Caro 2025,
Oggi voglio parlarti di cosa mi piacerebbe vedere nel futuro della ginnastica ritmica, uno sport che adoro e che penso abbia ancora tanto da dare.
Prima di tutto, vorrei che si desse più importanza al benessere delle ginnaste, sia fisico che mentale. Vorrei che chi le guida, come allenatori e preparatori, non dimenticasse mai che dietro ogni esercizio c’è una persona con emozioni, sogni e fragilità.
Sarebbe bello vedere maggiori investimenti nella formazione di chi guida questo sport, per garantire allenatori e dirigenti sempre più preparati e attenti al rispetto delle atlete. Dopo tutto, il futuro della ginnastica dipende proprio dalla qualità delle persone che ne fanno parte.
Spero che il 2025 porti più equità e trasparenza nelle gare. Mi auguro giudizi giusti e meritocratici, che sappiano davvero premiare il talento, la precisione e l’impegno di chi si esibisce in pedana.
Sarebbe interessante rendere le competizioni più accessibili e coinvolgenti, magari attraverso nuovi formati di gara o regole più semplici, capaci di attirare non solo gli appassionati, ma anche chi si avvicina per la prima volta a questo sport.
Mi piacerebbe che la ginnastica ritmica avesse più spazio per raccontarsi e meno timore di mostrarsi al pubblico. Sarebbe fantastico vedere contenuti che mostrino non solo le performance in gara, ma anche le storie, i sacrifici, le sfide e le gioie che si nascondono dietro ogni esercizio, raccontate in prima persona da ginnaste e società. Far conoscere questi aspetti avvicinerebbe tante persone alla bellezza di questo sport.
Sogno infine un’attenzione maggiore per tutte le ginnaste, non solo per chi compete ad alti livelli. Vorrei che ci fossero più occasioni anche per chi pratica la ginnastica a livello amatoriale o per pura passione. Eventi, workshop e opportunità aperte a tutti, indipendentemente dall’età o dal livello, per rendere questo sport davvero inclusivo e alla portata di chiunque sogni di avvicinarsi.
Forse ti sto chiedendo tanto, caro 2025, ma sono convinta che con un po’ della tua magia e l’impegno di tutti, questi sogni possano diventare realtà.
Con passione e speranza,
Beatrice
Buone Feste a tutti!
Cara Beatrice,
mi prendo ancora spazio nel commentare questo tuo articolo. Vorrai perdonarmi e, con te, le amiche e gli amici di Blablagym.
E’ che vorrei cogliere al volo e dare concretezza al tuo desiderio di parlare e scrivere di tutte le ginnaste, anche quelle meno note.
Scriverò, però, di un piccolo angelo che ci ha lasciato 11 anni fa, proprio oggi.
Si chiamava Anastasia Protopapa, di Racale, in provincia di Lecce.
Ieri ed oggi a Galatina (LE), si è svolto il primo Torneo a lei dedicato e riconosciuto dalla FGI, insieme al Memorial che, invece, si svolge sin dall’indomani della sua scomparsa.
Anastasia, 11 anni, era un ginnasta di ritmica, entusiasta, appassionata, innamorata di questo sport: e sorridente, allegra, piena di vita così come la immortalano le bellissime foto che compaiono sul sito FB “Gli Amici di Anastasia”, associazione di beneficenza a lei dedicata, accompagnate dai post della mamma Antonella.
Ho letto quello che ieri Antonella postava e da lì, senza fermarmi un attimo, i passati, sino a quelli più lontani.
C’è, ovviamente il dolore straziante e vivo, attuale di una mamma che ha perso il suo bene più prezioso, una figlia.
Ma ciò che più mi ha colpito è stato l’orgoglio, la gioia e la speranza che Antonella esprime – quasi rinnovasse la voce di Anastasia – per quello sport che con tanta passione ed entusiasmo la sua bambina ha praticato sino a che ha potuto.
Antonella ha, insomma, affidato allo sport che tutti noi amiamo così tanto, il compito di rinnovare il ricordo di Anastasia, missione che in molti hanno condiviso, in ultimo la società Doria Gym – organizzatrice del torneo – e la FGI riconoscendolo finalmente come gara ufficiale della federazione.
Ma, su tutti, le sue stesse colleghe, piccole e grandi che ieri ed oggi hanno onorato la sua memoria facendo ciò che tanto Anastasia amava: scendere in pedana, gareggiare e divertirsi anche senza vincere, come la mamma Antonella ricorda sempre.
Ho allora pensato alle tante dichiarazioni recenti degli uomini di potere dello sport che – allo scoppiare della nota vicenda – affermavano che lo sport, la pratica sportiva e il benessere e la gioia delle atlete vengono prima di medaglie, trofei, olimpiadi.
Quelle dichiarazioni – a leggere i giornali ultimamente – forse non erano effettivamente così sentite.
La storia di Anastasia, della sua famiglia e l’amore incondizionato riservato alla pratica della ginnastica, dimostrano invece quale magia e forza abbia lo sport e quali valori, davvero, debba perseguire ogni giorno perchè rappresenti veramente quella magia che riscalda il cuore e fa sognare.
qualcuno sa se sono già usciti i biglietti per la World Cup di Sofia 2025?
Intanto nel mondo… la federazione azera riceve un brutto colpo per il nuovo anno…
“La Commissione Disciplinare del GEF sanziona Mariana Vasileva, Siyana Vasileva, Evgeniya Valiyeva, Natalia Bulanova e la Federazione dell’Azerbaigian (AGF)
Il caso è stato portato al GEF nel luglio 2020, seguito da un’indagine approfondita e, nel 2023, dalla presentazione di accuse per presunti abusi fisici e psicologici da parte dell’AGF contro le ginnaste.
Decisioni prese:
🔸Mariana Vasileva è responsabile di maltrattamenti e abusi fisici nei confronti di ginnaste; di imporre ai ginnasti di allenarsi quando non erano in grado di farlo, mettendo a rischio il loro benessere e la loro salute; per aver trattenuto denaro e/o premi dai ginnasti; per aver privato i ginnasti del contatto con le loro famiglie
Mariana Vasileva sarà esclusa dalla partecipazione a qualsiasi attività FIG e ad altri eventi internazionali per 8 anni; sarà interdetto a vita dall’incarico di allenatore di qualsiasi federazione affiliata alla FIG
🔸Siyana Vasileva è responsabile di aver colpito una ginnasta con un telefono
Siyana Vasileva sarà esclusa dalla partecipazione a qualsiasi attività FIG e ad altri eventi internazionali per 18 mesi
🔸Evgeniya Valiyeva è responsabile di aver molestato una ginnasta a causa del suo peso
🔸L’AGF è responsabile di tutte le violazioni commesse dagli imputati
L’AGF sarà esclusa dalla partecipazione a qualsiasi attività FIG e ad altri eventi internazionali per 6 mesi
Nota completa con maggiori dettagli https://www.gymnasticsethicsfoundation.org/post/the-gef-disciplinary-commission-panel-sanctioned-azerbaijan-s-former-rhythmic-gymnastics-head-coach
Sono in egual misura scioccata e contenta per questa notizia! I metodi di Vasileva madre erano noti da tempo, anche a noi semplici appassionati, ed oramai avevo perso le speranze che venisse giustamente messa di fronte alle sue responsabilità. Che la figlia Siyana agisse in modo simile alla madre era trapelato mesi fa, spero che con la sospensione faccia autocritica…anche se non sarei sorpresa del contrario.
Valiyeva la conosco meno, ma visto con chi lavorava non mi stupisce che anche lei si sia resa responsabile di abusi.
A questo punto capisco abbastanza anche il perché del ritiro di Aghamirova.
Magari anche lei ha agito per eccesso d’amore 🙄ma la commissione disciplinare azera non ci ha creduto.
Capisco la battuta, ma una piccola precisazione, per non creare confusione: in realtà la federazione azera ha insabbiato il tutto, per anni. Per questo motivo è stata condannata anche la stessa federazione, non solo le singole allenatrici. La condanna arriva dalla Gymnastics Ethics Foundation, che è l’organo internazionale che controlla i comportamenti inappropriati in ambito di ginnastica.
Si si giusto, dalla Gymnastics Ethics Foundation.
Riguardo ai casi, quelli di casa nostra non mi sembrano troppo discordanti.
Discordanti un paio di ciufoli, Maria. Spero che a casa nostra, nella stanza dei bottoni, qualcuno provi imbarazzo….
Caro 2025, un importante sviluppo sull’importanza al benessere delle ginnaste viene dal mondo della ginnastica artistica in Germania. Tabea Alt, bronzo alla trave ai mondiali del 2017, e altre componenti/ex della squadra nazionale di artistica parlano apertamente degli abusi subiti. La vicenda ha grosso risalto sui giornali nazionali.
https://www.swr.de/sport/mehr-sport/turnen/tabea-alt-vorwuerfe-gegen-dtb-104.html
https://www.spiegel.de/sport/missbrauchsvorwuefe-von-tabea-alt-deutscher-turner-bund-leitet-untersuchung-ein-a-6203f840-67df-466d-b93a-2fd5d5de4b15
https://www.instagram.com/p/DEHrYIMIATx/?utm_source=ig_embed&img_index=1
Carissima Bea, è vero, le tue riflessioni sono anche quelle di tutti.
Il tuo è un augurio per il Nuovo Anno, in realtà in questo mare in tempesta in cui navigano la Federazione e i suoi uomini (e donne) dovrebbe essere un proposito da attuare. Punto.
No, signori di Federazione e CONI, non scrive un “assetato di sangue” come in genere “la gente” e più specificatamente la comunità social degli appassionati vengono definite nelle intercettazioni ormai divenute in parte di pubblico dominio.
Come te, Beatrice, come tutte le amiche e gli amici di questo blog, scrivo da appassionato, innamorato folle di uno sport che mi è entrato nel cuore e che, son certo, lì rimarrà anche quando mia figlia appenderà, come tante, come tutte prima o poi, le mezzepunte al chiodo.
E da cittadino che paga le tasse, sapendo che parte di quello che io, tu e tutti noi, versiamo finisce nelle casse di Sport e Salute e da lì – 10 milioni di euro appena stanziati, con un aumento del 15% rispetto all’anno passato – a quelle della Federazione.
Bea tu auspichi novità.
Si chiama cambiamento.
Perchè di quello, senza un attimo di ritardo, ha bisogno il movimento: di aprire le finestre e fare entrare aria nuova, fresca.
Non sono un illuso, sia chiaro.
Le dinamiche politiche che regolano lo sport italiano – e che oggi sono davanti agli occhi di tutti – non sono in nulla diverse da quelle della politica: niente di nuovo sotto il sole, quindi.
Ma a tutto c’è un limite e questo si è superato da un pò, compromettendo in questi ultimi anni quel rapporto di empatia e amore che dovrebbe accomunare istituzioni sportive e pubblico, quello che paga anche nella veste di genitore, autentico e vero finanziatore di uno sport che fa finta di avere natura professionista quando ha sostanza dilettantistica da pane e salame.
Sono stufo dell’imbarazzante autopropaganda strombazzante che da anni leggo nelle comunicazioni federali, stufo di chi la alimenta, la produce, la diffonde.
Stufo del comportamento gattopardiano o, peggio, di osservare chi dovrebbe – per il ruolo e la responsabilità che ha assunto – avere posizioni nette, chiare, di tutela, fingere come il proverbiale opossum di essere esanime per difendersi da chi si diverte a definire predatori, rasentando l’assurdo.
Si riparta dalle nostre ginnaste, le nostre ragazze.
Le si metta, davvero, al centro di tutto.
Tutelandole, assistendole, premiandole con la visibilità ed il sostegno che meritano, hanno sempre meritato.
ULTIM’ORA
Mi ero perso l’ultimo mirabolante articolo del 22 dicembre pubblicato sul sito FGI.
Sembra che lo facciano apposta – con la solita perfetta scelta di tempo rispetto agli ultimi eventi – a farsi perculare…
Inizia così, testuale: “QUALE ALTRA FEDERAZIONE SPORTIVA FA COSE DEL GENERE, NON SOLO IN ITALIA?”.
In effetti, rispondo, non me ne sovviene neanche una….
Buon Natale a tutti!
Sappiamo tutti che la ginnastica ritmica sarà esclusa dai Giochi Olimpici del 2032. Perché non rispetta la parità di genere?
Mamma mia Beatrice, sembra che nello scrivere questo articolo tu mi abbia letto nel pensiero! Condivido ogni virgola…
Benessere delle ginnaste, meritocrazia, diffusione di contenuti, regole e format di gara piu semplici e comprensibili anche ai non addetti ai lavori e cooperazione tra società, per far crescere il talento di tante ginnaste, a ogni livello.
Viva i sogni, che siano condivisi e in questo modo, con coraggio e serietà, possano diventare sfide realizzabili, per uno sport che, a mio parere, può anzitutto essere arte e bellezza, capace di emozionare e di entusiasmare chiunque!
Buone feste a te e a tutti e grazie di cuore per tutto quanto riesci a trasmettere!🥰
Penso che questi pensieri li abbiamo un po tutti e per il 2025 auguro più trasparenza, più meritocrazia, e allargare lo sguardo anche verso ginnaste poco considerate anche se meritevoli solo perché non sono nei nomi “vip”. Buone feste a tutti 😍