Nella Posta di BlaBlaGym ho trovato una lettera anonima da parte di una ginnasta che ha voluto condividere le sue riflessioni sulla fine della sua carriera sportiva. Nelle sue parole, emergono la passione, le sfide e i momenti difficili che ha affrontato nel corso degli anni. Questa testimonianza è un invito a tutte le ginnaste a vivere ogni momento in pedana con il cuore e a non dimenticare mai quanto lo sport possa essere una vera cura per l’anima. Di seguito, vi riporto integralmente la sua toccante lettera.
Care ginnaste,
avete mai pensato alla fine della vostra carriera sportiva?
Nell’ultimo periodo io ho riflettuto molto su come sarebbe stato mollare: non è facile accettare che un grande capitolo della mia vita, se non il più grande, giunga lentamente verso una conclusione, ma ogni cosa ha un inizio e una fine. Un inizio giovane e un po’ casuale per quanto mi riguarda, che mi ha fatto conoscere lo sport che più amo.
Sono dieci anni che la ginnastica è una costante nelle mie giornate. Da quella prima lezione, è scattato un colpo di fulmine che non saprei descrivere: io me lo immagino come una bambina che si prepara felice per andare a ritmica. Come l’emozione dei primi saggi o l’entusiasmo nell’imparare qualcosa di nuovo.
In palestra sono cresciuta, ho imparato a cadere ma soprattutto a rialzarmi. Ho capito tante cose, come l’importanza della determinazione: non sono mai stata una bambina particolarmente dotata, ma ho sempre dato tutta me stessa per raggiungere gli obiettivi prefissati. A volte ci sono riuscita, altre no, ma quando ciò accadeva ero ancora più invogliata a migliorare.
Non nego che ci sono stati periodi in cui il peso era diventato tanto, in cui il pensiero di mollare non era così lontano: ma fortunatamente i motivi per continuare erano sempre di più che quelli per smettere. Non mi sono mai guardata indietro e la ginnastica è diventata parte completa di me.
Purtroppo, però, ho compreso la frase “non capisci quanto ami qualcosa finché non lo perdi” solo ora, e mi sono resa conto che è più vera che mai. Da un po’ di tempo, infatti, mi sono ritrovata a convivere con un problema fisico che ha compromesso la mia routine sportiva. La mia vita è cambiata e così il mio approccio alla ritmica. E, ironia della sorte, ciò è avvenuto proprio nell’anniversario del mio 10° anno da ginnasta.
Molto spesso mi sono chiesta perché questo ‘infortunio’ sia capitato a me: mi sono sempre impegnata al massimo, ho fatto il cento per cento e dato anima e cuore a questo sport.
Perché a me? A questa domanda non ho ancora trovato una vera risposta.
Ma da questo periodo difficile, mi sento in dovere di dare un consiglio a tutte voi ginnaste, che in pedana ancora si emozionano come la prima volta: date tutte voi stesse in ogni esercizio, sognate in grande e andate ad allenamento anche se vi sentite giù, perché uscirete da lì più stanche fisicamente, ma con il cuore in pace.
Esiste una cura per tutto, e ho imparato che la ginnastica è la cura dell’anima,
in questa vita e anche nella prossima.
Ciao mi permetto di scriverti perché credo semplicemente che a volte la vita metta alla prova e indirizzi ad altre passioni o sfide. Ti parlo cosi perché ho orami 56 e qualche giorno fa ho “festeggiato” i 28 anni in cui mi fu diagnosticata la leucemia con allora poche prospettive di sopravvivenza….mi cambiò il mondo io che non sapevo cose fosse un raffreddore e che ero un discreto atleta, (giocavo piuttosto bene a rugby, sciavo e nuotavo) …dovetti allora riscoprire i miei nuovi limiti fisici e psicologici….e poi trovare nuove passioni. Ci sono riuscito? Si in parte è continuo ancora adesso ma sai una una cosa … prova a vedere il tuo problema non come la fine di qualcosa ma l’inizio di altre avventure…il dolore che ti ha tolto tanto ti donerà forza perché hai superato una prova importante e non capita a tutti poter conoscere i propri limiti e superarli. Ti auguro ogni bene.
Alex
Ciao, sono Martina e leggere questa lettera e’ stato come rivivere la mia storia. Anche io sono una ex ginnasta, un infortunio ha cambiato tutto per me. Capisco bene il dolore di vedere finire qualcosa che ami così tanto.
Ragazze, godetevi ogni minuto in pedana e non date mai nulla per scontato. L’amore per questo sport non ci lascera’ mai, anche quando la nostra strada cambiera’.