Sei il genitore di una ginnasta e hai un sacco di domande su come funziona questa disciplina? Ecco qui qualche risposta per te!

Ci siamo: tua figlia ha iniziato ginnastica ritmica. Oppure la pratica già da un pezzo, ma le cose iniziano a farsi “serie”.

Vuoi capirci qualcosa tra costumi brillantinati, punteggi bizzarri e attrezzi volanti? Ecco qui una piccola guida per iniziare a capire la ritmica!

Ritmica e artistica sono la stessa cosa?

Partiamo dalle basi: no, ritmica e artistica non sono la stessa cosa. Sono più o meno come il nuoto sincronizzato e i tuffi: entrambi si fanno in acqua, entrambi hanno una giuria, ma le cose che si fanno e il modo in cui vengono giudicate sono diversi!

La ginnastica ritmica è uno sport esclusivamente femminile (almeno in via ufficiale) ed è simile a una “danza” con l’aggiunta di piccoli attrezzi, cioè fune, cerchio, palla, clavette o nastro. È uno sport molto artistico e basato sulla musica, in cui il lato interpretativo è importante tanto quanto la tecnica. La ritmica si può praticare sia in forma individuale che in squadra, con 5 ginnaste che eseguono l’esercizio insieme, in contemporanea.

La ginnastica artistica, invece, esiste sia maschile che femminile, ma si pratica solo in forma individuale e con i grandi attrezzi, come trave, parallele o anelli. Quindi, anche se entrambe fanno parte della stessa grande famiglia della ginnastica, ritmica e artistica sono come due cugini con personalità diverse!

Ma ricorda, gli appassionati di entrambe queste discipline sono molto sensibili alla differenza. Non confondere mai una con l’altra, altrimenti potresti finire sotto una pioggia di clavette o paracalli!

Quali sono le parole da non confondere assolutamente?

Partiamo dagli attrezzi: i termini corretti sono fune (e non corda per saltare), cerchio (non hula hoop o cerchietto), palla (non sfera o pallone), clavette (non birilli o clave) e nastro (non nastrino o fiocco).

Per quanto riguarda lo spazio di gara, la ginnasta entra in pedana, non sul tappeto, e di certo non in campo. I verbi corretti da utilizzare per una ginnasta sono gareggiare o esibirsi, non giocare o ballare.

La ginnasta esegue un esercizio o routine, non una esibizione, una coreografia o un balletto. Indossa un body o costume, non un tutù. Quando ha anche le gambe coperte, si chiama accademico. Ai piedi, invece, ha delle mezzepunte: non è una scarpa a metà prezzo, ma una calzatura che copre solo la parte anteriore del piede. E no, non è di gesso, ma di morbido tessuto o ecopelle.

I giudici danno un voto ai body?

No, i giudici non danno una valutazione sui body*. Tuttavia, nella ritmica viene valutata anche la parte interpretativa: una musica coinvolgente con un body a tema, quindi, possono aiutare a rendere ancora più convincente la prestazione.

Ecco perché nella ginnastica ritmica, rispetto agli altri sport, non si indossano divise create con l’unico scopo di essere più funzionali possibile. L’unico requisito per un body è quello di essere attillato, per consentire ai giudici di valutare la corretta posizione di ogni parte del corpo.

I body fanno parte dell’esercizio stesso e, anche se non hanno una voce di giudizio dedicata, contribuiscono a migliorare l’impressione generale della prestazione.

* Precisazione: non viene assegnato un punteggio al body, tuttavia si possono ricevere delle penalità se il body non è conforme al regolamento previsto per la categoria e livello in cui si gareggia.

Come si deve pettinare una ginnasta?

Per creare il perfetto look da ginnasta, devi essere parte artista e parte acconciatore! Scherzi a parte, i capelli nella ritmica devono essere pettinati in modo da non intralciare la performance, quindi devono essere raccolti e molto ordinati. Il Codice dei Punteggi recita che “la pettinatura deve essere ordinata e compatta”. Solitamente la classica pettinatura è lo chignon (o crocchia) portato alto, anche se alcune ginnaste con i capelli corti riescono a cavarsela anche una semplice coda di cavallo.

Come fare uno chignon a prova di ritmica? Prima di tutto, unisci i capelli in una coda di cavallo stretta e alta, assicurandoti che siano ben tirati. Usa gel o lacca per domare eventuali capelli ribelli e assicurarti che la coda sia impeccabile. A questo punto, avvolgi i capelli attorno alla base della coda, fissandolo man mano con delle forcine; puoi anche fare una treccia prima dell’avvolgimento, soprattutto se i capelli sono molto lunghi. Quando hai finito l’avvolgimento, utilizza una retina per capelli per evitare che la tua creazione crolli miseramente dopo una capovolta: qui trovi la confezione 3 retine invisibili adatta a tutti i colori di capelli.

Infine, abbiamo visto che anche l’aspetto estetico è importante: aggiungi una lacca con brillantini e delle mollette in tinta con il body, come le Stella Elisa) o le Metal Square. Corona il tutto con un elastico decorativo per rendere la pettinatura ancora più speciale: ad esempio, il prezioso elastico Elastico Elizabeth N.1, con cristalli di vari colori, oppure il coloratissimo Elastico Swing, adatto anche al tempo libero e all’allenamento. Entrambi sono prodotti artigianalmente in azienda, con una cura che farà scintillare ogni prestazione!

Mollette Stella Elisa e Metal Square, elastici Elizabeth e Swing – Pastorelli

Perché quella che a me sembra più brava non ha vinto?

Capisco perfettamente la frustrazione! La ritmica, come molti sport soggetti a giudizio, può essere piuttosto ostica. Anche se una ginnasta sembra eccezionale agli occhi del pubblico, ci sono molti fattori che influenzano il risultato finale. I giudici valutano non solo la difficoltà degli elementi eseguiti, ma anche la pulizia dell’esecuzione, la precisione, l’interpretazione…

Alcuni errori sono molto visibili ed evidenti a tutti, come le perdite d’attrezzo, le uscite di pedana o i finali fuori musica. Ma ci sono sbagli altrettanto gravi ma poco evidenti a un occhio non esperto: ad esempio le difficoltà, se non sono eseguite correttamente, non sono valide per il punteggio finale. Infine, a volte degli elementi all’apparenza più facili hanno un alto valore secondo il Codice dei Punteggi, quindi fanno “guadagnare” più punti rispetto ad altri elementi rischiosi ma meno remunerativi in termini di punteggio.

È possibile quindi che, nonostante l’apparente bravura, un piccolo errore o una mancanza di precisione possano influenzare il punteggio finale. Qui sul blog pubblichiamo periodicamente degli articoli per capire meglio le valutazioni, li trovi al tag #Punteggi.

In ogni caso, ricorda che è sempre importante apprezzare l’impegno e il talento di tutti i partecipanti, indipendentemente dal risultato finale. E chi sa, magari la prossima volta sarà la tua ginnasta preferita a vincere!

Elastico Elizabeth – Foto di Pastorelli

Sei un genitore e vuoi altre risposte? Fammelo sapere nel box qui sotto, le tratterò in un prossimo articolo!

Grazie per le vostre risposte: nei prossimi articoli tratteremo alcuni degli argomenti che ci avete suggerito. Continuate a seguire BlaBlaGym!

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Contenuto realizzato in collaborazione con Pastorelli

Ex-ginnasta, UX/UI designer, fondatrice del blog. Orgogliosamente redhead con un sacco di lentiggini.

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Manuel
7 mesi fa

Tu genitore preparati ad innamorati di questo sport più di ogni altro preparati ad affrontare viaggi sacrifici per tua figlia perché poi quando va in pedana li vieni ripagato di tutto, perché in quel l’esercizio c’è dentro tutto,le corse agli allenamenti,i compiti la sera tardi le cene fatte in fretta,e tante altre cose,viva la ritmica e tutte queste splendide atlete che ci fanno emozionare

Sara B
7 mesi fa

Se sei un genitore un po’ svampito come mio padre… Beh preparati a sbagliare per 15 anni di seguito la parola ritmica e mezze punte. Ma preparati anche a fare mille risate, a fare il saggio con i colleghi padri imparando ad usare gli attrezzi. Impara a fare il barista improvvisato perché nel palazzetto non c’è nemmeno una macchinetta. Impara a fare la lezione dopocena con tua figlia la liceo, che la verifica di fisica è alle porte. Impara anche a regalare gli scaldamuscoli invece delle Barbie a natale. Impara a guidare auto con tutte le atlete che mimano i movimenti della squadra, da casa tua al palazzetto, ripetendo tutto ciò in autogrill. Impara a non ascoltare più la tua musica ma solo “musica_che_potrebbe_essere_utile_per_esercizio”.
Insomma: goditela!

Lapecoranera
7 mesi fa

Se sei o sarai genitore di una ginnasta di ritmica hai tutta la mia solidarietà. Preparati a passare anni che metteranno a dura prova la tenuta psicologica ed economica familiare. Scoprirai che tua figlia anche se dotata non emergerà mai perché in questo mondo manca il coraggio! Ma peggio manca l’interesse nazionale che parte come una piramide dalla federazione e poi a cascata su chi recluta le migliori e poi su chi le allena. E in Italia manca tutta sta roba qua. Non è solamente una questione di risorse ma di prospettiva (cit. Mr Magu’) e di capacità. Pensare che questo è uno sport totalmente al femminile in qui ci si aspetterebbe di vedere emergere valori di lealtà, merito, solidarietà e giustizia . Uno sport che dovrebbe fungere da ascensore sociale perché quando hai dato tutti i tuoi anni migliori ti aspetti che qualcosa ti ritorni indietro…………….. Se sei o lo sarai un genitore di una ginnasta di ritmica non aspettare di vedere tua figlia scavalcare muri insormontabili con la sua sola bravura e passione. Metti in circolo pensieri e parole in modo da creare una nuova opinione che sia critica nei confronti di questo sistema perché in palio non c’è il podio ma la vita e il futuro di tua figlia.

Marika
7 mesi fa
Risposta a  Lapecoranera

“questo è uno sport al femminile dove ci si aspetta lealtà… ” peccato che la solidarietà femminile è la più grande urban legend contemporanea.

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