Manca sempre meno alla World Cup di Ginnastica Ritmica che, dopo ben 14 anni, cambierà location, traslocando da Pesaro a Milano. A sostituire lo scenario oramai abituale della Vitifrigo Arena, causa concomitanza con il Rossini Opera Festival, sarà il Mediolanum Forum, famosa sede di spettacoli, concerti e di alcuni dei principali eventi sportivi nazionali ed internazionali che il nostro Paese regolarmente ospita.
Il capoluogo lombardo sarà dunque chiamato a dislocare l’intera macchina organizzativa cercando di non far rimpiangere l’ospitalità e il calore che contraddistingue da anni la World Cup di Pesaro, città che è stata sede anche della prima e unica edizione italiana dei Campionati Mondiali di ginnastica ritmica nel 2017.
Mai, prima di allora, l’Italia aveva ospitato il campionato iridato di ritmica, anche se nel mondo dei piccoli attrezzi avevamo avuto due illustri precedenti con i Campionati Europei, rispettivamente nel 1986 a Firenze e nel 2008 a Torino, oltre a numerose prove di World Cup, a Genova e a Pesaro. Ripercorriamo insieme questi eventi!
Gli Europei di Firenze 1986
Nel 1986 Firenze fu scelta quale sede per la quinta edizione degli europei di ritmica, un torneo organizzato per la prima volta a Madrid nel 1978 e che in seguito si sarebbe svolto con cadenza biennale fino al 1992, quando divenne un appuntamento annuale. Quella del 1986 fu anche la prima edizione dei campionati europei a essere organizzata direttamente dalla UEG, invece che dalla FIG.
A vincere il titolo nel capoluogo toscano fu Bianka Panova, uno dei più grandi talenti della storia della ginnastica, che l’anno successivo a Varna, in Bulgaria, avrebbe poi raggiunto il record storico di 5 medaglie d’oro in un campionato mondiale. A Firenze condivise il titolo con l’altra “golden girl” bulgara Lilija Ignatova, mentre il bronzo andò all’atleta sovietica Galina Beloglazova. Sempre la Bulgaria trionfò anche nel concorso a squadre, seguita da URSS e Spagna. Quarta, per un solo decimo di punto, l’Italia allenata da Amalia Tinto (Marika Bosisio, Cristina Bucci, Anna Colombera, Laura Gigante, Simona Laguzzi, Simona Marignetti, Elena Signorini e Simona Orlandi). Un’Italia che, forte dei brillanti risultati ottenuti negli anni precedenti a livello internazionale sotto la guida di Maria Rosa Rosato – come il bronzo mondiale a Cuba nel 1971 e il primo storico oro a Rotterdam nel 1975 – a Firenze aspirava di certo a qualcosa di più.
Marina Piazza, che per 20 anni ha ricoperto il ruolo di Direttrice Tecnica Nazionale, in quel campionato accompagnò da allenatrice le individualiste azzurre Barbara Ferrari, Simona Brusa e Giulia Staccioli. La migliore delle tre fu proprio Staccioli, che ottenne il nono posto sulle 66 ginnaste in gara, conquistando l’accesso a ben tre finali di specialità. Ricordiamo peraltro che la storica fondatrice dei Kataklò, cresciuta tra le fila della Società Forza e Coraggio di Milano (di cui vi abbiamo già parlato in un’intervista esclusiva), è stata anche tre volte campionessa assoluta (nell’83, ’85 e ’86) e, insieme a Cristina Cimino, la prima atleta nella storia della ritmica italiana a prendere parte ai Giochi Olimpici, a Los Angeles nel 1984.
A questo link trovate una playlist con alcuni video della competizione di Firenze!
Le World Cup di Genova 2006-2007
Dopo Firenze, trascorsero vent’anni prima che un grande evento internazionale ritornasse in Italia. Era esattamente il 2006, quando toccò alla città di Genova organizzare una tappa di Coppa del mondo di ginnastica ritmica a squadre.
Il 3 giugno, presso un MazdaPalace gremito in ogni ordine di posto, andò in scena il secondo appuntamento del circuito 2006, il primo a cui l’Italia decise quell’anno di partecipare. Titolari allora erano Elisa Blanchi, Elisa Santoni, Fabrizia D’Ottavio e Marinella Falca, con le esordienti Chiara Del Grosso e Matilde Spinelli ad alternarsi nel ruolo di quinta ginnasta, la prima ai 5 nastri e la seconda a cerchi-clavette. Le giovani azzurre, in un’intervista condotta da Yuri Chechi a termine gara, espressero la propria gioia per avere affrontato un evento così importante davanti al pubblico di casa, ma allo stesso tempo anche la delusione per il risultato. Ad aggiudicarsi entrambe le finali fu infatti la squadra russa mentre l’Italia, seconda ai nastri, dovette accontentarsi del quarto posto nel misto.
Genova ospitò la World Cup anche l’anno successivo, quando 21 team di altrettante nazioni si affrontarono nel Palazzetto dello Sport alla Fiera del Mare, dove negli stessi giorni si stavano svolgendo anche i Campionati assoluti di aerobica. Incitate dal tifo da stadio del pubblico italiano, le ginnaste Blanchi, Santoni, D’Ottavio e Falca, più Masseroni e Savrayuk, conclusero una gara pulita e convincente, ma non riuscirono a conquistare del tutto anche il giudizio della giuria. Nonostante avessero concluso il concorso generale al primo posto coi punteggi più alti, in finale le azzurre si dovettero accontentare dell’argento sia alle 5 funi, dietro alla Bulgaria, che al misto cerchi-clavette, dietro alla Russia.
Gli Europei di Torino 2008
Torino è considerata la “culla” della ginnastica ritmica in Italia.
Da qui infatti si è sviluppato l’intero movimento a partire dagli anni venti, grazie alle brillanti intuizioni della Prof.ssa Andreina Sacco Gotta, insegnante di educazione fisica diplomata al Conservatorio di Torino, e della sua allieva, la Prof.ssa Maria Rosa Rosato. Il legame tra la ginnastica e il capoluogo piemontese pare però affondare radici in tempi più lontani. Nel 1844 vi nacque una delle Società più antiche del mondo, la Reale Società Ginnastica di Torino, e in questa città è ambientato “Amore e ginnastica” di Edmondo De Amicis (1892), il primo romanzo a tematica sportiva scritto in Italia, dal quale è stato tratto anche un film diretto da Luigi D’Amico.
La ginnastica femminile moderna, come la chiamavano ai suoi albori, era inizialmente legata alle competizioni di artistica e aveva un compito più educativo che competitivo, finalizzato alla formazione sia fisica che mentale di giovani atlete. È alla Prof.ssa Maria Rosa Rosato, allieva della capostipite Sacco Gotta, che si deve la costituzione della prima vera e propria squadra nazionale, composta da allieve scelte presso l’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Torino, dove aveva cominciato a insegnare nel 1959.
Nel 2008 il capoluogo piemontese, rinato soprattutto dopo i Giochi Olimpici, vinse l’assegnazione dei Campionati Europei, ancora oggi un modello per l’eccellenza organizzativa dimostrata e la risposta entusiastica del pubblico. 9.000 spettatori provenienti da ogni parte d’Italia, spinti dalla passione per questo sport e dal desiderio di sostenere le farfalle azzurre alla vigilia dei Giochi di Pechino, affollarono il PalaIsozaki, un moderno palasport costruito per i Giochi Olimpici, situato nelle vicinanze dello stadio olimpico. Ad avere la meglio tra le ginnaste in gara, provenienti da 35 Paesi, fu la russa Eugenia Kanaeva; secondo posto per la beniamina di moltissimi tifosi italiani, l’ucraina Anna Bessonova; terza l’altra russa Olga Kapranova.
La squadra italiana composta da Angelica Savrajuk, Daniela Masseroni, Elisa Blanchi, Elisa Santoni, Fabrizia D’Ottavio e Marinella Falca, in un tripudio di bandiere tricolori, non tradì le aspettative e conquistò il bronzo nel concorso generale dietro Russia e Bielorussia, l’oro di specialità con le 5 funi e l’argento nel misto cerchi-clavette, esercizio che fu un emozionante capolavoro cucito sulle note del “gladiatore”. Julieta Cantaluppi, unica senior italiana in gara, ottenne la quindicesima posizione. A Torino furono convocate anche le giovani promesse junior Camilla Bini, Alessia Marchetto, Andreea Stefanescu (che per un problema burocratico legato alla sua cittadinanza dovette rinunciare all’ultimo alla competizione) e Federica Febbo, quest’ultima vincitrice di una storica medaglia di bronzo nella finale al nastro.

La World Cup di Pesaro 2009-2017
Con gli Europei di Torino e i successi della nazionale italiana, che a partire dall’Europeo di Riesa nel 2003 aveva cominciato a collezionare medaglie in tutto il mondo, l’Italia aveva assunto un ruolo di primo piano nel panorama della ritmica internazionale. A confermarlo oltre ogni possibile dubbio fu la Coppa del Mondo di Pesaro: due anni dopo la doppia esperienza genovese, l’onore di organizzare la manifestazione tornò a una città della nostra penisola. Che non sciupò certo l’occasione.
Dal 30 aprile al 2 maggio 2009, all’Adriatic Arena, andò infatti in scena la prima edizione del Torneo, alla quale parteciparono più di cento ginnaste provenienti da 22 Nazioni, tra cui nomi altisonanti della ritmica come la neo campionessa olimpica di Pechino, Eugenia Kanaeva, che vinse il titolo davanti a Sessina e Bessonova. A rappresentare l’Italia fu Julieta Cantaluppi, tredicesima nel concorso generale e settima in finale al nastro, e con lei una folta schiera di altre ginnaste: le senior Chiara Ianni, Martina Alicata Terranova, Olga Sganzerla, Federica Febbo e Andreea Stefanescu (le ultime due fuori gara) e le junior Chiara Di Battista, Camilla Bini, Alessia Marchetto e Valeria Schiavi.
Le ragazze della squadra senior (Angelica Savrajuk, Daniela Masseroni, Elisa Blanchi, Elisa Santoni, Romina Laurito e Giulia Galtarossa), impegnate nelle routine ai 5 cerchi e con funi e nastri, vinsero l’oro nel concorso generale e nelle due finali di attrezzo; la stessa squadra che, qualche mese dopo, sarebbe salita sul tetto del mondo a Mie, in Giappone.
Nel corso degli anni l’organizzazione ha saputo perfezionarsi sempre di più, fino a diventare un appuntamento fisso nel calendario di molti Paesi. Proprio grazie all’ottimo lavoro svolto negli anni dal Comitato Organizzatore Locale “Turismo&Sport”, di cui fanno parte la Società Aurora Fano e Aspes Spa, Pesaro si è apprestata infatti negli anni ad affrontare sfide sempre più ardue: oltre ai campionati iridati, è stata infatti confermata nel circuito di World Cup anche quando è stato ridotto a soli quattro appuntamenti insieme a Tashkent, Baku e Sofia.
I Mondiali di Pesaro 2017
Fiore all’occhiello degli eventi organizzati per “Pesaro, Città europea dello Sport 2017”, furono proprio i campionati del mondo di ginnastica ritmica, per la prima volta nella storia ospitati in Italia.
Il primo evento internazionale del nuovo quadriennio olimpico ha visto susseguirsi in pedana oltre 260 atlete provenienti da 54 Nazioni, coinvolgendo 20.000 spettatori suddivisi nelle 5 giornate di gara, 250 volontari provenienti da tutto il mondo e 120 media accreditati, incollando davanti alla tv una vastissima platea di appassionati e non solo.
A far da padrone alla scena della XXXV Edizione della rassegna sono state indubbiamente le gemelle Averina. Ad aggiudicarsi l’oro nel concorso generale fu infatti Dina, davanti alla sorella Arina e ad una giovane Linoy Ashram, futuro oro olimpico di Tokyo. Le russe si spartirono anche le finali di specialità: cerchio e clavette a Dina, palla e nastro per Arina. Nella competizione a squadre, la vittoria andò alla Russia, seguita da Bulgaria e Giappone, mentre l’Italia di Anna Basta, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Martina Santandrea e Beatrice Tornatore, nonostante la spinta calorosa del tifo di casa, vide sfumare la terza piazza in classifica generale per pochissimi centesimi, riuscendo a riscattarsi solo con l’oro nella finale ai 5 cerchi.
Ben figurarono anche le individualiste italiane: Alexandra Agiurgiuculese, che riuscì ad accedere alla finale di palla e nastro, insieme alla coetanea Milena Baldassarri, finalista al nastro, conclusero la finale All Around nella top 10 mondiale al loro primo anno da senior.

La World Cup di Pesaro 2018-2022
Nonostante la formula rimodulata e l’inevitabile anno di stop forzato causa pandemia (l’edizione 2020 venne cancellata, mentre quella del 2021 venne svolta a porte chiuse), Pesaro dal 2018 è rimasta tra le tappe ufficiali di Coppa del mondo.
Dina Averina ha fatto sue le edizioni dal 2018 al 2021, con l’exploit di Sofia Raffaeli nell’edizione 2022. La ginnasta della scuola di Fabriano ha raggiunto un risultato senza precedenti per un’atleta italiana, vincendo la competizione All Around e aggiudicandosi tre finali per attrezzo su quattro. Insieme a lei, a scendere in pedana davanti al pubblico di casa in questi anni sono state Milena Baldassarri, argento All Around nel 2022, e Alexandra Agiurgiuculese, argento alle clavette nel 2019. Per quanto riguarda il concorso a squadre, l’oro All Around andò all’Italia nel 2018, davanti a Bielorussia e Russia, che avrebbe poi vinto le edizioni successive (2019 e 2021).
Verso Milano 2023
Gli eventi sportivi internazionali citati non solo hanno incrementato negli anni l’attenzione e la visibilità per la ginnastica, contribuendone alla sua diffusione, ma hanno anche avuto un grande impatto sul territorio, costituendo un’occasione di sviluppo economico, sociale e turistico.
Milano, Pesaro, Genova, Torino, ma anche Napoli, negli ultimi anni sede di eventi sportivi di rilievo (come le Universiadi), hanno contribuito ad “allargare” la platea di utenti, avvicinando tifosi e semplici appassionati ai loro beniamini. Spettatori che, dopo gli anni della pandemia, hanno potuto cosi tornare a condividere l’esperienza di assistere dal vivo ad un evento sportivo.
Ora il testimone passa a Milano, che si appresta a dar vita ad un evento di alto livello, coinvolgendo atleti e spettatori provenienti da tutto il mondo. Più avanti torneremo da voi con un articolo totalmente dedicato alla competizione!
Chi di voi era presente a uno (o più) di questi eventi? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti!
Vi ricordiamo che potete navigare tra gli articoli anche usando gli hashtags: ad esempio #Storia per tutti gli articoli che, come questo, trattano della storia della ritmica!
Sto recuperando tutti gli articoli che mi sono sfuggiti nelle scorse settimane (apprezzate tantissimo sia l’intervista a Viola che ad Eleonora per la Ritmica in Gran Bretagna) ed ho appena finito di leggere questo. Una vera e propria lezione di storia appassionante e utile per chi, come me, sta cercando di colmare alcune lacune! Grazie infinite, articolo magnifico 💖
Grazie mille per i tuoi commenti, e grazie a Chiara T. per questo articolo 😀
Bellissimo articolo che mi ha riportato alla mente tantissimi ricordi.
Ho visto dagli spalti tante delle competizioni elencate, dalla World Cup di Genova, gli Europei di Torino dove ho potuto vedere il mio idolo Anna Bessonova, rivista poi alla World Cup di Pesaro nel 2009.
Oltre che da spettatrice ho potuto partecipare come volontaria alle Wolrd Cup di Pesaro dal 2010 al 2013, respirando ginnastica ritmica H24, un’esperienza meravigliosa che porterò sempre nel cuore.
Wow che bello questo articolo! Quanti ricordi! Io non ho avuto la possibilità di parteciparvi dal vivo ma ricordo bene alcuni di questi eventi per quel poco trasmesso in Rai e dai vari video che cercavo all’epoca su YouTube! Come sono vecchia 😂 avrò la fortuna di partecipare a Milano, sarà la mia prima competizione internazionale dal vivo e non vedo l’ora! Sarebbe bello che gare come europei e mondiali tornassero in Italia (e magari proprio a Torino che è la mia città) ! Chissà magari in futuro avrò questa fortuna! 😊