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A 11 mesi dai Giochi Olimpici, ricapitoliamo chi si è già qualificato, chi ha esaurito le proprie possibilità e chi, invece, ha ancora un'occasione per volare a Parigi.

In tre giorni veramente emozionanti e ricchi di colpi di scena, a Valencia sono stati vinti 14 pass olimpici per le individualiste e 5 per le squadre: questo significa che la maggior parte delle quote è già stata assegnata. Possiamo affermare fin da ora che l’Europa sarà il continente più rappresentato ai Giochi, con 16 individualiste su 24 totali e 7 squadre su 14.

A questo punto rimangono in palio solamente le quote dei campionati continentali, quelle dovute alla riassegnazione dei posti della Francia e la Quota Universality, che il CIO assegnerà a un’individualista che ha partecipato ai Mondiali di Valencia 2023 (solitamente di un continente poco rappresentato).

Se volete ripassare l’intero sistema di qualificazione olimpica, lo trovate qui. Oggi ci concentriamo sulle quote olimpiche ancora da assegnare: quali sono i prossimi step?

Le quote olimpiche già assegnate

Con i Mondiali di Valencia si chiude il capitolo dei pass non nominativi: tutti i pass guadagnati finora sono infatti stati assegnati alla nazione, che sarà poi libera di scegliere chi mandare alle Olimpiadi. D’ora in poi, invece, la quota olimpica andrà direttamente alla ginnasta, che dovrà però appartenere a una nazione non ancora qualificata. Nessun’altra nazione, quindi, potrà qualificare una seconda individualista.

Soltanto 4 nazioni sono riuscite a qualificare 2 individualiste per i Giochi 2024: Bulgaria, Germania, Italia e Spagna. Le 24 individualiste che calcheranno la pedana parigina, quindi, apparterranno a ben 20 nazioni diverse: questa grande varietà ben rappresenta l’altissimo livello raggiunto ormai in tutto il mondo. Insieme alle nazioni già elencate, ci sarà 1 individualista per Slovenia, Israele, Ucraina, Uzbekistan, Ungheria, Azerbaijan, Francia, Brasile, Romania, più altre 7 nazioni ancora da definire.

Per quanto riguarda le squadre, a Bulgaria, Israele e Spagna, che si erano già qualificate nel 2022, si sono aggiunte Cina, Italia, Ucraina, Brasile e Francia; ma per completare il roster olimpico ci sono ancora 6 posti disponibili.

Le quote continentali

Per assicurarsi che ogni continente sia rappresentato, 5 quote individuali e 5 di squadra vengono assegnate ai Campionati Continentali precedenti ai Giochi, in modo che ai Giochi Olimpici ci siano almeno 1 individualista e 1 squadra per ogni Continente.

AMERICA – Mentre per gran parte delle ginnaste inizia ora un periodo di riposo, costellato soltanto da qualche torneo e dai campionati nazionali, le americane hanno ancora un grande appuntamento in autunno: i Giochi Panamericani di Santiago, che si terranno dall’1 al 4 novembre 2023, sono infatti l’evento che assegnerà gli ultimi pass a disposizione delle nazioni americane. Tra le individualiste, la favorita è sicuramente la statunitense olimpionica Evita Griskenas, che ai Campionati Panamericani dello scorso giugno ha conquistato il bronzo dietro le brasiliane Barbara Domingos (che ha ottenuto il pass per il Brasile a Valencia) e Geovanna Santos. Nonostante un infortunio non le abbia permesso di arrivare a Valencia al massimo della forma, Griskenas ha comunque superato la messicana Marina Malpica e la connazionale Lili Mizuno. Con così pochi mesi e ancor meno gare di preparazione, è difficile che qualche altra ginnasta riesca ad inserirsi in questa lotta a tre per il pass, che si prospetta però molto combattuta. Per quanto riguarda le squadre, invece, il Messico è ampiamente la nazione più quotata: solo gli Stati Uniti potrebbero provare a insidiarla, ma avranno bisogno di una gara straordinaria e, verosimilmente, di qualche errore delle messicane per riuscire a superarle.

EUROPA – Nonostante gran parte delle nazioni siano già qualificate, la battaglia in Europa non sarà meno intensa che negli altri continenti. Agli Europei di Budapest, che si svolgeranno dal 22 al 26 maggio 2024, a partire favorita è sicuramente la greca Panagiota Lytra, che già a Valencia ha sfiorato la qualificazione olimpica. A sfidarla ci saranno la finlandese Emmi Piiroinen e la polacca Emilia Heichel, entrambe in grandissima crescita sia a livello europeo che mondiale; a loro si aggiungerà anche l’altra polacca, Liliana Lewinska, che il prossimo anno passerà alla categoria Senior e che ha già dichiarato di puntare alla qualificazione olimpica. Per quanto riguarda le squadre, l’Azerbaijan andrà sicuramente in cerca del riscatto dopo un mondiale non eccellente, ma dovrà vedersela con Polonia, Grecia e Germania; quest’ultima tuttavia è già praticamente qualificata grazie alla riassegnazione del posto della Francia, come vedremo qui di seguito.

Non abbiamo date e sedi ufficiali degli altri campionati continentali, ma quasi sicuramente si svolgeranno nella primavera del prossimo anno.

AFRICA – Per quanto riguarda l’Africa, nonostante manchino ancora diversi mesi, per le individualiste la storia sembra già scritta: l’Egitto detiene il titolo continentale da anni, e Habiba Marzouk, campionessa in carica, parte sicuramente favorita. Tuttavia, la sua connazionale Aliaa Saleh, che pure le era arrivata nettamente alle spalle nel campionato continentale, è riuscita a superarla in questi Mondiali di soli 0.450, e potrebbe offrire una sfida interessante tutta interna all’Egitto. Nessuna squadra africana ha preso parte ai Mondiali o al Campionato d’Africa di quest’anno, ma è probabile che l’Egitto iscriverà una propria squadra all’edizione 2024, così da acquisire il pass continentale per Parigi.

OCEANIA – È difficilissimo pensare che la squadra dell’Australia possa essere battuta a livello continentale, tanto che il pass sembra già virtualmente in mano loro. Tuttavia, la Nuova Zelanda ha dimostrato di avere delle individualiste in grande crescita: a Valencia, Havana Hopman è sì arrivata alle spalle dell’australiana Alexandra Kiroi-Bogatyreva, ma soltanto di 0.350. La battaglia per il pass individuale, quindi, è tutt’altro che scontata!

ASIA – Per quanto riguarda l’Asia, la lotta sembra essere tra individualiste del Kazakhistan e della Cina, anche se quest’ultima nazione, come vedremo, ha già virtualmente una quota assicurata. Questi campionati saranno l’unica occasione per Elzhana Taniyeva di conquistare il pass che, a sorpresa, ha mancato a Valencia; a sfidarla ci saranno probabilmente la connazionale Erika Zhailauova e le cinesi Zilu Wang e Zhao Yating. Altre contendenti potrebbero arrivare dal Giappone, sebbene negli ultimi mesi abbiano raccolto meno successi delle colleghe cinesi, kazake e uzbeke. Anche per quanto riguarda le squadre a contendersi il pass saranno verosimilmente Kazakistan, Uzbekistan e Giappone: sebbene quest’ultima abbia una tradizione di altissimo livello, quest’anno non ha brillato particolarmente, cedendo spesso il posto a uzbeke e kazake. Tutte e tre le squadre hanno avuto, nel corso dell’anno, grandi problemi di stabilità: il pass, probabilmente, andrà a chi saprà mantenere i nervi saldi.

La riassegnazione dei posti della Francia

Come in ogni edizione dei Giochi, la nazione ospitante ha diritto a essere rappresentata in ogni sport. Tuttavia la Francia a questi Mondiali è riuscita a qualificare autonomamente sia un’individualista che la squadra: a chi vanno quindi questi due posti aggiuntivi?

Parlando delle individualiste, la quota riservata al paese ospitante dei Giochi verrà riassegnata alla prima ginnasta di una nazione non ancora qualificata secondo la classifica dei Mondiali 2023. La prima esclusa a Valencia è stata la cinese Zilu Wang, che quindi in molti considerano già qualificata per Parigi. Tuttavia, i pass continentali hanno la precedenza sulla riassegnazione di quello francese, pertanto potrebbero verificarsi tre possibili scenari: se una ginnasta non cinese conquista il pass nominativo al campionato d’Asia, Zilu Wang riceve la quota nominativa; se Zilu Wang conquista il pass continentale, la quota viene assegnata alla ginnasta successiva nella classifica dei Mondiali, ossia la kazaka Zhailauova; ma se un’altra ginnasta cinese conquista il pass continentale nominativo, al momento della riassegnazione delle quote la Cina risulterà già qualificata, per cui il pass passerà comunque a Zhailauova. Per questo motivo, la qualificazione di Wang è da considerarsi solo virtuale: la Cina avrà sicuramente un’individualista alle Olimpiadi, ma Wang potrebbe essere superata da una connazionale ai campionati d’Asia, e quindi non partecipare ai Giochi.

Anche per quanto riguarda le squadre, poiché la Francia si è qualificata in maniera autonoma, la loro quota passerà alla prima nazione esclusa secondo la classifica di Valencia: in questo caso è la Germania, che è quindi già qualificata per Parigi, anche se non ufficialmente. Se agli Europei saranno le tedesche a strappare il pass continentale, la quota francese passerà alla squadra successiva, quindi all’Azerbaijan.

L’incognita Russia e Bielorussia

La Federazione Internazionale di Ginnastica ha annunciato che dal 1 gennaio 2024 le individualiste russe e bielorusse potranno competere sotto bandiera neutrale, purché rispettino certe linee guida di comportamento che verranno pubblicate nei prossimi mesi. Se saranno simili a quelle adottate da altre federazioni, però, escluderanno le atlete legate ad ambiti militari o che hanno pubblicamente supportato l’invasione dell’Ucraina, e quindi, di fatto, gran parte delle ginnaste di alto livello, che sono tesserate per i corpi militari (un po’ come le italiane che sono nelle forze armate).

La European Gymnastics, organizzatrice dei Campionati Europei, ha comunicato che prenderà una decisione simile nei prossimi mesi, ma è probabile che segua l’esempio della FIG. Qualche mese fa la Russia aveva inoltre preventivamente dichiarato che, in virtù della sua posizione geografica, avrebbe anche potuto partecipare ai Campionati d’Asia. Se la Asian Gymnastics Union approvasse questo spostamento, le individualiste russe potrebbero aspirare al pass asiatico e quelle bielorusse a quello europeo.

Tutto questo, tuttavia, potrebbe essere inutile in ottica olimpica, dato che chi ancora non si è espresso è proprio il Comitato Olimpico Internazionale: se il ban del CIO continuerà a essere in vigore, le ginnaste russe e bielorusse non potranno comunque partecipare alle Olimpiadi. Le due nazioni potrebbero quindi essere riammesse soltanto alle competizioni FIG, inclusi i circuiti di World Cup (con una sola ginnasta per tappa, non avendo partecipato ai Mondiali), o anche ai campionati continentali, ma senza possibilità di qualificarsi alle Olimpiadi. Ci sono ancora troppe incognite a riguardo per poter fare delle previsioni realistiche!

Un lungo anno

I Giochi Olimpici sono allo stesso tempo lontanissimi e dietro l’angolo: oggi ci sembra naturale pensare che a Parigi gareggeranno le stesse ginnaste che abbiamo visto trionfare a Valencia, ma in realtà in una stagione molto può cambiare.

Chi, secondo voi, riuscirà a qualificarsi? C’è qualche ginnasta che non abbiamo elencato che potrebbe riuscire nell’impresa? E da quale campionato continentale pensate possano arrivare le maggiori sorprese? Fatecelo sapere nei commenti!

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Appassionata di sport per DNA, patita di ritmica per scelta.

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Grazie per il recap! Chiaro e cristallino, ma certamente non è una novità ❤️

Personalmente, anche tenendo conto dell’incognita russe&bielorusse come mi ha ricordato Bea sotto un precedente commento e puntuale anche quest’articolo, per quanto concerne l’Europa, con una punta di dispiacere perché mi piacciono tanto anche Lytra (se solo ci fosse riuscita ai Mondiali) e Piiroinen, ma non posso non tifare Lewinska. La sua qualificazione sarebbe qualcosa di spettacolare, a me piace davvero tanto tanto tanto✨️ Per i gruppi, stando a quanto visto quest’anno, ho gradito davvero sia il lavoro della Grecia che della Polonia, quindi non saprei proprio decidere…

Per l’America, verrebbe da dire Griskenas in automatico per affetto ma, in onestà, Mizuno (la sua eleganza) e Malpica mi piacciono ugualmente. Che vinca la migliore, non si può dire altro. Tra le squadre, il Messico 100 volte. Ho simpatia per l’attuale squadra USA, ma quest’anno per me il Messico ha fatto il paio col Brasile delle squadre che mi hanno sorpreso e mi sono piaciute costantemente. Dita incrociate.

Per l’Asia, sono molto combattuto. Taniyeva dopo questa stagione doveva già essere dentro, e invece. Nonostante la delusione al Mondiale, resto comunque dell’idea che, a meno di una prossima annata dedicata più a lanciare gli attrezzi fuori dai palazzetti che a fare Ritmica in pedana, meriti di far parte del roster olimpico.
Allo stesso tempo però, specifico che da fan sentimentale del Giappone (è grazie a loro che, anni addietro, ho incrociato il mio sentiero con la Ritmica, divenuta mio massimo ed imperituro amore) non riesco a immaginare un’Olimpiade senza una minima rappresentanza nipponica, che sia una ginnasta o la squadra (anche nella personale speranza di rifarsi un po’ dai disastri dell’ultima Olimpiade proprio in casa loro). Certo, ammetto che ci sarebbe da aprire una finestra a parte su quest’argomento, dato l’evidente calo di risultati dopo i recenti ritiri in fila rispettivamente di Minagawa, Oiwa e Kita Sr. e del cambio di ben 4/5 della squadra post Tokyo 20+1 e l’apparente mancanza di un ricambio capace di tenere la presenza almeno intorno alla top 10 (Kita Jr. è di prospettiva ma ancora non basta e la Yamada che, insomma, post Oiwa e insieme a Kita Sr. comunque faticava parecchio a farsi notare nelle competizioni, cosa che sfortunatamente perdura tutt’oggi), ma, andrei sin troppo off-topic.
Il pippone che ho attaccato dunque, lo riassumo con “Voglio bene a Taniyeva ma spero in un miracolo del Giappone”.

Mi associo però: la curiosità di capire se Parigi sarà Valencia-2 oppure potremo contare su qualche sorpresa sarà un magnifico fattore aggiunto per questi 11 mesi circa che ci separano dall’evento sportivo per eccellenza 💪🏻

Il prossimo fine settimana ci sarà la San Marino Cup, dove vedremo tanti italiani e polacchi. Apparentemente Lewinska eseguirà due nuovi esercizi lì, presumo per cerchio e clavette. Non vedo l’ora di vederlo di nuovo! https://rgform.eu/event.php?id_prop=4382

Gli atleti russi non gareggeranno ai Giochi asiatici di Hangzhou, ha deciso il Comitato Olimpico Internazionale
La mossa rappresenterà una battuta d’arresto per tutti coloro che cercavano la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi attraverso tornei in Asia; Il CIO afferma che l’idea non è “fattibile per motivi tecnici”.

https://indianexpress.com/article/sports/sport-others/no-russian-belarusian-athletes-at-asian-games-as-international-olympic-committee-denies-them-approval-8919842/

Lasciando da parte ogni facile commento su queste “ragioni tecniche” mi chiedevo una cosa: la Russia ovviamente può essere considerata una nazione asiatica dal punto di vista geografico (benchè ci siano 1000 motivi contro 1 per considerarla europea) qual era l’idea secondo la quale la Bielorussia avrebbe potuto partecipare ai giochi asiatici? Dalla Bielorussia agli urali ci saranno forse 2000 km…

Io tifo tantissimo per Lytra

p.s. e per Griskenas!!

Io spero che Lewinska ce la faccia!

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