Questa lettera vuole essere un aiuto per tutte quelle persone che almeno una volta a gara pensano “Ecco dove l’avevo sentita!”: una carrellata degli esercizi della serie A 2023 ispirati ai film!

“Dov’è che l’ho già sentita?”

È il weekend ed è finalmente giunto il momento che più aspettavi: iniziare un tour de force intensivo di gare. Sei distesa sul divano, hai generi di sussistenza a portata di mano e, nel caso, sei in compagnia di amici o parenti più o meno consenzienti. Se sono fan di seconda generazione li hai già catechizzati su quali esercizi deve esserci assoluto silenzio, quando ecco che arriva il momento che LORO temono di più.

BIP, parte l’esercizio, la musica la conosci, fino a cinque minuti prima avresti saputo dire anche l’anno di uscita ma in quel momento no, vuoto totale. Inizi a mormorare: “La so, la so, SO DI SAPERLA”. Sai che è una lotta contro il tempo, un esercizio individuale dura 90 secondi e non vuoi usare Shazam, vuoi mettere la soddisfazione di trovarla senza aiuto? I tuoi amici dicono che non è un problema, poi ti verrà in mente quando meno te lo aspetti, ma tu no, continui, fino a che… “Ci sono! È NUOVO CINEMA PARADISO, DI TORNATORE!”. Perfetto, tutto è bene quel che finisce bene, tu torni a concentrarti sulla gara tutta soddisfatta e gli altri sono felici che finalmente sia tornato il silenzio (almeno fino al tuo prossimo momento Sarabanda).

Ecco una rapida carrellata degli esercizi della serie A 2023 ispirati a colonne sonore. Non sarà esaustiva al 100%, gli esercizi sono tanti e i film ancora di più: sentitevi liberi di aggiungere i riferimenti mancanti nei commenti!

Tipico fan di ginnastica ritmica quando cerca di indovinare la musica

I musical e gli intramontabili

Partiamo dal mio film del cuore con Isabel Puccinelli (ginnasta della Motto Viareggio quest’anno in forza all’Auxilium Genova) e il suo cerchio sulle note di One Day I’ll Wanna Fly Away del Moulin Rouge. Film meraviglioso del 2001, con Nicole Kidman e Ewan McGregor al massimo del loro splendore, ha avuto molto successo nella ritmica nei primi anni 2000 con il Tango di Roxanne, mentre gli altri brani erano stati ingiustamente snobbati. Grazie a Isabel e alle sue allenatrici per aver reso giustizia a questo pezzo.

Proseguiamo con un musical più recente, per il cui finale dovrete sicuramente preparare i fazzoletti: La La Land. Uscito nel 2016, è stato fin da subito (giustamente) adottato dal mondo della ritmica, presentando davvero molti pezzi che ben si sposano a questo sport. Per l’Eurogymnica di Torino Laura Golfarelli al cerchio sceglie la frizzante Someone in the Crowd, mentre la fabrianese Lara Manfredi alla palla opta per la più delicata City of Stars.

Tra le ultime uscite cinematografiche impossibile non citare Elvis, biopic sulla grande stella del rock and roll da cui prende ispirazione la ginnasta dell’ASU Udinese Tara Dragas. Al nastro, attrezzo che l’ha vista vice – campionessa europea junior nel 2022, porta Vegas Rehearsal/That’s All Right ed è impossibile non rimanere incantati dal carisma che trasmette in pedana!

Possiamo poi dire quel che vogliamo sulle spalline da corazziere e il taglio di capelli Mullet, ma quando gli anni 70/80 chiamano noi rispondiamo E SUBITO. Come si può infatti non far partire il karaoke alle prime note di Flashdance, base al nastro della spagnola Polina Berezina, o di Ghostbusters con il cerchio della fanese Virginia Galeazzi? Per il cerchio della giovanissima Elena Motosso, in forza all’Auxilium Genova, è d’obbligo anche fare le mosse di Greased Lightinin’, è proprio una delle clausole scritte nel contratto che automaticamente viene firmato dopo aver visto Grease per la prima volta.

Flashdance

Dalle storie di Instagram di Julieta Cantaluppi si è poi intravisto il nastro di Talisa Torretti, argento alle olimpiadi junior del 2018, sulle celebri note de Lo Squalo; sarei davvero curiosa di vedere un suo video completo.

Negli anni ‘90 troviamo invece Sister Act, uno dei miei film confort per eccellenza, che con la sua I Will Follow Him fa da sfondo alle clavette di Alexandra Agiurgiuculese. Come si può infatti non amare un film il cui sottotitolo è “Una svitata in abito da suora”? Deloris Van Cartier/Suor Maria Claretta non ha certo bisogno della mia presentazione ma davvero, GRAZIE Whoopy per averci regalato un personaggio simile. Chiedo ora agli esperti di moda e sartoria della ginnastica: secondo voi sarebbe possibile creare un body che faccia emergere completamente la natura di questo film? Probabilmente si sfocerebbe nel kitsch e/o nella scomunica, ma lasciatemi pur sognare.

Sister Act

I carichi da novanta

Concludiamo questa carrellata con due carichi da novanta. Il primo è Skyfall che, con l’inconfondibile voce di Adele, accompagna il cerchio della ginnasta della Motto Viareggio Chiara Puosi. Uscito per celebrare il 50° dalla prima uscita di James Bond al cinema, è una sorta di “Barbie Magia delle Feste” con continui riferimenti e citazioni agli altri film della saga. Io già solitamente adoro questo gioco di rimandi, se poi al tutto ci aggiungiamo Judi Dench è la fine.

Last but not least il cerchio di Sofia Raffaeli sulle note di Psycho: capisco che da fuori il primo impatto possa essere alquanto straniante, non è esattamente la tipica base di un esercizio di ritmica, ma in casa abbiamo amato alla follia. Dopo le prime note è partito in casa un coro di “HITCHCOCK!!!”: maestro della suspance, mai eccessivo, sempre calibrato, capace di tenerti col fiato sospeso per tutto il film. In questo effettivamente si riscontra unna bella somiglianza con i rischi da cardiopalma di Sofia, che alle clavette mi fa venire una tachicardia degna de “Il delitto perfetto”.

Grazie per aver letto fino a qui, speriamo vi sia piaciuto questo viaggio tra pedane e pellicole!

Scrivete nei commenti le colonne sonore mancanti e condividete questo articolo i vostri amici che a ogni gara sono il meme vivente di Di Caprio in C’era una volta ad Hollywood!

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Ex ginnasta, ora accompagnatrice turistica (un mix non sempre riuscito tra Alberto Angela e the Office). Grande sostenitrice nella RG delle musiche tagliate con un criterio e non a metà frase.

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Lulu91
1 anno fa

… lo sguardo di Sofia all’inizio dell’esercizio al cerchio è davvero inquietante, perfettamente in tema con “Psycho”… questa ragazza non smetterà mai di stupirmi!

Paleoginnasta
1 anno fa

La La Land anche per la palla di Taseva del 2018, che meravigliose ginnaste lei e Vladinova per la Bulgaria in quel periodo, così originali!

C’è stato poi il nastro di Alex del ‘21 su Grease.

Poi Berezina è la vera cinefila del nostro sport, oltre agli esercizi citati ricordo il nastro ‘21 su Harry Potter e il cerchio ‘22 su Star Wars.
❤️

Ultima modifica di Paleoginnasta 1 anno fa
Mr Magoo
1 anno fa

E niente, che dirti Lara? Il tuo articolo è carinissimo e, come per altri utenti cui Bea ha concesso spazio e attenzione sul blog, comunica passione, entusiasmo, empatia. Mi ero preoccupato, con la chiusura del Forum, di come Beatrice potesse conservare la comunicazione viva, immediata con noi utenti.
Credo che l’idea di coinvolgerci direttamente affidandoci addirittura quaderno e penna sia una soluzione innovativa e vincente.
E penso che con questo blog e con la linea che ha inteso dargli Beatrice confermi di essere la vera anima comunicativa di questo piccolo, grande mondo che è la ritmica.
Non male per una “pirata” del web……

Tina
1 anno fa

Artistic sports in general allow us to relive great films from the past and today, as well as great singers and theater musicals.With the artistic in evidence, it demonstrates the importance of the judges being always attentive to what happens in this world, so that they can understand what the gymnast wants to represent in her routine. Just like us viewers that we recognize, we relive and we feel with the presentation.

Beatrice Vivaldi
1 anno fa

Grazie Lara per questo simpaticissimo recap! Ho trovato un’altra reference: Giorgia Galli per la sua nuova palla usa una canzone di Mare fuori!

https://www.youtube.com/watch?v=maZGwVbgNqI&ab_channel=StefanoLentini-Topic

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