La stagione della ritmica prende il volo con la European Cup Di Baku

opportuno nel giorno dei festeggiamenti di EuCup? anche il comunicato congiunto con Dana, non esplicito, pare chiudere il capitolo.

Anche Dana ora ha ufficializzato il ritiro. Paris ancora non si è espressa, cosa che mi fa pensare che lei invece rimarrà(?)

Non è un semplice articolo, Mirjam. E’ quello che nel giornalismo si chiama “coccodrillo”, un articolo o un servizio giornalistico confezionato da qualche tempo sulla vita, le opere, le imprese di quel personaggio pubblico famoso di cui ormai da tempo si sa avvicinarsi la scomparsa.
Qui, per fortuna, ci si riferisce “solo” all’abbandono sportivo di due protagoniste azzurre della ritmica italiana.
Concordo, oggettivamente, Martina e Daniela potevano scegliere un altro giorno che non coincidesse con i primi importanti risultati di un gruppo azzurro, squadra ed individualiste che tante cassandre interessate e risentite avevano condannato alla mediocrità eterna per il sanguinoso crimine di lesa maestà compiuto il 26 marzo scorso.
Ma, a ben rifletterci, non poteva immaginarsi un giorno “giusto” per l’ennesimo (e son certo, non l’ultimo) colpo di teatro legato alla “nota vicenda”.
Che era così tanto nota che, piuttosto che darle, già mesi e mesi fa, soluzione, si era preferito nascondere sotto lo zerbino, lasciando che il patatone bollente poi lo dovesse maneggiare chi si sarebbe insediato alla guida della FGI.
Piuttosto la cosa davvero “peculiare”, per usare l’aggettivo che hai utilizzato, è osservare che l’autore del “prontissimo” pezzo sull’addio di Centofanti e Mogurean, ispiratissimo in queste ultime settimane con articoli in cui si scomodavano Eraclito e il suo “panta rei”, il Santo Padre appena scomparso e l’intramontabile “Via col Vento”, sia lo stesso che in due anni e mezzo di “buio” con la ginnastica italiana in fiamme, dedicasse ampio spazio a Gran Galà, Grand Prix e autorità tutte, sportive e politiche, protagoniste del Gran Ballo.
In un’epoca annunciata come foriera di grandi cambiamenti, forse sarebbe il caso che il “nuovo” riguardasse anche la gestione della comunicazione federale.
Perchè in questi casi non è sufficiente “cambiar cappello” per autoproclamarsi novità rispetto al passato.
Un passato che vogliamo dimenticare in fretta, con tutti i suoi protagonisti.

sono in pausa pranzo, apro “la Repubblica” online e vedo il titolone del ritiro.
Ecco, io speravo in un titolone della vittoria di Sofia. Tutto qui. Peccato! Personalmente mi dispiace per la meravigliosa ginnasta che è stata la Centofanti ( e anche le altre ovvio), le auguro una vita serena e sempre a contatto con lo sport. Adesso però ancora di più auguro il meglio e tanta tanta fortuna alle nostre 6 atlete azzurre (e le azzurrine, che ripeto a mio avviso sono deliziose). E ovviamente, un immenso GRAZIE a Sofia che riporta sempre i colori dell’Italia in alto!

E’ inevitabile che sia così, Sara B.
Sai che gliene frega ai giornali ed al lettore medio italiano delle imprese delle azzurre di uno sport che raccoglie lo zero virgola dei praticanti sportivi…
E’ tristissimo ammetterlo ma la ginnastica ha potuto trovare adeguato spazio sui media solo per raccontare di abusi (accertati o meno) e delle dinamiche, quelle alla luce del sole e soprattutto quelle “sotto traccia”, di una storia “all’italiana” che più esemplare non si può.
Intrallazzi, alleanze, interessi, processi sportivi opachi (è un eufemismo), indagini, intercettazioni, tribunali.

Penso non sia una scelta frutto di sola emotività, ma anche di attente valutazioni “politiche” e pratiche. Potrei anche sbagliarmi, ovviamente, opinione mia.
Sul resto… la Centofanti l’avrebbe sbagliata comunque, la tempistica: sicuramente voleva ufficializzare l’addio prima dell’avvento della nuova responsabile, ma a ridosso c’era l’European Cup… ad ogni modo, è una notizia che avrebbe “stonato” comunque

ma cosa cambia con la nuova tecnica… non dovrebbe essere sempre cosi’, che diventano titolari le piu’ meritevoli?

… se nel calcio governa “il vil denaro” (e quindi le squadre sono abituato al frequente cambio di allenatore, anche in corsa), nella ginnastica ritmica – come in altri sport minori – domina ancora il feudalesimo…
Centofanti e Mogurean, come anche Maurelli e compagne, sono tutte vassalli della feudataria precedente. Giurare fedeltà alla nuova feudataria, dopo mesi passati a tessere le lodi di quella precedente, sarebbe lesa maestà! 😀

Io faccio un altro passo indietro. A più di 30 anni fa, quando ho iniziato a ed essere una ginnasta.
Per molte ginnaste l’allenatrice è una seconda mamma. Il nostro sport, a differenza di altri, crea davvero un legame strettissimo con l’allenatrice e con le compagne. A volte, la si vede come una mamma (e credetemi anche io ho visto come tante piccole nipotine le bambine che ho allenato, non so se sia giusto o meno , lascio la parola agli psicologi), altre volte come una sorella maggiore. Se si fa parte di una squadra – dai campionati UISP ai Gold- spesso c’è una fratellanza unica. Non nego di aver saltato un paio di (belle) gite a scuola per poter finire un allenamento importante. E sinceramente a distanza di anni non mi è mai pesato ma sono stata felice di aver provato l’esercizio con le mie più care amiche-compagne.
Per fortuna non ho mai saltato la scuola, o sottovalutato lo studio.
Ma per tutto il resto, prima la ginnastica e la mia allenatrice.
Non mi stupisce più di tanto quindi che al cambio di allenatrice si decida di fare un passo indietro.
Non giudico, cerco di immedesimarmi.

Certo Lulu91, mi era chiarissimo il tuo pensiero. Prendi il mio intervento come un eccesso di zelo che vorrai, vorrete scusare.
Ma, come diceva il mio prof di latino, “mala tempora currunt” 🙂

La squadretta junior davvero deliziosa. Bulgaria era già avanti un mese fa…adesso su un altro pianeta! Le mie preferite in assoluto. Anche come composizione degli esercizi.

Bravissime davvero

Altroché!! Complimenti a loro e allo staff!!😍👏

Come ha spiegato Mirjam nell’articolo qui sopra, in questa gara non è prevista la premiazione All Around, ma solo le specialità e la cross battle 😉