Chi ha detto che passati i 16/17 anni la carriera agonistica debba per forza terminare? Se lo è chiesto Carlotta, che oggi ci racconta la sua esperienza con questa lettera.

Care ginnaste, 

chi ha detto che una volta finite le superiori o passati i 16/17 anni la carriera agonistica debba per forza terminare? 

Personalmente la parte più bella, più consapevole, più matura e più responsabile di tutto il mio percorso “ritmico” la sto vivendo proprio adesso che ho 25 anni!  

Ebbene sì, sono nata nell’ormai “lontano” (ginnasticamente, si intende) 1998 e ho iniziato a praticare ritmica nel 2004; questa cosa mi fa molto sorridere perché non solo molte di voi in quell’anno non erano ancora nate, ma anche perché nel 2024 sono passate alla categoria senior le ginnaste del 2008 e cioè quelle che hanno 10 anni in meno di me. 

A volte mi sento proprio una “nonna”! 

So perfettamente che verso la fine delle scuole superiori vi sembra di avviarvi inesorabilmente verso la conclusione della vostra carriera: inizia a farsi strada il pensiero dell’università/lavoro e conciliare tutto quanto sembra  difficile se non impossibile.  

A parer mio, non c’è convinzione più sbagliata!  

È certamente impegnativo incastrare tutti gli impegni, riuscire a studiare in maniera proficua, allenarsi e gareggiare, ma escludersi a priori la possibilità di proseguire con la ginnastica solo perché “dopo la maturità hanno smesso tutte” mi sembra molto limitante. 

A me ha aiutato pensare questo: la ginnastica è molto più di uno sport, è una scuola di vita. Ogni salto, ogni attrezzo, ogni esecuzione e ogni allenamento mi hanno insegnato a superare i miei limiti, a credere in me stessa e a non arrendermi mai. Questi insegnamenti si sono rivelati utili nello studio e in tutti gli ambiti in cui mi sia cimentata. 

Ci saranno giorni in cui vi sentirete invincibili, e altri in cui tutto sembrerà andare storto. È proprio però in quei momenti difficili che il vostro carattere si forma e si rafforza. Ricordo ancora le volte in cui mi sono sentita scoraggiata e quando pensavo di non essere abbastanza brava, abbastanza sciolta o abbastanza portata per questo sport.  

Ma sapete una cosa? Ogni volta che ho trovato la forza di rialzarmi, ho scoperto una parte di me che non conoscevo. Ho capito che la vera vittoria non sta nei premi o nelle medaglie, ma nel coraggio di continuare, di lottare e, soprattutto, di non mollare mai. 

Vorrei dirvi di non avere paura di fallire perchè ogni errore è un passo avanti verso la vostra crescita. Imparate da ogni caduta e trasformatela in una lezione. Siate pazienti con voi stesse e ricordate che ogni grande risultato richiede tempo, dedizione e perseveranza. 

Siate sempre fiere di ogni vostro progresso, anche il più piccolo, ma soprattutto ascoltate sempre il vostro cuore. Seguite la passione che vi ha  portato fino a qui e lasciate che questa vi guidi anche nei momenti più bui. 

Il cammino della ginnastica è una strada fatta di alti e bassi ma è un  percorso straordinario che vi farà provare emozioni indescrivibili e vi farà  scoprire la forza che avete dentro di voi e che mai avreste pensato di possedere. Non arrendetevi mai, perché ogni vostra fatica verrà ripagata, statene certe. 

Ricordatevi sempre che la ginnastica è un viaggio anche verso il  miglioramento di sé stesse, non una destinazione. Godetevi ogni istante, ogni allenamento, ogni chiacchiera con le compagne e ogni momento passato in palestra. Vivete ogni esperienza con il cuore aperto e con la consapevolezza che state costruendo qualcosa di meraviglioso per voi e la  vostra persona. 

Continuate a sognare in grande, io credo in voi e sono certa che, con determinazione e passione, raggiungerete ogni vostro obiettivo. Non mollate mai e non smettete mai di credere in voi stesse. 

Con affetto, 

Carlotta

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Psicologa, ginnasta, allenatrice. “Cadi sette volte rialzati otto”

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Elettradancer
3 mesi fa

Complimenti, Carlotta! Sei una grande fonte di ispirazione!

Pepenero
4 mesi fa

Complimenti per le belle parole e l’ esempio che dai. Non è facile gestire la vita lavorativa e lo sport. Ancor più se non si eccelle in pedana, la motivazione nell’ allenamento viene a mancare ed ecco che gli abbandoni precoci fioccano in molti sport. Spero che le nuove leve facciano tesoro della tua esperienza.

Carlotta
4 mesi fa
Risposta a  Pepenero

Grazie mille!

Dana0509
4 mesi fa

Carlotta è un esempio per tutte le ragazze che praticano sport ad alti livelli! È riuscita a conciliare lo studio, frequentato prima un liceo e poi l’università, senza rinunciare alla sua passione; ottenendo oltretutto, in entrambi i campi, ottimi risultati! Complimenti!

Carlotta
4 mesi fa
Risposta a  Dana0509

Grazie infinite per le belle parole!

Sienna
4 mesi fa

Scusate se vado fuori argomento ma il bilaterale di luglio dove si farà, a Follonica? E contro chi?

Beatricebee
4 mesi fa
Risposta a  Sienna

GinnasticRitmicatoscana, sulla sua pagina Instagram, ha appena pubblicato un post in cui si dice che il “test event” (non parla di bilaterale) sarà a Follonica il 24 e 25 luglio, in presenza di giudizi internazionali, e coinvolgerà squadra, Raffaeli e Baldassarri. Cita come fonte il quotidiano toscano “Il Tirreno”.

Mr Magoo
4 mesi fa

Complimenti Carlotta, cosa si può dire di più rispetto a quanto hai scritto? Credimi, la tua opinione sull’amore per la ginnastica ritmica ed il “senso” che questa abbia nel quotidiano attuale da atleta ma soprattutto nella vita “vera” che vi aspetta fuori dalla pedana è esattamente quello che ogni genitore di una ginnasta si augura possa avere la propria figlia.
Io continuo a pensare – e il tuo articolo rafforza la mia convinzione – che tutte voi siate creature eccezionali, strutturate, abituate a fronteggiare vestendo solo un body davanti alla gente, successi, delusioni, euforia e sconforto, di fatto DA SOLE, pur potendo contare sul supporto dei vostri cari e delle vostre allenatrici.
Ma lì, in quei momenti di gara, siete solo voi, le vostre aspettative, i vostri timori, pronte ad essere letteralmente giudicate con un punteggio.
Quando impari a coesistere con queste sensazioni, a navigare gli alti e bassi, come giustamente scrivevi, hai tutto per affrontare la vita fatta di giorni sì e giorni no, di trionfi e cocenti delusioni.
Non smettere mai di pensare ciò che, nell’ultimo periodo del tuo articolo, rivolgevi alle tue compagne di avventura.
Aggiungendo però io “da papà”, con qualche decade di vita in più sulle spalle (se ti azzardi ancora a darti della “nonna” a 25 anni… 🙂 ) che, invece, può capitare che, nonostante determinazione e sforzi profusi, non tutti gli obiettivi nella vita possano essere raggiunti: le variabili, tu come me lo sai, sono tante.
Ma se dai tutto, senza lasciare nulla di intentato, sarà comunque un successo.
Perchè non avrai rimpianti per non averci almeno provato e, credimi, questo per una persona è già un obiettivo centrato.

Carlotta
4 mesi fa
Risposta a  Mr Magoo

Grazie mille! ❤️

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