Ciao, amici di BlaBlaGym! Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo visto insieme come sono state aggiornate le regole riguardo l’età nella categoria junior, partendo da lì per avviare un discorso più ampio sull’età nella ritmica. Il sondaggio proposto ha ricevuto tante risposte interessanti: ben 160 utenti hanno voluto esprimere la propria opinione. Ecco i risultati e qualche estratto dalle risposte aperte!
Sei d’accordo con l’innalzamento dell’età per la categoria junior?
A questa prima domanda, la risposta è piuttosto unanime: solo il 4,4% di voi non è d’accordo con l’innalzamento dell’età per la categoria junior, l’11,3% ha preferito non esprimersi ma ben l’84,3% è d’accordo con questa decisione.
Tra le motivazioni, quella che si ripresenta in più risposte è la salvaguardia fisica e mentale delle giovani atlete: qualcuno dice “13 anni sono troppo pochi per gareggiare ad altissimo livello”, un altro aggiunge “sono gare impegnative in ogni senso e bisogna affrontarle con serenità e consapevolezza: da adolescenti un anno di tempo è utile a maturare molto e prendere le proprie decisioni.” C’è chi poi argomenta ulteriormente:
Sono d’accordo perché ritengo che il passaggio debba essere accompagnato da una più adeguata maturità psicologica.
Qualcuno ha notato che “Le ginnaste vengono bruciate troppo presto in una corsa agli obiettivi che non è salutare”, c’è anche chi preferirebbe avere più tempo per “impostare delle basi forti, un lavoro sulle atlete che tenga maggiormente di conto anche l’apprendimento ludico”, ed è stato sottolineato anche il problema dell’eccessivo carico di lavoro:
Le Junior sono veramente molto giovani, eppure spesso le vediamo con esercizi che prendono quanto e più delle Senior. Questo vuol dire inevitabilmente che il loro allenamento e carico di lavoro è pari a quello delle compagne più grandi. Allenarsi 8 ore al giorno a 13 anni è veramente troppo, a mio parere, tanto io che alzerei l’età minima anche di più.
Qualcuno non è d’accordo con questa nuova regola: “Perché è impensabile uno scarto di soli 2 anni tra junior e senior. Con tutto ciò che comporta a livello di innalzamento di difficoltà in un’età cosi delicata”. Un altro afferma che “le allieve hanno già abbastanza tempo per mettersi al passo con le difficoltà richieste”.
Infine, qualcuno dice di essere favorevole per “progressivamente iniziare il lungo percorso di innalzamento dell’età in cui si pratica questo sport” e per “portarci gradualmente ad una ginnastica ritmica più longeva”.
Pensi che lo sviluppo fisico delle ginnaste sia considerato un tabù nella ritmica?
L’86,2% di voi non ha dubbi: sì, lo sviluppo fisico delle ginnaste è considerato un tabù nella ritmica. L’8,2% non si esprime, e solo il 5,7% non lo crede un tabù.
Qualcuno riporta questo tema in una risposta aperta:
La pressione dell’età costringe le ginnaste a cercare di fare “tutto e subito”, avallando pratiche dannose per la salute e la conservazione del corpo (ignorare gli infortuni, non fermarsi mai per un giusto riposo,…). Inoltre, l’artisticità dello sport ne risente, perché molto spesso questa è legata alla maturità delle ginnaste. Infine, il tabù dello sviluppo, legato alle richieste del codice, influisce negativamente sul benessere generale delle atlete, sia fisico (problemi con l’alimentazione quando il corpo cambia, problemi ormonali presenti e futuri,…) sia psicologico, quando si sa che essere vincenti, nello sport di oggi, passa tanto anche dalla testa. Attenzione: non dall’avere già la testa adatta a chinare il capo e accettare qualsiasi richiesta, anche dannosa, ma da un lavoro che consideri anche le attitudini, la consapevolezza, la motivazione dell’atleta per raggiungere il massimo.
Secondo te il Codice dei Punteggi attuale premia maggiormente i fisici più giovani?
Questa è la domanda su cui forse c’è meno accordo: il 73,6% di voi pensa che il Codice dei Punteggi attuale premi maggiormente i fisici più giovani, ma l’11,3% di voi non è d’accordo e il 15,1% ammette di non saper dare una risposta.
Qualcuno afferma che il problema non è il codice, ma lo sport in sé: “La ginnastica ritmica in generale è per fisici giovani, non questo codice dei punteggi in particolare“.
Qualcun altro pensa che in un certo senso questo aspetto sia migliorato:
È innegabile che un fisico più giovane sia avvantaggiato, però è anche vero che conta molto anche il lavoro di attrezzo e non solo le difficoltà di corpo, e questo è un bene. Vedeneeva sta brillando particolarmente, credo anche grazie a questo codice. Non voglio dire che abbiamo raggiunto la perfezione, però secondo me un maggiore equilibrio rispetto ai codici passati c’è.
Qualcuno propone una soluzione: “Si dovrebbe differenziare il codice allieve, junior e senior, proprio come si fa per gli attrezzi. La ritmica è purtroppo ad oggi uno sport troppo “corto”, andrebbero fatte modifiche per far sì che a 25 anni ci siano ancora ginnaste che gareggiano e non solo ex ginnastee”.
Infine, qualcuno sottolinea che:
Preservare il fisico il più possibile significa renderlo più longevo, capace di mantenere la flessibilità anche nel periodo post-puberale, se gli allenamenti si mantengono equilibrati all’età fisica.
Saresti d’accordo con l’innalzamento dell’età anche nella categoria senior?
Anche su questo il pubblico è d’accordo: con soli 3,8% contrari, il 35,8% di voi vorrebbe alzare l’accesso alla categoria senior dai 16 ai 17 anni, e il 60,4% addirittura ai 18: praticamente, il 96,2% dei rispondenti vorrebbe alzare l’età della categoria senior di uno o due anni.
Molti hanno segnalato il fatto che l’innalzamento dell’età junior da solo non basta:
Un anno da allieva in più permette di costruire la ginnasta con tempi meno ristretti. Certo é che poi non si dovrebbe togliere un anno da junior ma spostare (almeno) di un anno il passaggio a senior. A mio avviso senior da 18! Quando le ginnaste sono fisicamente sviluppate e pronte ad un lavoro maturo sia dal punto di vista tecnico che artistico.
C’è chi poi ci ha regalato una riflessione più ampia:
L’innalzamento dell’età delle senior sarebbe probabilmente tutelante per le ginnaste sia da un punto di vista fisico che psicologico, le atlete sarebbero più mature in ogni senso, sia tecnico che espressivo e con maggior bagaglio di esperienza e sicurezza in pedana. Certamente anche il rapporto con gli allenatori sarebbe più alla pari, tra adulte che insieme scelgono gli obiettivi sportivi e le modalità per percorrerli e non ginnaste in mano a tecniche in un rapporto sbilanciato per età ed esperienza. Secondo me ne guadagnerebbe anche lo sport in visibilità e spettacolarità perché non sarebbero più considerate solo “bambine ginnaste” ma donne adulte che investono fin da piccole in uno sport per raggiungere i maggiori obiettivi in un eta’ tra i 20 -25 anni. Dovrebbe così di conseguenza anche cambiare la metodologia dell’ allenamento per preservare le atlete da infortuni da sovraccarico e farle raggiungere l’età senior ancora sane e integre così da poter ambire a competere alle manifestazioni più importanti (olimpiadi, mondiali, europei, coppe varie internazionali). Probabilmente girerebbero anche maggiori soldi e sponsor e dunque più visibilità generale.
Un utente porta un’esperienza personale: “Mia figlia, nata a fine Dicembre, si è sempre dovuta fronteggiare con ginnaste di quasi un anno più grandi. È diventata senior a 15 anni appena compiuti. Credo sia un po’ più dura per chi è nato a fine anno”.
Qualcuno infine chiede a gran voce: “Cerchiamo di abbattere lo stigma verso le ginnaste over 25!”
Va bene alzare l’età, ma facciamolo sul serio
Questo sondaggio ovviamente non è rappresentativo dell’intero mondo della ritmica, ma solo di una piccola parte di persone; sarebbe interessante farlo su scala più ampia, coinvolgendo anche allenatrici e ginnaste, magari non solo italiane.
Tuttavia i risultati sono già indicativi e sono rimasta colpita dalla maggioranza schiacciante delle risposte: secondo quasi tutti l’innalzamento della categoria junior è positivo perché serve a rimediare al problema delle eccessive aspettative e responsabilità su quelle che di fatto sono ancora poco più che bambine, ma potrebbe essere utile considerare un innalzamento generale anche per la categoria senior per avere ginnaste più mature e consapevoli. Spostare “un po’ più in là” quella fase che richiede maggior sforzo e stress, in un’età più adatta a sostenerlo, e magari rendere la carriera delle ginnaste più lunga e soddisfacente.
Vi aspettavate questi risultati? Avete altro da aggiungere? Fatecelo sapere nei commenti!
Per chi si chiedeva se ci sarebbero state modifiche ai programmi nazionali, al momento nelle Norme Tecniche 2024 le 2011 sono ancora indicate come Junior 1. La Federazione quindi al momento sembra in controtendenza rispetto ai risultati del sondaggio: chissà se sarà un anno di transizione oppure se semplicemente le cose rimarranno come sono.
…in compenso sembra che agli Assoluti torneranno a gareggiare le Junior, e le finali di specialità passeranno da 6 e 8, quindi dovremmo avere la possibilità di ammirare più ginnaste 👀
(Norme Tecniche provvisorie: https://www.federginnastica.it/documenti/documenti-federali/category/316-procedure-federali-e-norme-tecniche-2024.html?download=5661:norme-tecniche-2024-pubb-12-10-2023)
Chiedo… nelle intenzioni di chi fa le regole, questa modifica va nella direzione eventuale di spostare avanti in futuro anche le senior, o è previsto che ci si fermi qui, quindi si vuole “solo” accorciare il periodo junior e basta?
Purtroppo non abbiamo informazioni ufficiali riguardo alle motivazioni o alle intenzioni future!
Bellissimo articolo e interessantissimi gli spunti di riflessione offerti.
Tra i tanti, si è sfiorato un tema su cui io stessa mi sono interrogata più volte: gli infortuni nel mondo della ritmica. Personalmente, sapere di ginnaste gareggiare in condizioni di sofferenza, se non proprio di dolore, mi ha sempre toccato particolarmente e purtroppo potremmo iniziare a stilare una lista di esempi che non finirebbe più. Condivido l’idea che la logica del “tutto e subito” ne sia la principale responsabile. Nel libro di Nina, si dice più volte che nella ritmica non c’è mai tempo, che bisogna fare presto, correre, provare, essere veloci. Questo implica però (non sempre eh, ma i casi sono innumerevoli) di sorvolare sulla salute fisica delle ginnaste? Perché poi (Yana docet) magari arrivi anche ad essere campionessa del mondo, ma se sei costretta a ritirarti a 19 anni perché hai gareggiato con un piede fratturato e sono sorte complicazioni forse sarebbe stato meglio non aver vinto quella medaglia. Un conto sono gli incidenti (vedi Atamanov), un conto la conseguenza di pratiche di allenamento intensive e non adeguate. Un’ultima osservazione: Kramarenko e Raffaeli sono coetanee, ma la prima è dovuta stare ferma per metà 2023 per un infortunio piuttosto serio alla schiena, dopo aver gareggiato sotto antidolorifici. Sorvolando sulla “fama russa”, forse, al di là della soggettività nelle condizioni fisiche, sfociare in un tipo di lavoro scriteriato ( perché più ti alleni, meglio performi) non è una possibilità così remota, viste le premesse attuali. (Per casa Italia, basta aver letto il libro della Savrajuk per farsi un’idea…)
Sembra una descrizione di pratiche di un periodo del medioevo,invece ad oggi è una realtà…il fai tutto bene , slogan di Marta Pagnini è solo un blabla..