiamo se si stanno ancora allenando o hanno deciso di…

Mirjam
1 mese fa
Risposta a  ppale02

Da quel che ho visto sui social, mi pare che Maffeis e Dellafelice si stiano allenando, mentre Torretti al momento sembra più concentrata sull’allenare (è anche inclusa nella circolare del centro tecnico di Fabriano tra le allenatrici).

Mr Magoo
2 mesi fa

Colgo al volo l’occasione per un intervento, a metà fra il disperato e disperante, leggendo peraltro che Beatrice – come scriveva – ha in serbo due articoli sui campionati nazionali gold di allieve, junior e senior.
Scrivo nell’interesse – parafrasando il titolo di questo articolo – delle ginnaste che NON potranno stupirci nel prossimo quadriennio.
Intendo, vengo al punto, tutte quelle bravissime agoniste che, ostaggi e vittime di un regolamento ottuso ad ogni richiesta di cambiamento (quanto ne ho scritto in passato!) rischiano di rimanere fuori immeritatamente dalla vetrina nazionale.
Chi ha avuto la pazienza di leggermi sul vecchio blog e su Blablagym confido che farà lo stesso oggi insieme ai nuovi amici di questo blog.
Ebbene, si sono svolte le gare regionali gold in tutta Italia qualificanti per le zone tecniche dell’interregionale.
Scorro le classifiche e ancora una volta, per l’ennesimo anno, assisto all’assurdità di regioni dove ginnaste di assoluto livello si sono scannate per il pass interregionale, con tante escluse di ottimo valore ed altre regioni che hanno faticato a riempire un podio per il numero esiguo di partecipanti che, di fatto, alla fase interregionale, accedono di diritto per il solo fatto di aver partecipato.
Nel fine settimana 18-20 ottobre, accadrà, stante l’attuale regolamento che fa accedere al nazionale una manciata di ginnaste (5 o 6, correggetemi) che in una zona come quella di Lombardia, Piemonte e Liguria – ad esempio, esempio che mi è vicino – parteciperanno almeno una dozzina di ginnaste che sono già protagoniste in serie A o B e la cui metà rimarrà a guardare la finale nazionale, mentre in altre zone tecniche (quelle delle regioni “poco popolate” di cui sopra) altre colleghe, ancora quasi di diritto accederanno alle finali di Campobasso.
Per inciso – e questo è un altro bug che inutilmente ho denunziato in passato – in compagnia di tante ammissioni di ufficio – quante quest’anno? – che con le regole dello sport e della concorrenza ad armi pari quale dovrebbe essere nello sport poco o nulla hanno a che fare.
Ma quando, finalmente, si metterà mano alle regole e si adotteranno dei criteri che bilancino le diseguaglianze attuali?

Peonia
2 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

Concorde su ogni punto e qui mi aggancio anche a gtyy20: anche a me piacerebbe conoscere l’iter per diventare una ginnasta R.O.G.
Altra questione, le convocazioni… Talvolta anche a fronte di risultati non eccellenti ti trovi a provare in squadra (discorso valido non per tutte ovviamente).
Stessa cosa per le convocazioni nei gruppi, bene se ci entri da giovane, poi in molteplici casi continui il tuo cammino ad essere riconociuta come facente parte dei “gruppi”, ben diverso dall’essere la qualunque ginnasta (pur meritevole).
Poi ci sono le ammissioni d’ufficio o in soprannumero al Nazionale Gold. Perchè?
Se si è davvero così brave, nessun timore a poterlo dimostrare in pedana e a passare per merito. Questo è lo SPORT.
Tanta “bellezza” la Ritmica ma diversi punti a sfavore riguardo la pura meritocrazia sportiva.

Mr Magoo
2 mesi fa
Risposta a  Peonia

Settimana scorsa, con Mattia, confrontandoci su un altro articolo, si era discusso dell’annosa questione dell’incomprensibilità di certi punteggi. Mi ero, in sostanza, permesso di rispondere a Mattia che non credevo a una pianificazione a favore delle une o delle altre ginnaste o società, ma che quello del giudizio della giuria (magari anche soggettivo, diciamo “a simpatia”) fosse un “male necessario” per le caratteristiche della disciplina sportiva.
Confermo quella mia opinione.
Ma mi chiedo, ancora una volta, come mai la nostra Federazione, se è “scusata” nel non poter modificare criteri e modalità con cui le ginnaste sono giudicate, almeno non faccia tutto quanto possibile perchè tutte queste ragazze almeno competano AD ARMI PARI dal punto di vista dei regolamenti che disciplinano le gare.
Ho visto sul sito FGI che per l’anno agonistico 2025 manchi la fase delle zone tecniche interregionali. Ho avuto conferma da qualche amica più esperta di me che quindi l’anno prossimo dal campionato regionale si passerà direttamente a quello nazionale.
Bene, anche se comunque troppo tardi e, purtroppo, anche se così i problemi comunque persistono nei criteri di ammissione a livello regionale.
Se infatti l’anno prossimo, come successo anche quest’anno ed in passato la situazione rimarrà immutata continuerà il fenomeno ridicolo, anzi vergognoso, che in molte regioni competa (guardate le classifiche) UNA sola ginnasta che accede direttamente al nazionale mentre in alcune altre – come già scrivevo – la lotta è affollata e numerosa e spesso condanna ginnaste validissime ma semplicemente in una giornata “no”.
E che dire dell’ipotesi ancora più buffa che se in gara siano in due o tre, la prima passi e l’altra o le altre abbiano il paracadute dell’odiosa “ammissione di ufficio” per non si sa bene quale celestiale decisione dall’alto.
Ed infine – non mi stancherò mai di sottolinearlo – perchè non si fa nulla per impedire o quantomeno ostacolare, vincolandolo ad anni di permanenza in quella regione o motivi di studio e/o lavoro, quel malcostume per cui una ginnasta notoriamente di una regione, come una rondine migri in un altra dove per numero o valore delle contendenti l’accesso alla fase finale è ben più agevole, per non dire automatico.
La distorsione delle regole, lo sappiamo tutti, è uno dei motivi – non il solo certo – per cui tante ginnaste GOLD disertano il categoria e dirottano sulla specialità dove certe anomalie non ci sono e, anche se si ritrovano in gran numero rispetto alle proprie colleghe del categoria, almeno possono confidare che, se lo meriteranno raggiungeranno gli obbiettivi.

Amanti della ritmica
2 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

Eccoci Mr. Magoo, siamo Mattia and company, abbiamo la fortuna di aver maturato e condiviso, chi più chi meno, esperienze nella ritmica che ci hanno portato ad avere una visione comune di questo affascinante mondo sportivo.
Nell’articolo del 12 settembre a cui ti riferisci abbiamo avuto un interessante scambio di opinioni che ha coinvolto anche Peonia che ringraziamo per aver espresso la propria posizione, ci permettiamo solo di specificare a Peonia che, forse erroneamente, abbiamo fatto passare il messaggio di ridurre un’ intera esibizione ad una perdita, escludendo tutto ciò che gravita intorno ad un esercizio tra difficoltà, maestrie, rischi o semplicemente interpretazione personale.
In quella specifica situazione purtroppo le “sensazioni” di qualcosa di “sbagliato” si sono percepite in maniera evidente, anche e non solo dalle perdite. Difficilmente se la ginnasta A e la ginnasta B si equivalgono a livello di completezza d’esercizio, prenderebbero lo stesso punteggio, non diciamo con una, ma con due o più perdite.
Mr. Magoo permettici però di avere un opinione in parte discordante, non certo sulla tua accorata richiesta che le ginnaste competano “AD ARMI PARI”, ma sull’ostacolare la “migrazione” che a nostro modesto parere può arricchire dal punto di vista personale sia la società che la ginnasta. Se una ginnasta gareggia per una determinata società di un’altra regione solitamente è stata notata e voluta per le sue capacità per far parte della rosa in un eventuale campionato, magari anche di serie A o B e, a meno che non sia un prestito, sarà iscritta e a tutti gli effetti gareggierà per quella regione.
La distorsione sta nei criteri di ammissione al nazionale che come giustamente fai notare dovrebbero tener conto anche di queste dinamiche. Per quanto riguarda la specialità, “purtroppo” ci vedi d’accordo, diciamo purtroppo perché in categoria secondo noi rientra quella “percezione” di dinamiche politiche di cui abbiamo discusso precedentemente che ci auguriamo siano solo percezioni.

Mr Magoo
2 mesi fa

Vedi, Mattia (& Company:-)), sul fatto che la “migrazione” arricchisca la ginnasta e la società extraregione di appartenenza mi trovi assolutamente d’accordo.
Ma vanno in un’altra regione per avere un cammino più agevole nelle gare individuali o per partecipare al campionato di squadra cui è iscritta la società?
Perchè qui sta il punto della questione e, come giustamente ricordavi tu, il vizio del sistema sta nei criteri di ammissione al nazionale.
Ti sottopongo una domanda maliziosa.
Se le regole cambiassero, impedendo che in una regione concorrano solo un paio di ginnaste, chessò, perche, verificato un numero minimo di iscritte, si accorpino piu regioni in una sorta di “super regione” così da garantire un numero adeguato di contendenti ed un’effettiva gara di qualificazione, secondo te quelle ginnaste che oggi, all’improvviso, si spostano da una parte all’altra dell’Italia, questa scelta la farebbero ancora? Beninteso, potendo continuare legittimamente a fare il campionato di squadra con la società della regione “ospitante”?

Mr Magoo
2 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

E – dimenticavo, scusami -, Mattia, dal punto di vista della società “ospitante, non pensi che spesso il suo “arricchimento” nel tesserare una, due, tre ginnaste o l’intera squadra proveniente da altre società (di fatto autentici prestiti camuffati) non un solo anno ma, ogni singolo anno, sia un comportamento furbetto e ingiusto nei confronti di tante società virtuose che storicamente schierano in campionato ginnaste cresciute nel proprio vivaio?

Amanti della ritmica
2 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

Annoso dilemma, potremmo probabilmente disquisire a lungo, farti gli esempi che mi circondano, ma il dubbio sul corretto comportamento della singola ginnasta difficilmente te lo toglierei, non sarei però così ottimista sul fatto che tutte le ginnaste, che sappiamo essere adolescenti o poco più, siano nella condizione di poter imporre il proprio desiderio, anche solo per rispetto, timidezza o semplicemente per una questione di comodo.
Probabilmente hai ragione nell’affermare che ci siano comportamenti equivocabili di alcune società, il problema però non credo sia nell’ampliare l’area nella quale le nostre fanciulle possano competere, anzi può essere un arricchimento per tutto il movimento, bensì creare le condizioni di competizioni più leali e equilibrate possibili. Pensiamo ad esempio a ginnaste di grandi società altrimenti costrette “in panchina” ma ugualmente competitive, dover rinunciare a campionati di squadra più importanti perché coperte da ginnaste più blasonate o semplicemente più in forma in quel momento. Certo poi esistono le casistiche di opportunismo che fai presente, forse se ci focalizzassimo sullo sviluppo dell’intero movimento ci accorgeremmo che non dovremmo arrivare a buttare il bambino con l’acqua sporca, sarebbe utile che chi ne ha facoltà si muovesse nel garantire i sani principi di correttezza di questo sport. Forse una soluzione può ricercarsi nell’aumentare la quantità di prestiti consentiti ma probabilmente si direbbe che non è giusto avere troppe ginnaste che non facciano parte del vivaio, facendo finta di non vedere che in ogni caso “il migramento” della ginnasta avviene ugualmente favorendo dinamiche di tesseramento che distorgono la realtà. Anche l’idea di una “super regione” una sorta di zona tecnica anticipata si potrebbe studiare, temo però che lo status quo faccia comodo a più persone e che le dinamiche che circondano il mondo della ritmica siano molteplici e probabilmente se avvertissimo una leale competitività non saremmo qui a chiederci se sia giusto gareggiare in questa o quella regione.
Se poi ci vogliamo concentrare sulle ammissioni d’ufficio sfondi un portone spalancato! Non vorrei essere petulante sul nostro pensiero, mi limito a ribadire che troviamo quanto meno anomalo che la decisione di merito, non tanto di chi ha le caratteristiche per essere ammessa, ma del processo che ha portato per averle, sia di fatto concentrata su una cerchia strettissima di persone da anni, per di più con conflitti di interesse.

Any
2 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

Condivido in pieno e mi domando: ma perché non si creano criteri più equi che tengano conto del diverso numero di ginnaste tra una regione e l’altra?
E criteri di ammissione al nazionale che siano uguali x tutti e non diversi tra allieve da un lato e junior e senior dall’altro?
Idem per ammissione ai vari gruppi: fissare regole precise e meritocratiche renderebbe il sistema più credibile e apprezzabile.
Se poi dall’anno prossimo non ci saranno più interregionali le differenze tra le varie regioni saranno ancora più forti e ingiuste. Non credi?

Valentina
2 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

Potrebbe essere che la sparizione delle ZT per il prossimo anno vada proprio in questa direzione? Se l’accesso alla fase nazionale mantenesse lo stesso criterio (80% di ginnaste partecipanti alle regionali) e la nazionale fosse divisa in due fasi – una con gli stessi criteri delle ZT (qualifica con due attrezzi + 50% finale con terzo attrezzo) e da questa selezione si accedesse a una “finalissima” AA si risolverebbe forse sia il tema dell’equità di accesso per le regioni più popolate sia l’uniformità di valutazione sulla seconda ”scrematura” (quella che fino ad ora avviene in ZT) in cui tutte le ginnaste verrebbero valutate dalla stessa giuria. Che ne pensate?

Valentina
2 mesi fa
Risposta a  Valentina

Rileggendomi mi rendo conto che questa ipotesi non sta in piedi numericamente – quindi probabilmente le percentuali andrebbero ritoccate a stringere o le nazionali durerebbero una settimana 😅 però di base il concetto potrebbe funzionare?

bakis42
2 mesi fa

Ci sono state alcune sorprese ai Campionati nazionali giovanili tedeschi di maggio: nella fascia di età dei 14 anni, tre ragazze hanno vinto con risultati significativamente migliori di alcune delle migliori (e già affermate a livello internazionale) quindicenni. Victoria Antonia Magel (anno 2022, già parte del TSV Schmiden all’età di 12 anni e vincitrice della 1ª Bundesliga), Alisa Datsenko e Anastasia Tutas sembrano essere sulla buona strada per competere con le “eredi Varfolomeev” attualmente affermate.

bakis42
2 mesi fa
Risposta a  bakis42

Edit ( ̶a̶n̶n̶o̶ | 2022, già parte del TSV Schmiden a 12 anni e vincitore della 1ª Bundesliga)

Theleanansidhe_Chiar
2 mesi fa
Risposta a  bakis42

Dicci di più! Che cosa ne pensi di queste ginnaste? Ci sono altre ginnaste promettenti? Il vivaio è in crescita?

bakis42
2 mesi fa

Sì, anche gli osservatori di lunga data si stanno sfregando gli occhi per l’incredulità di fronte a tanti nomi e club che nessuno aveva seriamente messo nel proprio radar. Ho appena iniziato a fare ricerche sui curriculum di questi giovani talenti. Se si confrontano i risultati a livello internazionale, ci sono grandi speranze che la rinascita della RSG possa durare grazie a queste ragazze ancora giovani ma già molto motivate. Varvolomeev ha scatenato un’ondata nel 2023 che non sembra essersi più fermata (soprattutto dopo la sua vittoria olimpica).

Quando nel 2022 la squadra di Varvolomeev e Raskina portò a casa le prime medaglie internazionali dopo decenni di sonno profondo, le cose andarono di bene in meglio. Questo significa: TSV Schmiden che si fa carico di tutte le misure di competenza (con il coinvolgimento di altri club), gestione di workshop (Darja e Margarita insegnano da sole da un anno, principalmente a gruppi di bambini; Marga sta attualmente ottenendo la licenza di allenatore B, Darja probabilmente completerà la relativa formazione dopo la stagione 2025), nonché lavoro di pubbliche relazioni, attrazione di finanziamenti statali, vincita di premi di sponsorizzazione nazionali e internazionali (europei), ecc. Resta da vedere dove porterà tutto ciò, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti negativi da temere a causa dell’inevitabile sovraccarico fisico (tuttavia, non si parla più di misure coercitive come in passato).

bakis42
2 mesi fa
Risposta a  bakis42

(“tuttavia, non si parla più di misure coercitive come in passato”: Mi riferisco allo scandalo dell’addestramento autoritario e ottuso, della pressione, della diffusione della paura, della somministrazione illegale di farmaci, ecc. da parte degli ex formatori del “blocco orientale” nel periodo precedente a quello in cui Raskina è diventata formatrice)

Alessandra
2 mesi fa

Buongiorno, sarei curiosa di sentire opinioni sulle nuove ginnaste italiane. Ai campionati nazionali Emma Carleschi della Polimnia Ritmica Romana, nonostante la sua giovane età (12 anni l’anno scorso) ha gareggiato con le senior.
Che ne pensate? Ne sentiremo parlare in futuro?

tammy08
2 mesi fa
Risposta a  Alessandra

Vorrei anche saperne di più sui ginnasti italiani più giovani (2010-2011) che potrebbero essere potenziali candidati per i mondiali juniores. Ogni anno la federazione seleziona un nuovo gruppo di ginnasti, poi dopo il loro ultimo anno da juniores passano un po’ inosservati o oscurati dai nostri più noti seniores, quindi vorrei conoscerli meglio prima. Forse i campionati d’oro sarebbero il posto migliore per noi per imparare, ma sfortunatamente vediamo solo i punteggi a meno che non siamo lì dal vivo.

tammy08
2 mesi fa
Risposta a  Beatrice Vivaldi

Molto emozionato di leggerli, grazie Beatrice per il tuo duro lavoro 🙏🏻

Minimille
2 mesi fa
Risposta a  Alessandra

Mi piace molto di più la Godioz o la Ricci del 2011

cary67
2 mesi fa
Risposta a  Minimille

Vero! bellissime ginnaste, e aggiungerei anche Marletta!

Violetta
2 mesi fa

Buongiorno,della squadra senior si sa niente?chi è stato confermato e prosegue l’allenamento fino al 31 ?grazie

KSVespeRG
2 mesi fa
Risposta a  Beatrice Vivaldi

Infatti, io sono giorni che prego che ci ripensi… Ho un debole per Rachel, sapere del suo ritiro mi ha devastato. Anche come individualista, basta che torna… Che poi, relativamente a ciò, mi è sorto un pensiero: Minevska, giovanissima, 19 anni, era una promettente individualista prima di essere presa e messa nel gruppo GIUSTO per il SOLO anno olimpico (per me Jhenina ha subito un’ingiustizia assurda, ma lasciamo stare, è un altro discorso). Ora, posso totalmente comprendere lasciare il gruppo, ma (date anche le tristi circostanze che riguardano Krasnobaeva) perché ritirarsi invece di tornare individualista? Avrà le sue ragioni ovviamente, ma accidenti se questa cosa non mi sta facendo arrovellare il cervello da quando era un solo rumor che fosse una delle quattro ad aver lasciato… Secondo me, può dare ancora tanto alla Ritmica bulgara, soprattutto considerato che ai piani alti ora di spazio ce n’è eccome. Boh, spero si sappia qualcosina in più, i ritiri si portano sempre via pezzi della mia anima 😢

Costanza
2 mesi fa
Risposta a  Beatrice Vivaldi

Spero di non sbagliare, ma Anna gareggiava per la Francia già da junior ed aveva fatto lo switch per la Georgia poco dopo il ritiro di Pazhava? È nata a Strasburgo e, credo, vive lì per gran parte dell’anno.

emila sirakova
2 mesi fa

Allora, da bulgara vi riporto ciò che ho sentito in un’intervista odierna alla radio ad Elvira e ciò di cui tutti commentano. In Bulgaria ovviamente sono tutti molto delusi e arrabbiati e si parla molto del caso.
Elvira andrà a vivere in Russia con la famiglia, perché hanno un problema in famiglia, il patrigno (che assieme alla madre partecipa in modo rumorose in tutti i fan club online) sostiene che il fratellino piccolo di Elvira sia autistico e abbia bisogno di cure, che in Bulgaria non può avere (non è assolutamente vero che non le possa avere, ma vabbè…). Elvira nelle stesse chat aveva commentato ieri che non ci fossero problemi di salute, quindi chissà quale sia la verità.
Da settimana prossima dovrebbe reiniziare gli allenamenti, anche se non ha voluto dire in quale paese, e sa già chi sarà la sua allenatrice, ma non ha voluto rivelarne nemmeno il nome. Non sa quale sarà il suo club armeno, non è mai stata in Armenia in vita sua, si allenerà in Russia, ma gareggerà per l’Armenia. Ha poi affermato che non si è mai posta il dubbio se gareggiare per la Russia finora (ah, ma davvero?).
Sua madre quest’estate in varie chat e in vari gruppi si è lamentata della federazione bulgara, di Stiliana, di Boryana, ecc, le ha offese in vari modi, e ha lasciato allusioni circa il fatto che stavano valutando offerte per far gareggiare la figlia in un altro paese. Cosa che poi sta accadendo ora. In una chat con una fan qualche anno fa aveva definito “tutte le ragazze bulgare della nazionale grasse come maiali, e che non si poteva fare ginnastica ritmica così”.
Probabilmente avrà organizzato la futura vita sportiva di Elvira in Armenia per sfuggire alle sanzioni contro Russia e Bielorussia e poter far gareggiare la figlia in giro, sapendo che Elvira nella nazionale russa non poteva trovare spazio. Probabilmente ha voluto rtrovare un paese in cui potesse diventare la primadonna all’istante.
La federazione bulgara si riunirà il 7 ottobre per decidere eventualmente ulteriori sanzioni e, probabilmente, se imporle uno stop di un anno dalle gare internazionali. La presidente Raeva è molto delusa e aveva pensato di lasciarla semplicemente andare, ma lo staff tecnico e le allenatrici si sono decisamente opposte e vogliono difendere lo status della federazione.

Detto ciò, io ho sempre apprezzato Elvira, ma ho sempre sentito grande fastidio per le esternazioni e i commenti dei suoi genitori invadenti e penso che aldilà dell’età dell’atleta, che a 16 anni dovrebbe poter decidere autonomamente di se, se si tiene ad una nazionale e ad una federazione che fa di tutto per te, ci si può organizzare. Stiliana ad esempio, ha lasciato la sua famiglia al Cairo ed è venuta a vivere da sola in Bulgaria a 13 anni, per far parte della nazionale. Elvira a 16 anni avrebbe potuto tranquillamente fare lo stesso.
Inoltre, ammesso che un’atleta ha diritto a scegliere il meglio per se, è stato brutto il modo in cui si è svolto tutto, perché Elvira ha organizzato il cambio nazionalità dopo le olimpiadi e fino a qualche giorno fa è andata ad allenarsi come nulla fosse, comunicando la sua decisione da un giorno all’altro. Un’atleta dovrebbe avere, per me, altri valori e solidità di carattere…

Mr Magoo
2 mesi fa
Risposta a  emila sirakova

Francamente tutta la vicenda Krasnobaeva mi fa solo tanta tristezza.
Giustamente, Emila, hai sottolineato più volte che si tratta di una ragazzina di 16 anni e, al netto del fatto che sia lei l’atleta coinvolta, sinceramente sospenderei il giudizio su una minorenne, evidentemente in balia dei propri genitori che – per quanto scrivevi – sono dei bei personaggini.
Ciò che invece mi fa più riflettere è questo abituale e diffuso “mercato delle nazionalità” che nella ritmica sembra fatto normale tanto che – per quanto ne so – nessuna nazione ha sollevato la questione davanti al CIO che, dal canto suo, non sembra interessato alla questione.
Ora, un pochettino di leggi e diritto sportivo lo mastico e quindi mi chiedo come sia possibile quello a cui assistiamo.
Non è mica tanto legale nascere russa, diventare bulgara, poi d’incanto armena (ma vivendo in russia) e chissà cosa domani: tedesca, portoricana, messicana?
Aldilà delle differenze da Stato a Stato l’acquisto della cittadinanza è regolato da alcuni criteri di connessione con quella nazione: per fare degli esempi avere ascendenti provenienti da quella nazione, avere contratto matrimonio con cittadino di quel paese, avere vissuto un periodo di anni sufficiente a ritenere quella persona ormai radicata in quello Stato o, più semplicemente, esserci nata seppur da genitori di nazionalità differente.
Non si può essere armeno dal punto di vista sportivo soltanto.
Ma che senso ha? E come può essere consentito senza che nessuno alzi un dito?
Se ci fossero controlli più rigorosi – e molta meno compiacenza, ad ogni livello – un caso come quello di cui stiamo discutendo non potrebbe neppure nascere.

Silvia
2 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

A me mette molta tristezza il fatto che a rimetterci di più per l’atteggiamento irrispettoso e prepotente dei genitori sia Krasnobaeva. Secondo me questi ulteriori stress, inutili peraltro, che si aggiungono a quelli già presenti nella vita sportiva dell’atleta, potrebbero anche farle peggiorare le performance.
Quanto ai commenti negativi verso le due olimpiche, la trovo una cosa assurda. Alla fine non è che Kaleyn e Nikolova fossero impreparate (poi le cose per Nikolova si sono messe male purtroppo), Nikolova era addirittura tra le favorite per il titolo! Capisco se le avessero scelte comunque dopo una brutta stagione, ma visto che i numeri c’erano, si erano qualificate e tutto, non vedo proprio le basi per un confronto!
Mi spiace veramente per Krasnobaeva, che non mi sento di giudicare perché è troppo giovane.
Vedremo.

Theleanansidhe_Chiar
2 mesi fa
Risposta a  Silvia

Non per fare l’uccellaccio del malaugurio, ma non vedo un lieto fine in questa storia. Peccato, una delle più belle ginnaste degli ultimi tempi

Beatricebee
2 mesi fa

Concordo con chi non vede lieto fine e anche con chi non se la sente di incolpare una sedicenne. Ci sono sensibilità diverse, forse in Paesi diversi (mi riferisco al commento di Emila , che per il resto condivido): per me è difficile pensare che a 16 anni un’adolescente possa “decidere per sé”, non è un’adulta e i suoi genitori stanno giocando un ruolo fondamentale, probabilmente rovinandola. La mia domanda è soprattutto: perché?! Perché non ha partecipato a un’olimpiade da neo-senior, dopo aver mostrato enormi doti, ma anche poca costanza, e dopo aver visto i risultati quanto meno di Kaleyn (e Nikolova è andata a Parigi da campionessa europea in carica, di che stiamo parlando), e quelli ovviamente altalenanti di altre neosenior spedite a Parigi?! E con Kaleyn praticamente a un passo dal ritiro, il suo posto nell’Olimpo era pronto…davvero, non ho parole.

JWRGFAN
2 mesi fa
Risposta a  Beatricebee

C’è un’espressione che dice “non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca”. Tuttavia, sembra che chiunque gestisca la carriera di Krasnobaeva pensi di POTER avere la botte piena e la moglie ubriaca. Non ho problemi con i cambiamenti di cittadinanza nello sport, soprattutto se un’atleta ha radici ancestrali nel paese in cui si trasferisce. Tuttavia; lasciare un paese con un allenamento di alta qualità che ha nutrito la tua carriera, per approfittare apertamente di un allenamento di alta qualità in un paese vietato dalla FIG, mentre rappresenti ulteriormente un terzo paese in cui non sei mai stato o in cui non hai antenati, sembra sfacciato. Lascia un’impressione negativa nel complesso. È una triste storia per Krasnobaeva, la BRGF e per l’intero sport. Non vedo come sia giusto che le ginnaste possano ancora competere con la FIG quando stanno apertamente e pubblicamente approfittando dell’allenamento in Russia mentre c’è un divieto FIG. È un doppio standard.

tammy08
1 mese fa
Risposta a  JWRGFAN

Elvira è attualmente iscritta alla UAE Victory Cup sotto la federazione di ginnastica armena con Natalia Rotenberg
https://gm-events.com/event/AA3A20DC4/

Emila
1 mese fa
Risposta a  tammy08

L’unico problema (per Elvira), è il fatto che la federazione di ginnastica armena guidata da Natalia Rotenberg NON è la federazione armena ufficiale ed è una federazione non riconosciuta dalla FIG. Quindi Elvira non potrebbe gareggiare alle gare FIG. Chissà come si evolverà la situazione…

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